Capitolo 18

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Stavo piangendo? Avrei voluto piangere anche lì davanti a Bruno: ogni volta che tutto mi sembrava perfetto la vita mi dava altre cattive notizie. "Ma stai tranquilla!" cercò di rassicurarmi lui "Le miei visioni sembrano sempre più gravi del previsto!" fece un sorriso tirato "Ora alzati su forza! La signora Fausta ha preso i moduli, vieni!" mi alzai da terra e sbattei i miei vestiti dalla terra. Percorremmo la strada sterrata "Non preoccuparti capito? Se nel tuo sogno hai visto i tuoi genitori potrebbe essere una cosa positiva no? Non lo sappiamo. Inoltre potrebbe essere soltanto una strana coincidenza e inoltre tu hai tanta immaginazione!" stava parlando al vento, come se dovesse convincere se stesso e non me, molto rassicurante. 

"Finalmente!" esclamò Abuela quando ci vide rientrare, tirò un occhiataccia a suo figlio "Tutto bene vero?" fece sospettosa "Si certo" annuì con tutta la convinzione possibile e poi, credendo che fosse una cosa naturalissima da fare, la abbracciai, come una nipote a una nonna, però ne io ne Abuela eravamo abituate ad abbracci improvvisi così lei per non sembrare troppo rigida mi diede delle pacche sulle spalle del tipo "Si tesoro".

La signora Fausta era lì dietro con un fascicolo di fogli in mano "Sono così felice per te bambina" mi disse, anche lei mi abbraccio, ma una cosa più sciolta, più naturale, più da nonna. "Allora ho già spiegato a tutti gli adulti Madrigal come funziona, hanno già compilato una parte e qui ci sono tutte le firme" mi mostrò il foglio dove c'erano tutte le firme dei Madrigal maggiorenni "Qui c'è anche la mia firma insomma, ho parlato con l'orfanotrofio e a quanto pare ho ancora l'autorità, diciamo, per fare questa adozione visto che lavoravo in un orfanotrofio- come giardiniera pensai, ma non mi misi ad obbiettare- manderemo questo fascicolo quindi alla tua vecchia "casa", allo stato della Colombia e quello della Spagna visto che ha ancora la nazionalità spagnola ed entro qualche giorno sarai ufficialmente adottata" finì sorridendo (Vorrei precisare che siccome non so come funzionano le adozioni se ho sbagliato qualcosa mi dispiace, anche perché credo sia una cosa estremamente complessa quindi ho cercato di semplificarla) "Ci sono solo due cose da concludere- continuò Abuela- serve un tutore legale perché tu non puoi essere addotta dai Madrigal ma da una o due persone e infine serve la tua firma" mi imposi di rimanere calma presi il foglio in mano e presi anche una penna che avevo trovato appoggiata su un mobile e scrissi la mia firma, mi bloccai a metà "Che cognome dovrei usare?" chiesi "Il tuo bambina, se un giorno vorrai avere il cognome Madrigal dovrai essere maggiorenne" mi sorrise Fausta, finì quindi la mia firma: una scritta sghemba e storta che sembrava più uno sgorbio.

"Ora serve un tutore legale" la sua voce si stoppò, si aspettava o un intervento divino o che io parlassi "Se lei vuole sarò io il suo tutore" con mia grande sorpresa mi accorsi che era Bruno a parlare, aveva un espressione seria, che però si trasformò subito in imbarazzata "Ho pensato che tutti i miei fratelli hanno già bambini e io sono solo. . . Quindi. . . Insomma. . . Se ti va. . . Ho tante telenovela in mente. . . " continuò a dare spiegazioni di questo tipo per un po' "Si certo che la vorrei come tutore!" esclamai io pensando a quanto Bruno dovesse essere stato solo, ancora più di me, a quanto ci potevamo divertire a guardare i ratti che recitavano e al sogno di avere un padre.

Lo abbraccia, wow tre abbracci in una sola giornata che record, ma di sottofondo sentivo dei passi affrettati che mi venivano incontro, due secondi e mi ritrovai sommersa da tutta la stirpe Madrigal in un momento solo "Evviva la nuova componente della famiglia: Margherita!" esclamò qualcuno "Hip Hip Urrà!" venni lanciata in aria da tante mani "Hip Hip urrà" sembrava di stare su un salta salta estremamente scomodo ed estremamente vivace. Per fortuna mia e della mia incolumità mi rimisero presto a terra tra le risa, mentre Bruno in un angolo firmava un infinità di fogli sotto la supervisione attenta di due vecchiette felici.

Qualcuno tra la folla Madrigal mi prese il braccio destro e qualcun altro quello sinistro e mi  portarono lontano dalla casa a mo' di sacco di patate, o di cadavere, come volete voi. "Evviva la mia nuova cuginetta!" disse Mirabel alla mia sinistra "Io però preferirei non definirti mia parente, almeno non di sangue" si lagnò Camilo a destra, io al centro risi dalla sua stramba affermazione, ma in fondo anch'io preferivo non essere sua parente, dato che ormai, avrete capito, mi ero presa una cotta per la creature vivente chiamata Camilo.

Mentre andavamo via, o meglio scappavamo, il telefono di casa squillò e Abuela lo prese in mano "Sì? Qui casa Madrigal" "Salve signora, volevamo chiamarla per avvisarla dall'orfanotrofio che domani . . ."

Camminammo a braccetto per tutto il pomeriggio rimanente, mentre ridevamo e facevamo i cretini a casaccio, prima che me ne accorgessi era già sera e le prime stelle nel cielo comparirono. "Conosco un posto perfetto" disse Mirabel e così ci condusse sopra una collina vicina al villaggio, sull'orlo di quel avvallamento di montagna tutto intorno: era una montagnetta piccola e verde, riuscivi a vedere dove scendeva verso terra sia a destra che a sinistra, come un bernoccolo verde nella terra, da lì si riusciva a vedere l'intero cielo e tutte le costellazioni presenti in quella stagione. 

Ci sdraiammo lì e restammo in silenzio a osservare le stelle, il silenzio ogni tanto era interrotto da qualche esclamazione:  "Quello è Pegaso!" "Andromeda!" "La costellazione della Bilancia" per lui più detta da me. Mi stavo lentamente addormentando sotto il peso del cielo, Mirabel era già da tempo nel regno dei sogni, ma io avevo paura di sognare di nuovo, l'ultima volta che avevo dormito sopra un prato avevo sognato i miei genitori, cosa non troppo piacevole. Camilo era solo per metà sveglio, nel suo sonno-veglia mi prese la mano per poi tornare nel silenzio. Ringraziai gli astri di avermi condotto lì al villaggio.

Encanto: Camilo MadrigalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora