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Happy Jin Day 💜
Also, mi scuso per il gran ritardo. Sto cercando di rimettermi al passo ma non è semplice con tutte le cose da fare.

Buona lettura.

Ros.

Jungkook prese posto sulla sedia, non incrociando lo sguardo del suo amico. "Perché ti sei seduto? Vai in ufficio." Disse Seokjin, indicando il corridoio con uno sguardo perplesso.

"Sono nervoso." Mormorò, mentre l'altro prendeva posto accanto a lui. "Potrà sembrarti stupido ma adesso che so che si tratta di Taehyung, è come se avesse una sorta di prospettiva verso di me. Sa di quanto ero intelligente e tutte quelle cazzate lì, sono uno spreco di—"

"Non eri intelligente. Lo sei. E per questo adesso ti alzerai e andrai in quell'ufficio mentre io ti aspetto qui." Jungkook si strofinò i palmi sudati sui jeans e schiaffeggiò debolmente le ginocchia prima di alzarsi in piedi. Seokjin aveva ragione, non poteva pensare al peggio in quel modo.

"D'accordo. Io—"

"Non dimenticarti di dirgli cosa è successo l'altro giorno." Sottolineò Seokjin, incrociando le gambe e tirando fuori il telefono, perdendosi come le spalle di Jungkook ricaddero alle sue parole. Era già abbastanza nervoso e la sola menzione di quel discorso, fece salire la sua ansia alle stelle in un solo secondo.

"Io non—non voglio parlarne." Sussurrò, percependo il petto un po' troppo stretto al pensiero di dover condividere qualcosa di tanto privato che nemmeno i suoi amici avrebbero dovuto conoscere.

"Jungkook, sai che non ti forzerei a fare niente...ma in questo caso stanne pure certo che lo farò. Potresti perdere il lavoro, ti rendi conto di quanto sia seria questa cosa? Come manterrai la tua casa? Come darai a Moon da mangiare? Eh?" Jungkook abbassò lo sguardo sospirando imbarazzato. Sapeva tutto quanto, lo sapeva davvero.

"Taehyung dice che dovrei parlare solo ed esclusivamente di ciò che mi fa sentire a mio agio..." Tentò, sapendo comunque che il suo amico non avrebbe gettato la spugna.

"Kook—" Seokjin si bloccò, passandosi una mano tra i capelli. "Questa è una cosa seria. Comportati come il trentenne che sarai presto e cerca di fare le cose per bene, d'accordo? E' il suo lavoro, non ti giudicherà o altro...entra lì dentro e diglielo."

"Già. Okay, va bene. Glielo dirò." Jungkook annuì anche se lentamente, sentendosi in tanti modi ma non sicuro di sé con la sua risposta. Non voleva parlarne, soprattutto non con qualcuno che apparentemente si aspettava così tanto da lui nel passato. Era intelligente, ma era comunque finito così.

Si sentiva come se dovesse dimostrare qualcosa a Taehyung, il che non aveva alcun senso ma comunque si sentiva come se necessitasse di dimostrargli che non era semplicemente qualcuno che faceva un lavoro sottopagato solo perché non era andato al college. E sapeva di non doveva dimostrare nulla al suo terapista, perché la parte sana di sé stesso sapeva che Taehyung non lo vedeva come un fallimento.

Non si sentiva ancora esattamente a suo agio nel parlare di sé stesso, nonostante Taehyung avesse un'aura calmante, il che non rendeva poi così strano il fatto che volesse così tanto dimostragli qualcosa. Comunque sperava di potersi aprire alla fine, dato che pareva ancora lontano dal riuscire a farlo. "Jungkook, vai. O farai tardi." Lui annuì a sé stesso e si diresse verso quella stessa porta da cui era entrato l'ultima volta.

"Buongiorno..." Disse, aprendo la porta e trovando Taehyung a passeggiare con un raccoglitore in mano, leggendo qualcosa. Jungkook immaginò fossero appunti.

E al suono della sua voce, il dottore sollevò la testa e gli sorrise. "Buongiorno, Jungkook." Disse poi, richiudendo il raccoglitore, lasciandolo sopra il tavolo tra le due poltrone. Fece alcuni passi avanti, afferrando delle carte dalla scrivania e gli fece cenno di seguirlo, così che entrambi prendessero posto.

𝐈 𝐒𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐅𝐢𝐧𝐝 𝐘𝐨𝐮 𝐓𝐡𝐞𝐫𝐞 (Next To Me) | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora