Capitolo 5

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Quella mattina fu Christian a svegliarsi per primo, a causa del forte dolore che sentiva alle tempie, causato dal post sbornia, perché c'era andato giù pesante la sera prima, talmente pesante che a stento ricordava quello che aveva fatto.

Si voltò verso Mattia, che ancora dormiva, e gli accarezzò una guancia ripercorrendo con la mente la serata precedente:

Era andato a guardare lo spettacolo di Mattia, ed era rimasto con la bocca spalancata per tutto il tempo.
Mattia era pazzesco, mentre si muoveva sulla musica di quella rumba.
L'umore di Christian aveva cominciato a cambiare solo quando insieme a Mattia si era aggiunta una ragazza mora, qualche centimetro più bassa dell'amico, che aveva cominciato a strusciarsi un po' troppo sfacciatamente su Mattia, per quanto ritenesse Christian.

Il moro infatti aveva visto ballare Mattia in coppia svariate volte, a partire dai passi a due con Carola fatti ad Amici alle competizioni con Raffaella, dunque sapeva più o meno riconoscere quando una ballerina si strusciava più del necessario, e quella ragazza decisamente stava esagerando.

Christian sentì l'impellente impulso di salire su quel palco, prendere le ragazza per un braccio, e senza troppa delicatezza, lanciarla sul pubblico sperando che la botta la aiutasse a capire che non doveva strusciarsi così su Mattia, o meglio, sulla gente.

Ad ogni modo, Christian cercò di concentrarsi solo ed esclusivamente su Mattia, che con i suoi movimenti perfetti gli faceva venire voglia di mettersi a ballare latino americano insieme a lui.

Quando quello spettacolo finì, il biondo gli andò incontro e gli chiese subito cosa ne pensasse, ma Christian non riuscì a trovare nemmeno le parole per spiegarglielo.

Aveva solo qualche parolaccia verso la sua partner, che però preferì non riferire all'amico, che probabilmente lo avrebbe trovato strano.

Mattia era leggermente sudato, così insieme si diressero a casa per permettere al biondo di darsi una rinfrescata prima di uscire a fare un giro.

Dopo circa un'ora infatti, Mattia e Christian si ritrovarono in un pub del centro, insieme ad alcuni ballerini della stessa compagnia di Mattia.

Christian riuscì a capire veramente poco di quello che si dicevano le persone intorno a lui, ma nonostante ciò rivolgeva dei leggeri sorrisi a tutti, lasciando spiegare a Mattia che si trovasse alle prime armi con quella lingua, e tutti furono così carini da parlare lentamente e scandendo bene le parole per cercare di andargli in contro.

Con non poche difficoltà, Christian riuscì a presentarsi a due ragazzi: Javier e Lucas, che sembravano essere probabilmente i più simpatici dell'intera compagnia.

L'umore di Christian degenerò non appena a lui e Mattia, che non si erano separati neppure per un secondo, si avvicinò la ragazza che probabilmente più gli stava antipatica in tutto il mondo intero. La ballerina di Mattia.

Questa senza un minimo di imbarazzo si avvicinò a Mattia e gli lascio un sonoro bacio sulla guancia, a qualche centimetro di distanza dalle labbra, e Christian sentì di nuovo la voglia di lanciarla dall'altra parte della stanza, ma dovette trattenersi quando Mattia le fece spazio per sedersi "Lei è Charlotte" disse poi, sorridendo, e Christian annuì mentre quella gli porgeva la mano cercando di dire "piacere" con quel fastidioso accento francese, che a Christian disturbava solo nella voce di Charlotte.

"Il piacere è tutto tuo." Disse poi a denti stretti, a bassa voce, anche se sapeva che quella non avrebbe comunque capito, perché per quanto si fosse sforzata per dire quella semplice parola, era palese che fosse completamente negata in italiano, ma a Christian nemmeno importava di provare a parlarle in francese, così semplicemente si alzò e si fece passare un drink dal tizio dietro al bancone, mandandolo giù velocemente.

Sentì la gola bruciare leggermente, e stava per fermarsi perché non voleva certamente ridursi uno straccio, ma quando si voltò verso Mattia e lo intravide con gli occhi chiusi, mentre quella gli parlava all'orecchio, seduta a cavalcioni su di lui, Christian decise che non gliene importava proprio nulla di mantenere un tono.

Si fece dare altri due drink e se li scolò senza troppi ripensamenti.

Il resto era scomparso dalla sua mente.

Mentre continuava a passare le dita leggere sul viso di Mattia, cercò di ricordare cosa fosse successo dopo quei due drink. Ma aveva solo delle immagini sfocate in mente, accompagnate da dei punti di domanda:
Mattia e quella stavano insieme?

Christian non era per niente certo di quello che ricordava, o di quello che cercava di ricordare, però quando guardò il volto di Mattia, ancora addormentato, i suoi occhi scivolarono sulle labbra carnose del più piccolo, e quando le trovò più gonfie del solito e con il segno dei denti di qualcuno, la consapevolezza che Mattia si fosse baciato con qualcuno lo colpì come un tram in pieno viso.

Christian decise di non pensarci nemmeno più alla serata prima.
Non aveva dubbi su chi fosse ad aver baciato Mattia, e una piccola parte di lui si sentì felice di aver dimenticato quella scena, ma nel suo corpo prevalse la voglia profonda di afferrare quei capelli neri e staccarli dalla testa di Charlotte, uno ad uno.

Non sopportava quella ragazza.
Non la sopportava proprio.
Non la conosceva, ne voleva conoscerla.
Voleva che sparisse dalla sua vita e prima ancora da quella di Mattia.

Il biondo che dormiva tra le sue braccia era una creatura meravigliosa, ed una persona che al centro di un palco si era approfittata di una coreografia di latino per strusciarsi su di lui, non se lo meritava minimamente.

"Che c'è Chri?" Gli chiese Mattia con la voce impastata dal sonno "Sei pensieroso." Rincarò la dose, prendendo poi ad accarezzargli il viso, ma Christian rimase in silenzio socchiudendo gli occhi per bearsi di quel tocco.

Senza rendersene conto lasciò scivolare la sua testa nell'incavo del collo di Mattia, e gli lasciò dei baci delicati su di esso, mentre quello ancora gli accarezzava le guance.

"Chri.."Sentì la voce di Mattia tremolante e si sollevò per guardarlo negli occhi, lucidi a causa della luce che entrava dalla finestra.

Gli occhi di Mattia erano come il mare, e Christian ci sarebbe affogato volentieri.

"Dimmi cosa c'è che non va.." quella volta il biondo parlò con voce ferma, e Christian sollevò le spalle per poi accarezzargli una guancia "Va tutto bene Matti, mi fa solo male la testa." Cercò di essere il più breve possibile, mentre lentamente infilava di nuovo la testa nell'incavo del collo del più piccolo, che prese ad accarezzargli la cute tentando di alleviare il suo malessere.

"Hai esagerato ieri Chri" gli disse poi, non per rimproverarlo, ma per fargli sentire la sua preoccupazione "Mi dispiace Matti. Mi è sfuggita la situazione di mano" sussurrò sul suo collo, facendolo tremare "Tu-balbettò leggermente- ricordi qualcosa di ieri Chri?" Il moro scosse la testa lievemente "Nulla" disse soltanto, prima di schioccare un bacio sulla pelle, ormai calda di Mattia.

La testa pulsava ancora, ma meno di quando aveva aperto gli occhi, grazie al conforto delle dita di Mattia tra i suoi capelli.

Non voleva fare altro quel giorno.
Voleva restare nel letto, con Mattia sotto di lui ad accarezzargli i capelli mentre lui gli lasciava baci sul collo.
Era una bella sensazione, forse la più bella che avesse mai provato nella sua vita.

Colpa della Torre Eiffel -ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora