Dopo essersi sfogato per bene il padrone della locanda si presenta come Medro e rivela a Suez che in passato anch'egli fu un avventuriero che provò a sconfiggere il re demone ma ne uscì sconfitto.
Medro racconta loro che il re demone è un essere strano privo di pene e con due rigonfiamenti sul petto che sodomizza e ammalia tutti i suoi avversari lui riuscì a scappare per puro miracolo mentre i suoi compagni furono sconfitti, il senso di colpa lo aveva sempre afflitto e in Suez vedeva un occasione di riscatto e chiede se può unirsi alla loro missione.
Suez accetta volentieri col sorriso stampato in volto, aveva capito che il re demone era una donna ed anche se non capiva come fosse possibile non vedeva l'ora di trovarsi al suo cospetto, finalmente una donna.
I tre fecero scorta di provviste e si misero in viaggio con Medro che indicava loro la via e giunti ad una foresta decisero di accamparsi per la notte.
Inno fu svegliato da strani rumori volse lo sguardo al suo fianco e notò che i suoi compagni di viaggio non c'erano, si avviò seppur tremante verso la fonte dei rumori e trovo Medro che stava penetrando Suez, da dietro un albero inizio a masturbarsi ma fu notato da Suez che gli dice di non temere e prende in bocca il suo piccolo pene, era diventato bravo faceva attenzione a non graffiarlo con i denti e nel frattempo Medro continuava a penetrarlo con foga.
Ad un certo punto Suez si svincola e lo inserisce nel sedere di Medro che a sua volta lo mette ad Inno, il volto di inno era quasi sofferente il ritmo dettato da Suez si aggiunge a quello di Medro provocandogli un extacy mista a dolore, facendo ricorso alla sua forza erculea Suez alza da terra Medro ed Inno creando un vero e proprio totem di corpi uniti tra loro.
Vennero tutti e tre contemporaneamente ed Inno che aveva ricevuto più di tutti cadde adagiato al suolo con la faccia di chi aveva visto il paradiso.
