Epilogo

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"Io l'ho sentita che ti diceva di essere innamorata di Mattia" pronunciò quelle parole, passandosi un'asciugamano tra i capelli bagnati "Tu non hai capito un cazzo." gli rispose la ragazza dall'altro capo del telefono "Ah no?" Chiese dunque lui, guardandosi allo specchio "Perché ha detto che tu sei innamorato di Mattia, Christian." quello schiuse le labbra facendone uscire un sonoro "Oh" in segno di sorpresa "Si: Oh. Mi ha spiegato il suo piano infallibile per farti ingelosire, e io avrei voluto dirtelo, davvero, ma mi ha fatto promettere di farmi gli affari miei.." Christian sentì il tono triste che stava usando Carola, e poteva immaginarla mentre si teneva la testa tra le mani per il dispiacere, ma a lui francamente non interessava molto "Ormai non importa più. Io e Mattia stiamo insieme, il resto non conta Caro. Però: grazie per tutto quello che hai fatto per me, ti voglio veramente bene" le parlò con sincerità, perché Christian era convinto che senza l'aiuto di Carola, non si sarebbe mai reso conto della vera natura dei suoi sentimenti nei confronti del biondo "io te ne voglio di più"  gli disse poi la castana, e dopo aver parlato per qualche minuto del lavoro che Carola aveva ottenuto alla Scala, si salutarono e attaccarono.

Checchè ne dicessero i loro fans infatti, Carola e Christian si volevano un gran bene, e c'erano sempre stati l'uno per l'altra, senza badare alla distanza che li separasse.
Il moro per ringraziare la sua amica, si era curato di chiamare un fioraio di Milano e di farle recapitare un mazzo di girasoli, con un bigliettino in francese che diceva una frase abbastanza particolare:

"merci de m'avoir aidé à tourner autour du soleil"

"Grazie di avermi aiutato a girare intorno al sole"

Christian continuò a sistemarsi i riccioli ribelli, nell'attesa che il suo fidanzato tornasse a casa dopo gli allenamenti, e a causa del rumore del phon, non sentì minimamente la voce di Mattia, che rientrato a casa, lo chiamava.

Il moro se ne stava tranquillo davanti allo specchio, canticchiando una canzone raggaeton che aveva sentito ballare a Mattia, e non si accorse che il più piccolo lo avesse raggiunto finchè quello non gli si attaccò alla schiena abbracciandolo.

Senza pensarci due volte, Christian spense il phon e si voltò verso il suo ragazzo per stampargli un bacio sulle labbra, che il biondo subito approfondì, attaccandosi con le braccia al collo di Christian.

Non si vedevano da tutta la mattina, e per un momento aveva temuto che Christian si fosse già stancato di lui e se ne fosse andato, ma appena lo aveva trovato in bagno tranquillo, gli era venuto spontaneo stringerlo.

"Matti" Lo richiamò il più grande, staccandosi dalle sue labbra "Respira amore" gli disse, facendolo arrossire, per poi abbracciarlo sorridente, e il biondo istintivamente gli accarezzò i capelli ancora umidi, allontanandosi leggermente per afferrare il phon "Tu non sei bravo a farti i capelli ricci" gli disse poi, azionando lo strumento che aveva in mano e facendo abbassare Christian, in modo da poter essere lui ad asciugargli i capelli, mentre di tanto in tanto gli lasciava dei teneri baci sul naso, sulle guance o sulla fronte.

Erano stati invitati dai due fratelli, Javier e Olivier, ad una festa in discoteca, ma nessuno dei due aveva minimamente voglia di presentarsi, per cui dopo aver cenato si misero sul divano, Christian con le gambe distese sulla superficie bianca e Mattia che si faceva spazio tra di esse, poggiando la testa sulla pancia di Christian che intanto giocava con i riccioli umidi del biondo, che dopo aver fatto la doccia non li aveva asciugati bene.

"Che vuoi guardare, piccolo?" Gli chiese poi Christian, senza smettere di accarezzargli la cute, e Mattia non ci mise troppo tempo a decidere.

Colpa della Torre Eiffel -ZenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora