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Jimin iniziò a sospirare, cercando di trattenere i gemiti che cercavano di fuoriuscire dalle sue labbra.
E più i ragazzi gli leccavano il collo accarezzandogli contemporaneamente le cosce, più lui faticava a trattenerli.
<Jimin così però ci rendi il lavoro difficile, continui a sospirare, trattieni i gemiti e noi vorremmo solo sentirli forte e chiaro.
Ce lo concedi?> Domandò con una voce estremamente sensuale Jungkook.
Il ragazzo cercava di trattenersi il più possibile, ma non sapeva che di li a poco avrebbe faticato a non urlare.
Non ricevendo risposta alcuna, Taehyung prese parola e iniziativa.
<Non pensate che stia iniziando a fare caldo? Io mi leverei il maglione, giusto Jungkook?>
<Concordo concordo> disse ghignando, già pregustandosi quello che non sarebbero riusciti a scordare di quella notte.

Jimin sentendosi quasi soffocare dalla tensione, si divincolò e si alzò con la debole scusa di andare a gettare nella spazzatura i piatti in plastica.
Quello che non si aspettava però, è che i ragazzi lo seguirono utilizzando l'altrettanto debole scusa di riporre in cucina il resto abbandonato sul tavolino.
Una volta gettati i rifiuti, Jimin si voltò trovandoseli entrambi davanti.
<Ci penso io Kookie> disse Taehyung
Il più basso non capì a cosa si riferisse, fino a quando non si sentì sollevare dai fianchi e appoggiare sul piano in marmo dell'isola presente in cucina.
Subito dopo, vide i due ospiti iniziare all'unisono a levarsi il maglione, rivelando, per sommo piacere della sanità mentale di Jimin, due camice alquanto aderenti: bianca per Taehyung e nera per Jungkook.
Si avvicinarono a lui, riprendendo possesso delle sue cosce e Jimin rabbrividì non sapendo se per il freddo del piano o per ciò che immaginava celassero quelle camice.
L'eleganza che emanava Taehyung lasciava senza parole: la camicia avvolgeva completamente il suo fisico slanciato e ben proporzionato.
Mentre Jungkook era l'opposto: il tessuto fasciava perfettamente il suo fisico talmente muscoloso, da dare l'impressione che il capo potesse lacerarsi in più punti.

Si riavvicinarono a lui, avvicinandosi da entrambi i lati per posizionare strategicamente un bacio sull'angolo delle labbra.
Stanchi però della freddezza del piano, decisero, senza proferire verbo, di spostare il dolce biondino sul divano, compito che svolse Taehyung facendolo scendere dall'isola e prendendolo per mano per condurlo nuovamente in salotto.
Taehyung si sedette nuovamente, lasciando però in piedi il più vecchio con accanto Jungkook, che imbabolato dalla scena del castano appoggiato allo schienale, gli lasciò fare ciò che volevano, ovvero ammirare il suo stupendo fisico.
<Jimin quelle cosce sono da stritolare> disse Tae
<Amico, ti giuro che c'è ben altro da gustare qui> disse Jungkook prendendo la mano di Jimin e facendogli fare un mezzo giro dando le spalle al divano.
Ed è li che entrambi decisero cosa fare da quel momento in poi, complice la visuale davanti ai loro occhi: la maglia di Jimin si è infilata accidentalmente in parte nella vita dei pantaloni, lasciando così in bella mostra ciò che ha sempre cercato di nascondere, ovvero il suo posteriore.
Tutti quegli anni di danza hanno contribuito al rassodarsi dei muscoli, ma la figura quasi femminile di Jimin gli ha regalato un fondo schiena invidiabile.
<Cristo Jimin, perché nascondevi questo ben di Dio!> Esclamò quasi esterrefatto Tae
<Jimin ti giuro che un culo del genere non l'ho mai visto in vita mia.
È praticamente perfetto, rotondo e tu non immagini cosa vorrei farti in questo momento> ammise Jungkook

Tae si rialzò, posizionandosi in modo tale da avere Jimin che gli dava le spalle, incastrandolo tra lui e Jungkook.
Iniziarono ad accarezzargli i fianchi per poi scoprire quanto fosse sottile la sua vita, rendendo più chiara la fisionomia del ragazzo.
<Jimin ho tante di quelle idee su cosa potremmo fare in questo momento noi tre, ma non alzeremo più di così un dito su di te senza sapere se tu ti senta a tuo agio e soprattutto se vuoi continuare> disse Tae
<Esattamente. Per quanto entrambi vorremmo farti le peggio cose, dovrai darci il consenso, perché vogliamo che questa per te sia un'esperienza tutt'altro che brutta> continuo Jungkook.
Queste parole avevano catturato abbastanza l'attenzione di Jimin, per farlo uscire dalla stato di trans in cui si trovava.
Ed è in quel momento che decise di agire e prendere la situazione in pugno.

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