Capitolo 1

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                                                                   Tredici luglio 1985.

 E' il giorno del grande concerto.  Sono emozionatissimo. Sarà probabilmente il più grande concerto che c'è stato o che mai ci sarà. Vado verso la cucina. Dopo aver fatto colazione, il mio tassista, mi accompagna a fare alcuni servizi e poi ci dirigiamo al Wembley Stadium di Londra. Nell'attesa di andare sono davvero emozionato. Non riesco a credere di trovarmi qui assieme a John, Brian e Roger. Quando ci chiamano io salto in piedi. Mi tolgo la giacca di pelle ed usciamo assieme dal nostro furgoncino. Mentre andiamo sul palco sento il cuore in gola dall'emozione. Finalmente saliamo su palco e vedo un sacco di persone, alcune addirittura con degli striscioni fatti per noi. Le telecamere vengono girate verso di noi. Guardo tutto questo e mi chiedo come ho fatto ad arrivare fino a qui.


                                                                          Londra   1970

Prendo una valigia che sta per cadere per terra e mi chiedo guardandola come ho fatto a finire per lavorare nell'aeroporto di Londra.  Quando torno a casa sono sfinito e ho bisogno di staccare un po'. Vado i  camera mia e mi vesto per uscire. Si fanno le 20.00. Vado da mia madre.

"Esco, torno tardi stasera" annuncio.  "Torni sempre tardi!" mi dice mia mamma "Ciao, ci vediamo dopo.". Mi dirigo verso la porta, ma non faccio non tempo ad aprirla  che entra mio padre, che è appena tornato da lavoro. Mi preparo alla solita tiritera. "Esci di nuovo Farrokh?" mi chiede mio padre. Mi irrita quando mi chiama Farrokh. Ho deciso di volermi far chiamare Freddie. Così glielo dico, ma lui risponde con il solito tono :"Che differenza fa se esci comunque ogni sera, senza pensare al futuro? Buoni pensieri, buone parole, buone azioni. Dovresti aspirare a questo." Allora io gli rispondo, stanco di sentirmi dire sempre le solite cose :"Si... E a te come è andata?"

Sto seguendo da un po' la band di un mio amico chiamato Tim. Entro nel pub in cui si esibiscono stasera. Mi siedo e loro sono già sul palco. Stanno già cantando Doing All Right. Mi piace questa canzone, e muovo la testa a ritmo. Una volta finita l'esibizione mi dirigo verso il retro del pub per andare a dire a Brian, Tim e Roger che sono stati proprio bravi, ma mi fermo. Ho visto una ragazza davvero carina. Ha i capelli biondi e lunghi, la pelle chiara, gli occhi azzurri e il naso alla francese. Mi guarda e dice :"Tutt'okay?" 

"Oh, si:" rispondo "Stavo cercando la band". Mento spudoratamente. So benissimo dove si trova la band, ma dovevo trovare assolutamente una scusa del perché la fissavo come un ossesso. "Di solito son sul retro" risponde lei. La ringrazio e mi volto per andare. Sto per camminare, ma voglio fare colpo. Mi volto di nuovo verso di lei e dico :"Bel cappotto!". Prima che io me ne vada, la sua amica mi da' qualche informazione che potrebbe aiutarmi a trovarla :"E' di Biba. Lei lavora lì:" Così me ne vado nel retro del pub. 

Vedo i miei amici che parlano tra loro. "Ehi ragazzi! Siete stati davvero bravissimi!" mi congratulo con loro. "Grazie" dice Tim e poi continua a parlare con il resto della band "Si, Brian. Gli Humpy Bong! Che facciamo noi? Loro stanno crescendo! Noi qui non andiamo da nessuna parte. Devo provarci. Ciao Freddie."

Dette queste parole Tim prende il suo basso e se ne va'. "Ma cosa è successo?" chiedo confuso. Brian sospira e dice :"Il nostro cantante ci ha appena mollato.". Roger ride, ma non capisco il perché, e aggiunge :"Da una parte ha ragione Brian! Il sabato sera ho meglio da fare. Posso darti dei nomi". A questa battuta ridacchiamo anche io e Brian. "In ogni caso ora ci servono un bassista ed un cantante." dice Brian. Mi dispiace che Tim abbai lasciato la band, erano un buon trio. Guardo un po'malinconico il microfono che Tim ha lasciato qui. "Ma perché vi ha mollati?" chiedo. "Perché stavamo andando un po' a rotoli." risponde Roger. 

"Il nostro singolo, non è andato bene. Non ha avuto il successo che speravamo, quindi ci ha mollati!" dice Brian. Mi viene in mente un'idea. "Ragazzi, voi sapete che scrivo canzoni per passione, e ho anche fatto parte di alcune band. Non è che potrei..?" vengo interrotto da Brian che dice :"Certo che puoi provare!"

Sabato della stessa settimana vado a fare varie prove con loro e, non me lo aspettavo quando ero per strada per andare, ma mi hanno fatto entrare nella band. C'erano tipo altri cinque ragazzi assieme a me a provare, e alcuni altri per provare il ruolo di bassista. Alla fine hanno scelto un ragazzo che si chiama John Deacon per il basso.

Dato che per il primo concerto assieme alla nuova band voglio avere dei vestiti nuovi e sfavillanti (e voglio anche incontrare quella ragazza) vado in quel negozio, Biba.  Vedo alcuni vestiti, e c'è un pantalone in particolare che mi piace. La ragazza del pub mi si avvicina e dice :"Mi hai trovata allora. Hai bisogno di aiuto?". Chiedo se ci sono dei pantaloni come quelli che ho in mano della mia taglia, e la ragazza mi risponde incerta :"Non lo so. Questo il reparto donne". Io la guardo e dico :"Oh! Ma non c'era scritto". Lei mi guarda e dice :"Non credo faccia molta differenza. E tu?"

Così mi porta in camerino. Mi mostra alcuni vestiti come quel pantalone che ho preso e me li fa provare. Mi sorge un piccolo dubbio così dico :"Tu puoi entrare qui?". La ragazza ride e dice :"In realtà no! Comunque posso?" mi fa vedere una scatoletta piena di trucchi. Io annuisco e dico :"Come ti chiami?". "Mary Austin" mi risponde lei. "Piacere" dico "Io sono Freddie"

Bohemian RhapsodyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora