Poetica

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Pov's Ire
Sono ormai due giorni che papà è tornato a Roma per delle questioni di lavoro e sono ormai due giorni che io e Niccolò ci ritroviamo qui, in questa immensa casa da soli. Una villa che, per due ragazzi come noi, per le nostre azioni e le nostre sensazioni sta diventando davvero troppo piccola. Non ci parliamo da quando lui ha visto quella polaroid e mi sembra come se fosse su un altro pianeta. Per il resto della camminata di ormai tre giorni fa Niccolò è sempre stato con Noemi e parlavano come se avessero scoperto qualcosa di allucinante e io so che è così, l'ho capito dagli sguardi che Niccolò lanciava a papà dopo che ci siamo ritrovati tutti e tre a casa. Da quel momento in poi, la mia vita e quella di Niccolò hanno preso completamente due strade diverse e probabilmente, per la mia testa e per i miei sentimenti va bene così ma in realtà per il mio cuore no. Quest'ultimo è completamente rotto, spezzato in mille e diversi pezzi. Ho creduto in quei sentimenti da parte di Niccolò, ho creduto in quei brividi che lui stesso mi ha fatto provare quando le nostre labbra si sono unite e si sono baciate e ho addirittura sperato in un noi...
Che scema che sei Irene mi ripete la mia coscienza e si, sono una completa scema ad aver pensato in quel determinato modo al mio fratellastro ma ormai il mio cuore aveva già avuto l'incantesimo dell'amore, l'incantesimo più brutto che ci sia.
Istintivamente guardo la luna da fuori la grande vetrata e sposto il tavolino di vetro con sopra qualche rivista.
Ho bisogno di ballare, ho bisogno di scaricare tutto quello che ho dentro e l'unico modo in cui riesco a fare ciò è proprio grazie alla danza, la mia unica passione che porto dentro al mio cuore fin da piccola e così, con delicatezza ma con il cuore in fiamme, attacco il mio telefono alle due grandi casse che si trovano all'estremità della parete sopra la grande televisione, attivando la playlist è sorrido vedendo che è proprio partita "Poetica" di Cesare Cremonini.
Il salone è grande, lo spazio immenso e non c'è nessuno in casa se non io e i miei sentimenti e grazie proprio a ciò, inizio a ballare sul pianoforte iniziale della canzone che mamma mi faceva sempre ascoltare in macchina ogni volta che mi portava alle medie.
"Anche quando poi saremo stanchi
Troveremo il modo per
Navigare nel buio
E tanto è facile
Abbandonarsi alle onde
Che si infrangono su di noi"
Inizia la canzone e io non posso fare a meno, mentre il mio corpo e i miei movimenti iniziano a danzare da soli, di sorridere. Troverò ma anzi, troveremo mai il modo io e Niccolò di navigare in quell'immenso buio che noi stessi ci siamo creati? Che la nostra storia, che la nostra famiglia e che i nostri sentimenti hanno creato ma in fondo, come dice proprio Cremonini, è facile abbandonarsi e io e Niccolò proprio in questi giorni l'abbiamo fatto, ci siamo abbandonati.

"Dimmi dove sei
Vorrei parlarti
Tutte quelle cose che
Ho mandato già in fumo
Colpa della solitudine
Non l'ho mai detto a nessuno
A nessuno tranne che a te"
Ed è qui che i miei movimenti diventano più rigidi, come se le parole della canzone mi fossero entrate dentro come una pugnalata. Vorrei sapere davvero il luogo in cui si trova Niccolò, sia fisicamente ma soprattutto mentalmente perché in questi due giorni l'ho visto davvero confuso, come sulle nuvole e vorrei davvero parlargli, confessargli i miei sentimenti e le mie paure più grandi che lui stesso mi ha fatto capire.

"Questa sera sei bellissima"
Pronuncia queste parole Cremonini e io istintivamente mi tocco le labbra.
Quelle due volte in cui Niccolò mi ha baciata mi ricordo che mi guardò negli occhi, mi accarezzò i capelli e poi mi baciò. Chissà se Niccolò dentro di lui avrebbe mai a quanto io potessi essere bella o almeno, potessi essere bella in quel momento lì per lui...

"Dimmi come stai
Perché non parli?
Ora tienimi con te
La tua mano nel buio
Chiarisce la mia solitudine
Non l'ho mai chiesto a nessuno
A nessuno, tranne che a te"
Vorrei davvero andare lì, togliergli quei brutti pensieri dalla testa e chiedergli un "Come sta?" per poi chiedergli di tenermi la mano e di non lasciarmela mai, nemmeno quando saremo stanchi...

Proteggerti mi viene naturaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora