CAMBIARE PER AMORE (6 LIBRO - LA SAGA DEI POWELL)

CAPITOLO 1

'Dannazione!'

Sul marciapiede fuori dall'edificio del 'Powell Group', Joel Turner osservò Leda Henderson, quella che sarebbe diventata ben presto la sua ex amante, abbracciare Sienna Powell prima di entrare.

Per quello che lo riguardava quello era il colmo dei tradimenti. Pezzi del puzzle, della cui mancanza non si era mai accorto, andarono subito a posto. Lei lavorava per il 'Powell Group', non c'erano altre spiegazioni.

Durante gli ultimi quattro mesi, lei l'aveva usato, l'aveva ingannato, aveva lavorato con il nemico per distruggerlo... Durante quei quattro fantastici mesi passati insieme... Una relazione che oscurava ogni sua precedente esperienza e che minacciava di trasformarsi in qualcosa di serio e duraturo...

Prese un respiro profondo e si sforzò di assumere l'atteggiamento di fredda calma che aveva coltivato per tutta la vita. Ci riuscì... con difficoltà.

'Forse c'è un'altra spiegazione per quell'abbraccio,' insistette lui quel poco che la ragione gli permetteva.

Visto che Leda l'aveva comprato all'asta degli scapoli organizzata per raccogliere fondi per 'La gioia di leggere e scrivere', un evento che si era svolto a casa di Gloriana Powell e al quale aveva assistito metà dell'élite di Charleston, poteva aver conosciuto Miss Sienna in quell'occasione. Oppure ad un club femminile di cui erano socie tutte e due. Forse Miss Sienna era amica della madre di Leda. Dopotutto, appartenevano tutte all'alta società di Charleston. Spiegazioni più che plausibili.

Non solo, ma lui aveva chiesto a Leda, nella sua veste d'investigatrice, di scoprire chi possedesse quel cruciale dieci percento di azioni del 'Powell Group' che non era controllato né da lui né dai Powell. Forse lei si trovava lì per cercare di scoprirlo.

Bene, era arrivato il momento di capire che cosa facesse Leda insieme ad una Powell. Joel prese il suo cellulare e digitò il numero del 'Powell Group'. La receptionist rispose al primo squillo.

"'Powell Group'. Con chi desidera parlare?"

"Con Leda Henderson."

La donna esitò.

"Leda? Leda Henderson?"

"È la vostra investigatrice. Mi ha detto che potevo chiamarla a questo numero."

"Oh, certo... Un momento, per favore."

Lui chiuse la comunicazione e imprecò a lungo, vedendo svanire le sue speranze di una spiegazione innocua. Sapeva fin dall'inizio che lei era un'investigatrice, ma il suo appello alla riservatezza l'aveva trattenuto dal fare domande. Adesso avrebbe dovuto rispondere a tutte.

Si diresse all'edificio del 'Powell Group' spinto da qualcosa di così profondo e primitivo da non riuscire ad identificarlo. Sapeva soltanto che lo conduceva da Leda. Ad un faccia a faccia con la donna che si era insinuata nella barriera da lui alzata per proteggere la propria privacy... Con la donna che ben presto si sarebbe pentita di averlo preso in giro.

Joel non sprecò altro tempo. Attraversò la strada incurante del traffico. Tutta la sua attenzione era concentrata sull'edificio di quattro piani che gli stava di fronte e sulla donna che vi lavorava.

Negli ultimi cinque mesi vi era entrato spesso per riunioni con i figli e le figlie di suo padre, i 'Legittimi', come li chiamava lui. Non aveva dubbi che loro lo chiamassero il 'Bastardo', un soprannome che si era conquistato su più di un fronte.