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Jungkook si rotolò sul letto mentre un piagnucolio iniziò a svegliarlo dal suo sonno. Lo ignorò per alcuni secondi, anche se poi capì che si trattava di Moon e di fatto si mise seduto di scatto. "Cosa c'è che non va?" Si chiese, con ancora gli occhi chiusi. Un altro lamento e Jungkook scese dal letto, seguendo quel suono.

Era il rumore delle unghie di Moon che grattavano e colpivano il pavimento mentre pareva corresse tutto intorno. Jungkook accese la luce, sbatté le palpebre e solo dopo, i suoi occhi ricaddero sul cane che continuava a piangere, con un sacchetto di plastica in testa. "Oh."

Moon scosse la testa e Jungkook rise, rise così tanto da essere costretto a piegare il corpo in due. "Com'è successo?" Si avvicinò mentre lei continuava ad arretrare e le zampe scivolavano sul pavimento. "Sei così scema." Sorrise, dovendo poi saltellare per acchiapparla e toglierle così, il sacchetto di plastica dalla testa. "Cosa stavi annusando, mh?"

Moon sollevò gli occhi nella sua direzione scodinzolando e saltellò mettendosi a due zampe per essere allo stesso livello di lui. "Buongiorno anche a te." Jungkook ridacchiò e le accarezzò la testa prima di tornare nella sua stanza. Il cane lo seguì a passi felici. "Sono un po' arrabbiato perchè mi hai svegliato prima che suonasse la sveglia. Sei fortunata ad essere come una figlia per me e che ti voglio bene."

Moon saltò sul letto, in attesa che Jungkook si sdraiasse per poter appoggiare la testa sulla sua pancia. E lui la osservò, mentre con una mano districava il suo pelo e l'altra rimaneva semplicemente abbandonata sul materasso.

"Papà è nervoso." Disse dopo un po'. Moon schiuse gli occhi con curiosità e sbatté le palpebre. "Oggi ci sarà la mia prima seduta...sono un po' nervoso perchè non so cosa aspettarmi."

Era stupido, lo sapeva, parlare con un cane che non capiva nulla se non le sue emozioni, tuttavia non si fidava a confidarsi con nessun altro. Solo Dio e quei quattro muri sapevano quanto quel cane sentisse di lui, soprattutto quando era ubriaco. Magari d'ora in poi ci sarebbe stato qualcuno per lui, volenteroso di ascoltare le sue preoccupazioni nonostante lui non sapesse nemmeno se volere o meno delle opinioni.

Voleva solo parlare. Quello probabilmente lo avrebbe fatto sentire meglio, dal momento che non ne aveva mai avuto l'opportunità. Aveva i suoi migliori amici, sì, i quali erano più che felici di aiutarlo e quant'altro, ma lui non voleva farli preoccupare. Sfogarsi con loro non gli sembrava corretto.

Aprirsi era complicato. Davvero tanto.

Magari avevano ragione sul fatto che sarebbe stato più semplice parlare con un estraneo. Sapeva che chiunque lo avesse ricevuto in quella clinica, sarebbe stato indifferente e sapeva anche che quel terapista era lì per la semplice ragione di fare il proprio lavoro.

Quello lo rilassò un pochino.

"Non posso bere. Non voglio presentarmi con l'alito che puzza di alcol il primo giorno. Mi tremano le mani, Moon...neanche te lo immagini." Chiuse gli occhi e inalò profondamente, tentando di non fare uscire le lacrime. "Questa dipendenza è la cosa che odio di più di me stesso, mi rende triste e solo tu sei in grado di vedermi completamente sobrio al mattino."

Jungkook ridacchio da solo, a Moon non importava. Probabilmente non notava nemmeno la differenza. L'alcol lo rendeva più silenzioso e stanco, anche emotivo. Il che era esattamente ciò di cui necessitava la notte, facendo a meno del lato emotivo di essa.

"Pensi che il dottore sarà gentile? Io lo spero..." Punzecchiò il naso di Moon e lei sollevò la testa. "Fortunatamente...lui non si addormenterà mentre parlo come invece fai tu. Mostrebbe solo quanto io sia noioso." Ridacchiò tra sé e sé.

"Jin sarà qui a momenti per accompagnarmi...però avrei potuto prendere l'autobus. O andarci a piedi." Jungkook sospirò. Moon pianse silenziosamente, trascinandosi più vicina a lui. "No, no, no." Pianse Jungkook. "Lo sai che non posso spostarti, togliti...per favore." Nessun movimento. "Moon, scendi." Lei continuò la sua missione, ignorandolo.

𝐈 𝐒𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐅𝐢𝐧𝐝 𝐘𝐨𝐮 𝐓𝐡𝐞𝐫𝐞 (Next To Me) | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora