Non può finire ora

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Pov's Ire
L'aria è cambiata.
Si sente, si vede e si percepisce.
Lo vedo da Niccolò che confabula con Aurora e lo percepisco dalla mano di Angelica stretta alla mia perché è arrivato quel momento che non mi sarei mai aspettata ma che dentro di me sapevo che sarebbe arrivato, è arrivato il momento di andare via e di lasciare Niccolò da solo e nonostante in queste settimane il mio cuore è stato freddo e gelido, non posso non negare quanto io non riesca a non stare con lui perché nonostante il silenzio, averlo nella stessa casa mi ha confortato e mi ha tirato fuori da tutto quel tunnel proprio come fa l'amore.
Alzo gli occhi per incrociarli con quelli della mia migliore amica, i miei lucidi e i suoi confusi ma di confronto. Adriano l'ha portata qui perché andremo insieme all'aeroporto di Fiumicino e da lì ci verrà a prendere Fabrizio dato che quest'ultimo sa che sono partita con lei e le altre mie amiche. Questa cosa mi costa tantissimo, soprattutto perché non ci sarà nessuno accanto a me se non Angelica ma lei ovviamente non sa tutta la storia, lei sa che c'è un gran casino e ovviamente non si è tirata indietro per aiutarci, soprattutto perché Adriano le ha detto che è una cosa molto delicata.

"Ragazzi è il momento" Rompe il ghiaccio Aurora e io la guardo con gli occhi lucidi, come ho sempre fatto fin da bambina. Nonostante l'odio che le ho regalato per la storia dell'adozione, diversi giorni fa quando l'ho vista dopo il proiettile in casa non potevo non abbracciarla forte e piangere sulla sua spalla.
"Vi lasciamo un attimo soli" Continua lei, guardando prima me e poi Niccolò e io subito sospiro.
Non sono pronta, non ora che le cose tra noi andavano quasi bene.

"Tranquilli, andiamo noi in camera" Esclama Niccolò con un piccolo sorriso e io mi alzo dal divano per seguirlo con il cuore che mi piange e solo ora mi accorgo di aver perso tempo con Niccolò e di non essermi goduta, nonostante la situazione, quel tempo che mi era stata concesso con lui.

"Eccoci qua" Inizia a parlare proprio Niccolò, chiudendo la porta e guardandomi e io abbasso il capo per non fargli notare le lacrime che mi rigano il viso. "Ehi" Mi richiama lui, venendomi vicino e accarezzandomi il viso levandomi anche le lacrime.

"Nicco..." Sussurro io, cercando di guardarlo negli occhi non riuscendoci perché il dolore sovrasta ogni cosa. "Come farai ora tutto solo?" Gli chiedo io ma è più una domanda rivolta a me. Non l'avrei ma lasciati solo ma questa è la cosa giusta da fare per salvarlo.

"Non sono solo" Mi risponde lui, stringendomi forte entrambe le mani. "Ci sei tu qui" Continua, toccandosi il cuore e io non posso fare a meno di negare con il capo.

"Scusa, scusa per tutto quello che ti ho fatto" Mi scuso io, stringendolo forte a me e lui subito ricambia l'abbraccio accarezzandomi i capelli che piano piano sono cresciuti arrivando sotto le spalle.

"Perché ti scusi? Non hai fatto niente" Dice lui e io nuovamente nego con il capo. Gli ho regalato più io dolore che tutta questa situazione e gli ho regalato più io silenzi che mia mamma per le informazioni di Fabrizio.

"Niccolò io..." Ma non riesco nemmeno a finire la frase che lui mi ferma, stringendomi nuovamente forte a sé.

"Non distruggerti amore mio" Mi sussurra lui e io non posso fare a meno di singhiozzare a questa sua affermazione perché le sue parole mi entrano dentro come lame di coltelli. "Non farlo perché sennò anche io mi distruggerò con te" Continua lui e io gli prendo il viso tra le mani, notando anche i suoi occhi lucidi e faccio un piccolo sorriso perché so che dentro di lui si era promesso di non piangere per mostrarsi forte...

"Perché tutto questo mi sembra un addio?" Chiedo inevitabilmente io e Niccolò non risponde, abbassa solo il capo. "No Niccolò non può essere un addio" Continuo io, questa volta alzando la voce per la sua non risposta, come se entrambi sapessimo di non vederci più, di dirci addio in queste lacrime e in questi sentimenti.

Proteggerti mi viene naturaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora