Capitolo nove.

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Due giorni dopo

Layla' point of view.
'Stefan, no, ti prego!'  Urlai correndo per il parco, dal momento che aveva in mano una pistola ad acqua.
'Tanto ti prendo eh!'
 Urlò continuando ad inseguirmi.
Avevo molto legato con il gruppo, più o meno, tranne che con Elena, non mi sopportava, ma la cosa era reciproca. Più di tutti avevo legato molto con Stefan, era un ragazzo fantastico.
Justin? Bhe, Justin era stato per due giorni lontano dal gruppo perchè doveva rintracciare Bruce con Marco e Emily.
Cosa posso dire di Emily e Marco? Bhe, non ho avuto il tempo di conoscerli per davvero, ma mi sembravano dei bravi ragazzi e lei ci tiene davvero tanto a Justin.

'Presa!' Urlò spruzzandomi tutta l'acqua sul corpo. Risi cascando a terra.
'Stefan, basta.' Risi coprendomi il volto con il braccio.
Lui rise mettendo giù la pistola e si sedette vicino a me. Guardai l'erba verde per pochi secondi, per poi leccarmi le labbra per parlare.
'Come fa a piacerti una come Elena?' Chiesi girando la testa verso di lui.
Sospirò sorridendo mentre io lo guardavo con gli occhi socchiusi a causa del sole.
'Sai Layla, infondo, molto infondo, Elena è una ragazza dolcissima, premurosa....E' cambiata da quando ha conosciuto Justin.' Lo guardai storta confusa 'Cosa faccio a saperlo dici? Bhe, è la mia migliore amica dalla culla.'
Sgranai gli occhi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro.
'Non fare quella faccia!' Rise sdraiandosi 'Accetta le scelte di un tuo amico.' Sorrise.
Ricambiai il sorriso per poi sistemarmi con la testa sul suo petto.
'Sai Stefan, io non ho mai avuto dei veri amici...' Feci una pausa alzando di poco la testa per guardarlo 'Prometti che resterai per sempre, ti prego.' 
Sorrise avvicinando le sue labbra alla mia guancia per lasciarvi un bacio, che apprezzai molto, per questo sorrisi tornando con la testa sul suo petto.
'Non devi nemmeno pensarlo Layla, io starò sempre con te, finchè la vita me lo permetterà.'
Capii perfettamente quella frase, la sua non era una vita normale, come quella degli altri ragazzi. Voglio dire, ogni giorno avrebbe potuto essere il loro ultimo giorno.


Justin's point of view.
Marco girò a destra una volta arrivati a 'casa', sorrisi all'idea di vedere tutti i ragazzi, ma Stefan, Stefan mi era mancato troppo e non vedevo l'ora di abbracciarlo.
Aprii lo sportello della macchina velocemente recandomi dentro casa.

'C'è nessuno?' Risi vedendo Elena venire verso di me per abbracciarmi. Mi era mancata anche lei, dai.
'Oh Justin.' Attorcigliò le sue gambe al mio bacino stringendosi ancora di più a me.
In poco tempo tutto il resto della banda mi raggiunse, tranne Layla e l'unica ragazzo che volevo davveo rivedere  a parte mio fratello e mia sorella.
Appoggiai a terra Elena che si sistemò i capelli dietro la schiena
'Dov'è Stefan?' Chiesi portando entrambe le mani nelle tasche. Silenzio e imbarazzo. Ecco quello che ricevetti...solo quello.
'Qui.' Mi girai vedendo Layla tutta bagnata, la maglietta bianca era diventata trasparente, proprio come quella di Stefan e si poteva vedere tutto, compreso il reggiseno nero di pizzo. Rimasi fermo, contraendo la mascella davanti a quella visione.
Dire che Layla era in imbarazzo era un eufemismo, aveva le braccia incrociate sotto il seno cercando di nascondere qualcosa che non poteva essere nascosto, lo sguardo al pavimento, indifesa, innocente...e Stefan...Stefan aveva la testa alta e mi guardava dritto negli occhi, e infondo non c'era nulla di male, io e Layla non eravamo niente, anzi, eravamo meno di zero....E allora perchè ti da così fastidio Justin?! Tu non ti innamori, soprattutto di una ragazza spuntata dal nulla che ti ha creato solo problemi...Voleva giocare sporco? Bene, starò al suo gioco.

'Ciao ragazzi.' Sorrisi avvicinandomi a Elena, per poi portare una mia mano sul suo fianco opposto a me e tirarla verso di me. Layla alzò gli occhi insicura e il mio sguardo incontrò per pochi secondi il suo. Sbuffai silenziosamente spostando gli occhi su Stefan che stava sorridendo.
'Bentornato amico!' Mi venne incontro battendomi il cinque, ovviamente ricambiai indifferente davanti a quella situazione, ma si sentiva che c'era della tensione.

'Dio Cristo, che avete fatto?' Marco entrò urlando seguito da Emily.
'Pagherò tutto io.' Esclamò Stefan tornando vicino a Layla.
'Ma figurati.' Emily diede una gomitata nele costole a Marco 'Lo ricomprerà Marco.' Sorrise per poi portare una mano sulla spalla bagnata di Layla 'Tesoro, vuoi fare una doccia calda?' Layla sorrise seguendo Emily.
Mi passò accanto e potei sentire il suo profumo che mi invase le narici, tirai su per incanalare tutto.

Avevo appena finito di farmi uno spuntino, quando passai davanti alla porta del bagno.
Una voce angelica stava cantando una delle mie canzoni preferite di Ne-yo, 'So sick'.
La sua voce era qualcosa di stupendo, era stupenda, fantastica.
Senza pensarci portai una mano sulla maniglia, quando stava per aprire quella dannata porta la voce della mia coscienza arrivò a darmi una lezione di vita che non avrei mai seguito. Non entrare Justin, è un errore. Tu non vuoi farla scappare , giusto? Non fare il maniaco.
Ma io dovevo entrare, la voglia di sentirla cantare più da vicino era incontrollabile, la voglia di cantare con lei  era troppa.
Scossi la testa per liberarmi di quella vocina irritante e spalancai la porta.


No one's point of view.
Jaxon si lasciò cadere sul divano vicino alla sorella.
'Credi che a Layla potrei piacere?' Iniziò appoggiando la testa su un cuscino.
Jazzy tossì pensantemente, dal momento che aveva un pezzo di pane in bocca. Quando riuscì a deglutire e a mangiare giù il pane, ripensò alle parole di Layla, nella sua camera quando erano ancora a quel centro, ossia 'Jazzy, hai presente quel ragazzo? Justin? Mi piace da impazzire.'
Si avvicinò a Jaxon sorridendo appena.
'Meriti di meglio.' Gli accarezzò i capelli, mentre lui la guardava con un'aria confusa.
'Grazie sorellina della risposta secca che mi hai dato!' Si alzò di colpo arrabbiato per la risposta di Jazzy 'Lo prendo come un no!'

'Elena, esci dalla mia mente.' Esclamò Stefan nel sonno, Elena rise sonoramente.
'Non sono magica, se mi stai sognando vuol dire che mi stai pensando, piccolo.' Sussurrò all'orecchio del ragazzo. Stefan si girò di colpo buttandola sul letto.
'Sei magica eccome, tesoro.' Lei rise salendo a cavalcioni su Stefan che deglutì
'Che c'è? Sei in imbarazzo?' Sorrise la mora lasciando un bacio sulla guancia a Stefan.
'S-si.' Stefan si alzò facendo scendere Elena 'Scusa ma, tu non sei questo!' Disse indicando la persona di Elena.
'Questo cosa? Una troia?! Dillo Stefan, forza!' 
 ...

Insane Love//Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora