Capitolo 4

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Spencer's Pov.

Vederla mi ha reso così felice a tal punto da essere riuscito a mangiare quelle pietanze orride che offrivano (per fortuna) solo il giovedì, tornato nella mia stanza mi siedo sul letto con un senso di vuoto interiore come la sera prima dopo la chiamata anche se stavolta sono meno vuoto...nel senso sono contento di averla vista e...al diavolo sono felice e basta, sono così stupido da non saper nemmeno parlare ormai! Ridacchio stendendomi sul lettino, tanto ormai penso di aver digerito quello schifo; sbadiglio e i miei pensieri cessano cadendo in un riposino pomeridiano.

Hannibal's Pov.

Pensando alla mia dolce Clarisse finalmente esco da questa stanza buia e devo dire poco di classe, come tutto qui dentro del resto sono privi di stile ed eleganza. Sospiro di sollievo appena la guardia che sta sempre fuori da questa camera entra e stavolta non è per qualche tortura, devono farmi uscire e portarmi in una stanza da persona 'normale' o così per dire, <<Hannibal alzati>> mi alzo avvicinandomi a lui, subito pronto a cambiare la mia camicia di forza con una senza catene 'come se potessi comunque liberarmi' penso alzando gli occhi al cielo e finalmente la maschera con la museruola che è stata sul mio volto per anni viene tolta, lasciandomi 'libero' <<Oh finalmente>> mi guarda assottigliando gli occhi <<Non fare cazzate o te la rimetto a costo di incollartela.>> dice per poi strattonarmi fuori da quella stanza <<Quanta eleganza>> sbuffo mentre mi porta davanti la mia nuova stanza: pareti bianche ed un semplice lettino, una finestra con sbarre in modo da non poter uscire e aria pesante 'prima o poi uscirò a qui, per la mia Clarisse' penso entrando nella camera per poi sedermi sul lettino. <<Ci sono novità? Sono stato là per molto tempo e non so quasi niente>> lo guardo in attesa di una risposta che a mia fortuna non tarda ad arrivare <<Due anni fa hanno portato qua tuo figlio, Spencer>> rimango stupito da quella frase, mio figlio era qui? Chissà che avrà fatto di così malato per finire qua <<Ora fai il bravo e fai il riposino come tutti gli altri>> dice prontamente lasciando la stanza, chiudendomi dentro; mi stendo a pensare a mio figlio...avrei scoperto qualcosa, o meglio ci avrei parlato questa sera, mettendo da parte i pensieri mi addormento.

Elisa's Pov.

Sbadiglio guardando un film mentre non faccio altro che ripensare a qualche ora prima quando sono stata da Spencer, il fatto di suo padre...davvero macabro, ma una cosa è certa: io lo farò uscire da li. L'ho protetto finché l'FBI non si è intromesso, ma stavolta col cazzo che lascio che gli accada qualcosa in quel posto di merda a causa di suo padre, non me lo potrei perdonare quindi evitare sarebbe meglio. Guardando l'orologio mi rendo conto di essere in ritardo per il tatuatore 'cazzo!' mi alzo e mi sistemo velocemente il trucco e i vestiti, rimetto le scarpe ed esco di casa andando da quel povero cristo che mi sta aspettando da circa 10 minuti...arrivo leggermente col fiatone, <<Salve>> dico ansimante <<Scusate il ritardo, sono Miller>> dopo aver controllato sul registro delle prenotazioni il tatuatore mi accompagna nella stanza dove c'è una ragazza <<Oh salve>> la saluto mortificata per il mio ritardo e mi siedo lasciandole come vittima la mia mano, più precisamente le mie dita per farci le cose progettate giorni e giorni prima. Non appena l'ago inizia a punzecchiare la mia pelle stringo gli occhi, trattenendo ogni forma di maledizione e sto facendo il grandissimo sforzo di non associare Dio a qualsiasi forma animale presente sulla piattaforma terrestre...e non finirà presto perché devo tatuare tre dita e una coscia, cercando di trattenermi il primo tatuaggio è andato: un cappio che finisce con la croce sul dito indice che ormai ha smesso di funzionare; pian piano anche gli altri due finiscono: il nove in numero romano sul dito medio (IX) dedicato anch'esso al mio Spencer e invece nell'anulare un semplice cuoricino cicciotto che mi piace tantissimo nonostante mi abbia ucciso il dito. Poi finalmente l'ultimo, ho visto non le stelle ma direttamente la morte ma ne è valsa la pena: una croce di legno con dentro una scritta 'Funeral Derangements', con qualche sfumatura mentre è contornata da ragnatele con qualche rosa ed un corvo; sono letteralmente innamorata...quasi quasi lascio Spencer per il mio tatuaggio, ridacchio internamente andando a pagare poi esco tornando finalmente a casa dopo ore e ore. Essendo ancora presto per mangiare prendo il telefono mettendo la musica e mi metto a sistemare un po' ed ho intenzione di fare una cosa che avevo progettato quando ero più piccola, ovvero farla a tema film horror per ogni stanza...ogni tanto ho qualche schizzo di fantasia e l'unico a non aver mai disprezzato la mia creatività è Spencer, lui mi ha sempre incentivato a sfruttare ogni mia idea per rendermi felice; sorrido mettendomi al lavoro: armata di carta da parati per il corridoio, a tema 'Shining', comincio a levare i quadri e dopo averci impiegato qualche ora finisco il corridoio mettendoci nuovamente le foto e i due dipinti che erano appesi. Dopo essermi fermata per cenare riprendo con la camera da letto, la carta da parati è a tema 'Nightmare'...guardo l'orario e notando che sono quasi le 03:00 am finisco di stendere la carta nell'ultima parete e non avendo sonno continuo il mio lavoro finendo tutte le stanze della casa, <<Questo è per te Spencer>> rimetto il quadro che era appeso nella stanza dedicata a Chucky ed ora che ho finito inizio a sentire gli occhi pesanti, è quasi ora di andare a lavoro quindi scrivo la prima scusa che mi viene in mente alla mia collega e mi butto a letto sfinita, crollando in un sonno profondo.

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SPAZIO SCRITTRICE

Mi scuso se il capitolo dovesse contenere eventuali errori o dovesse risultare noioso. Nel caso scriverò un capitolo migliore, buona lettura love you all

~Vane<3.

The pleasure of risk - sequel Your American Nightmare || Spencer CharnasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora