Capitolo 14

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Spencer!

Nel frattempo scorrendo i canali trovo finalmente un film decente quindi poso il telecomando cominciando a guardare quello che dovrebbe essere un film horror, finalmente nessun cartone stupido e nessun pazzo casinista che urla e corre per la stanza impedendo agli altri di ascoltare la televisione. Mi tolgo la giacca in pelle posandola accanto a me sul divano e dopo essermi sistemato in maniera comoda, continuo a guardare lo schermo tamburellando le dita nella gamba impaziente di rivederla e della sua reazione.

Elisa's pov

Prendo il telefono dalla tasca per cambiare canzone siccome è troppo allegra per come mi sento in questo momento e noto con piacere che ho perso letteralmente la cognizione del tempo, tiro su col naso fermando l'altalena e fermando anche i pensieri per un secondo, scendo e mi incammino verso casa abbassando nuovamente il volume nelle cuffie nel tentativo di averla sottofondo col diluvio. Arrivo alla mia via e la pioggia comincia a calmarsi segno che tra poco cessa, mi stringo nella giacca andando verso casa e quando arrivo mugugno leggermente notando la tv accesa dalla finestra <<Che stupida! Ho lasciato la televisione accesa prima di uscire!>> dico quasi in sussurro tra i denti a me stessa, metto le chiavi nella serratura e apro entrando. Chiudo la porta e senza guardare troppo corro a spegnere la televisione <<Hey! Ciao anche a te>> dice una voce dietro di me facendomi sussultare, mi volto e lo vedo proprio lì, davanti a me. Sono leggermente paralizzata perché non me l'aspettavo ed è accaduto tutto così in fretta, in fin dei conti io non sapevo nemmeno niente! Però sono così contenta che sia qui e i miei occhi iniziano a caricarsi di lacrime, non faccio in tempo a proferire parola che mi tira a se, facendomi ritrovare tra le sue braccia stringendomi a se.

Spencer's pov

Dannazione è così fottutamente bella! Un grande sorriso si forma subito sulle sue labbra e i suoi occhi si fanno lucidi, mi alzo sorridendole e senza pensarci troppo la tiro a me abbracciandola, mi era mancato sentirla tra le mie braccia e poterla stringere senza che nessuno ci tenga d'occhio. Sentirla piangere mi porta istintivamente a stringerla maggiormente, le accarezzo la schiena bagnata dalla pioggia, le mie labbra si posano sui suoi capelli umidi lasciando dei piccoli baci per farla calmare e poco dopo la sento tirare su col naso. <<Scusa non volevo spaventarti, volevo farti una sorpresa>> dico mentre le sposto i capelli dal viso per vederla meglio <<Beh la sorpresa col morto non è il massimo...però ci sei riuscito!>> dice facendomi ridere, mi avvicino tenendole il viso tra le mani baciandola. Riesco a percepire dei piccoli così continuando a baciarla sempre più con foga, la prendo in braccio andando verso la nostra camera da letto ed una volta entrato avanzo arrivando davanti al letto, adagiandola su di esso mi sistemo sopra di lei reggendomi con le braccia per non schiacciarla col mio peso. Le mie mani cominciano a viaggiare lungo il suo corpo accarezzandolo mentre le mie labbra si spostano sul suo collo baciandolo e mordendolo di tanto in tanto provocandole qualche sospiro e qualche gemito, lascio qualche marchio violaceo succhiando un lembo di pelle ed ecco un altro gemito poco più forte: adoro sentirla così e ahimè me lo sono perso per qualche tempo. Una mano finisce sotto la sua maglietta cominciando ad accarezzarle il ventre facendola rabbrividire, Krueger probabilmente sarebbe passato subito all'azione ma io sinceramente preferisco godermi le cose...non che lui non lo faccia ma avete capito, specialmente se quella persona vi è mancata e vi è mancata ogni singola parte di lei senza poterla toccare oltre il classico abbraccio sotto l'occhio vigile di qualcuno che deve saperti tenere a bada. Ho bisogno di sentirla sotto al mio tocco, ma con dolcezza, come solo io sapevo fare e così sarà; le sfilo la maglietta lasciandola cadere sul pavimento e dopo averle fatto togliere il reggiseno le mie labbra viaggiano da sole iniziando a stuzzicarle e baciarle il seno, prima uno poi l'altro e sentendola fremere riprendo ad accarezzarle il corpo con la mano scendendo giù mentre continuo a stuzzicare sospirando di tanto in tanto. <<Ti prego non resisto più...voglio sentirti!>> sorrido alla sua supplicazione, e le sfilo gli slip lasciandoli cadere mentre mi spoglio velocemente, levando ogni singolo indumento presente sul mio corpo e con una spinta entro dentro di lei, entrambi ci lasciamo scappare un gemito e presto la stanza comincia a riempirsi solo da sospiri, ansimi sempre più forti e gemiti, le nostre pelli a contatto rumoreggiano dentro la camera ed a seguito dei miei movimenti anche il letto comincia a battere leggermente contro la parete, una mano finisce sul suo collo tenendo la presa delicatamente e l'altra sulla coscia stringendola fino a lasciarci un leggero segno rosso. I movimenti si fanno sempre più intensi e la mia pelle comincia a rabbrividire da quel piacere che non provavo da tanto tempo; sentirla così mi incita a continuare senza fermarmi fino a quando i movimenti cessano lasciando spazio alla forte eccitazione ormai giunta all'apice del piacere, esco da lei ansimante e mi stendo accanto stringendola a me. <<Mi sei mancato così tanto...credevo di averti perso>> dice mentre con una mano mi accarezza il petto leggermente umido, sorrido stringendola più forte a me <<Anche tu mi sei mancata e non poco, non mi perderai mai questo te lo assicuro -prendo un secondo di pausa mettendomi meglio- sai che Krueger è tornato?>> mi guarda con gli occhi sgranati mettendosi seduta subito <<Davvero? Allora esiste ancora!>> dice sorridendomi, annuisco e si stende nuovamente, sbadigliando. <<Non avrebbe dovuto lasciarti solo ultimamente, ma sicuramente stava tramando qualcosa...altrimenti non ti avrebbe mai lasciato così>> le accarezzo il braccio ascoltandola e non posso fare altro che annuire nuovamente, effettivamente ha ragione ed io non ci avevo pensato <<Già, magari quando prenderà il controllo per mostrarti quanto gli sei mancata prova a chiedergli perché l'ha fatto...io non ci ho proprio pensato!>> ridiamo leggermente per il mio essere smemorato, finché il suo occhio non cade sulla mia caviglia per via di una lucetta verde <<E quello cos'è? Oddio ci spiano?>> chiede guardandomi, posso notare un leggero tono di preoccupazione e imbarazzo nel suo viso <<Non credo che serva per spiarci, o almeno spero, comunque è per i domiciliari...dovrò fare qualche mese, e la lucina verde significa che non mi sono allontanato>> le accarezzo i capelli sorridendole <<Oh okay! -mi sorride stringendosi a me- fino a dove puoi arrivare?>> <<Teoricamente non dovrei andare oltre il nostro giardino...quindi non posso uscire dal cancello, però si tratta di pochi mesi poi potrò riportarti ovunque>> la stringo riempiendola di baci facendola ridere <<A me basta anche solo stare con te, uscire non è importante ora>> sorrido baciandola e tra i tanti discorsi finiamo per addormentarci abbracciati, tenendoci stretti l'un l'altro.

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ANGOLO SCRITTRICE

chiedo già scusa per il capitolo troppo corto poiché non arriva alle 1000+ parole, però oggi non ho molta fantasia :( btw grazie del supporto vi voglio tanto bene<3

The pleasure of risk - sequel Your American Nightmare || Spencer CharnasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora