•⒉• 𝑻𝒘𝒐

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Seokjin Pov

Pensavo di essere la persona più fortunata del mondo standoli accanto e invece si è trasformato tutto in una completa merda.
Il peggio è che non è stata nemmeno colpa sua.

Oggi ho ventidue anni, ma all'epoca ne avevo diciannove.

Io, Kim Seokjin, un semplice ragazzo all'alba dei diciannove anni di età.
Ero colmo di speranze di un futuro prosperoso e di buoni propositi.

Tutto si era sgretolato in poco tempo, in pochi minuti. Quella dannata mattina d'inverno nella quale avevo ricevuto quella maledetta chiamata dai Carabinieri.

Erano le quattro del mattino, fuori si stava per mettere a piovere e ricevetti una chiamata improvvisa. Stranito e stanco rispondo al telefono e ricordo che la prima cosa che avevo sentito sono state delle sirene ovattate, ovviamente in lontananza. Successivamente una voce si palesa, facendo presente che effettivamente c'era qualcuno dall'altra parte del telefono.

Chiese informazioni sul fatto se io sia o meno Kim Seokjin. Ovviamente risposi in modo affermativo e fu così che ricevetti una delle notizie più brutte che potessi mai ricevere.

Con ancora il pigiama addosso, mi misi una giacca sopra di esso, le scarpe ed a quel punto uscì dall'abitazione e raggiunsi il luogo indicatomi dalla polizia.

La sua abitazione era avvolta dalle fiamme e di lui, nessuna traccia. Era vivo o morto? Non si sapeva.
Inizialmente lo diedero per disperso, ma dopo mesi il caso venne chiuso senza alcun apparente motivo.

Avevano ipotizzato che fosse accaduta una delle cose più cruenti che potesse accadere a una persona, trovando anche tracce del suo DNA sul luogo del delitto.

La domanda che tutti si erano sempre posti, ma mai risposti era la seguente: Chi aveva appiccato il fuoco?

Io cosa dovevo fare?
La persona della quale ero, sono e continuerò a essere innamorato era sparita nel nulla più totale, come se non fosse mai esistita.

Io l'avevo sentivo, sapevo che era reale. La sua presenza, il suo tocco, e quel bacio che mi aveva rubato, o meglio donato l'ultima volta che l'avevo visto. Era tutto fottutamente reale.

Quel bacio, perché me lo aveva dato? Non si sapeva. L'unica cosa di cui ero certo era che era una delle poche cose che bramavo da tempo.

Aveva pensato che non mi fosse piaciuto ed era spaventato. Infatti, dopo avermelo dato, aveva puntato i suoi occhi nei miei. Erano a dir poco terrorizzati. Alla fine era scappato prima che potessi dire qualsiasi cosa. Era sparito e non l'ho mai più rivisto.

Era colpa mia?

A nessuno importava, ormai non c'era più alcun dubbio, tutti credevano a una sola tesi. Lui era morto in mezzo a quelle fiamme che i Vigili del fuoco erano riusciti a spegnere solo dopo diverse ore.

A volte penso e avevo pensato che questa fottuta disgrazia sarebbe dovuta accadere a me e sicuramente non a lui.
Perché non doveva essere lui.

Non doveva essere Namjoon.
Non il mio Kim Namjoon.

[...]

● 𝗠𝗬 𝗖𝗢𝗡𝗙𝗘𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡 || 𝑵𝒂𝒎𝒋𝒊𝒏 ● @taekook5btsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora