L'espressione di Leda si addolcì.
"Oh, Joel... Tesoro, so che non hai ucciso tuo padre. Non verrei a letto con te se avessi il minimo dubbio."
"Gioia, sei l'unica che non ne ha," ribatté lui, allentando il nodo della cravatta perché aveva l'impressione che lo stesse soffocando. "La polizia è orientata su di me. Monroe mi ha già interrogato un paio di volte. Credo di essere in cima alla loro lista di indiziati."
"La polizia ha ancora una lunga strada da percorrere per arrivare al colpevole... Non verrai né arrestato, né condannato," replicò Leda, ma sembrava turbata.
"So che al momento, ci sono solo prove a malapena circostanziali, come la mia auto parcheggiata vicino al 'Powell Group' la sera dell'omicidio. Resta comunque il fatto che qualcuno ha ucciso mio padre. Aiutami a scoprire chi è stato o, quantomeno, a dimostrare che non sono stato io."
"Joel, non interferirò con un'indagine della polizia. Anche se siamo amici, Charles non lo tollererebbe."
"Non ti sto chiedendo di interferire. Leda, ascoltami... I tuoi rapporti erano eccezionali."
Vedendo che lei stava per protestare, la bloccò.
"No, è vero. Sono logici, accurati. Tu hai una mente analitica e il dono di setacciare enormi quantità di dati per estrarne frammenti di informazioni cruciali. Mi occorre questo tipo di aiuto."
"Non vedo che cosa potrei scoprire di più della polizia, Joel," rispose ostinata.
"Sembra che brancolino nel buio e le indagini sono ad un punto morto. Non so se è perché non possono, o piuttosto perché non vogliono, avendo già sottomano un probabile colpevole."
"Oh, no, Joel. Charles non lo farebbe mai."
Lui le posò un bacio nel palmo della mano, un gesto che assunse un valore simbolico.
"I Powell sarebbero felici se la polizia mi accollasse l'omicidio di mio padre. Anzi, non mi sorprenderebbe scoprire che stanno spingendo Monroe nella mia direzione. Così non solo si libererebbero dei problemi che causo al 'Powell Group', ma liquiderebbero anche il figlio bastardo e potrebbero fingere che non sia mai esistito."
"Charles non si lascia spingere. Da nessuno! Se così fosse, non avrebbe mai arrestato la moglie di Reagan. Miss Sienna è stata rilasciata solo quando ha permesso ad Edward Reynolds di testimoniare che quella notte erano insieme, e che la loro relazione durava da tre anni."
Joel annuì con riluttanza.
"Okay, ma questo non cambia il fatto che negli ultimi cinque mesi la rosa dei sospettati abbia continuato a ridursi. E, al momento, l'elenco si riduce al mio solo nome. Mi rifiuto di stare a guardare aspettando che trovino una prova falsa con la quale inchiodarmi. Anche se ti rifiuti di aiutarmi, Leda, intendo indagare per conto mio."
Leda si accigliò.
"Non mi lasci molta scelta..."
"Mi sa che viene fuori il Craig che c'è in me."
Notò con sollievo che la sua fronte si spianava.
"Tesoro, tu non sarai mai come Craig... mai..."
L'aveva detto con tanta tenerezza da lasciarlo senza parole. Joel l'attirò tra le proprie braccia e la baciò, strofinandosi con la bocca contro la sua, mordicchiandole il labbro inferiore, passandole la lingua sulle labbra prima di indurla a socchiuderle e assaporare la sua dolce bocca.
"Ti ho mai detto che tu hai le labbra più perfette che io abbia mai baciato?"
Il sorriso di Leda si fuse nel bacio.
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CAMBIARE PER AMORE (6 LIBRO - LA SAGA DEI POWELL)
ChickLitLA SAGA DEI POWELL - LIBRO 6/6 Uniti da passioni e potere. Divisi da un segreto ancestrale. Per Joel Turner, figlio illegittimo di Reagan Powell, è arrivato il giorno della vittoria. Lui, che non ha mai posseduto nulla di quello che hanno ricevuto...