Camminiamo per circa venti minuti,che per i miei piedi sembra un secolo,e arriviamo davanti una piccola casa a due piani.
-Laura passami la bottiglia.-la mia voce,dura e autorevole,fa girare la mia amica per passarmi la bottiglia che vedo ha un etichetta col nome "Jack Daniels".Il suo sguardo è un po incerto mentre mi guarda e so che è per ciò che faccio che la spaventa sempre un po,ma non posso farne a meno .L'adrenalina di star facendo qualcosa di sbagliato si fa sentire nelle mie vene e i brividi mi perquotono tutta.Non potrò mai colmare questa sensazione con un'altra perché è unica e nessun'altra sarà mai così soddisfacente,riesce a farmi godere per un attimo il dolore che ho incessantemente dentro,provocandolo in qualcun altro.La cosa suona male così ma vi assicuro che non c'è altro di più semplice per tenersi impegnati dal dolore interno.Non sarò mai un autolesionista perché come dice Nicolò Ammaniti,bisogna trattare il proprio corpo come un tempio e io lo faccio perchè adoro il mio corpo e non troverei nessun gusto ne farmi del male sono una più sulla teoria che se io sto male anche gli altri debbano stare male e quindi creare male agli altri e più semplice.Chiamatemi forte, chiamatemi debole a me non interessa se io la penso così per me è giusto.
Quando prendo un fazzoletto e lo infilo all'interno del contenitore in vetro nella mia mano vedo quello nuovo guardarmi sospetto.
-Cosa state facendo ragazzi?-sembra sicuro di sé e non da la minima traccia di preoccupazione nella voce solo...sembra curioso.Ricambio il suo sguardo quando lo sposta dalla bottiglia al mio viso.
-Stiamo facendo un "giro"-uso le parole che poco fa ha usato Katy continuando a guardarlo.Il suo viso magnetico mi porta a soffermarmi più tempo a guardarlo solo per poter osservare come la sua barba incolta sia così azzeccata sul suo viso come se completasse il quadro.Riporto velocemente l'attenzione sulla bomba artificiale che tengo in mano e comincio a ripetermi perché faccio tutto questo e una volta che le immagini raccapriccianti si susseguono davanti il mio viso decido di bruciare l'inizio del fazzoletto che fuoriesce dal collo della bottiglia.
Tiro con una carica disumana,l'oggetto in vetro,contro una delle finestre della casa che si rompe a contatto con la velocità del whisky appena lanciato.La casa ci mette cinque minuti prima di riuscire a far fuoriuscire le fiamme che la incorniciano in un modo spettacolare.La cosa è così appagante che mi è inevitabile trattenere una risata di quelle diaboliche,una di quelle che non ti scordi più,che ti rimane incisa nelle membrane del cervello fino a consumarti l'anima.La giustizia è una cosa che non sarà mai giusta perché la corruzione ne fa parte costantemente e quindi non potrai mai sapere che tutto sarà tranquillo per la strada o anche solo in giro per casa tua,sarai un eterno succube delle tue paure causate dal governo mal gestito che ti causerà un allerta fulminante ad ogni minimo rumore che per te suona insolito.E ne sarai sottomesso fino a quando il tuo udito sentirà,i tuoi occhi vedranno e il tuo respiro sarà vivo.
Quasi voglio uccidere chi mi ha appena toccato la spalla,ma non lo faccio perche sento un grido vicino la casa.La sua mano mi afferra e comincia a correre,mi guardo intorno ma non vedo nessuno dei miei amici e da qui deduco che si siano già tutti dileguati.Quanto tempo sono stata ferma li davanti?
Ci infiliamo in un vicolo e vengo letteralmente sbattuta al muro per la sua spinta feroce.Il mio respiro come il suo sono irregolari,ma lui ha più autocontrollo e riesce a regolarizzarlo subito al contrario di me che ci sto un pò.Il suo sguardo è puntato ancora sulla strada mentre io lo guardo attentamente.È attraente e la sua aria da cattivo ragazzo mi colpisce in piena faccia come il vento gelido invernale lasciandomi spiazzata.Si accorge che lo sto guardando e si gira verso di me.
-Cosa guardi?-il suo tono suona infastidito,ma è proprio come me lo ero immaginata.Ammetto che mi lascia un attimo senza parole.
-Di sicuro non te.-è la prima cosa che mi viene in mente è sembra anche la più stupida.Non mi risponde più si limita a riportare lo sguardo sulla strada accanto a noi.E io lo fisso di nuovo.
-Ti sei divertito?-non sapevo come spezzare il silenzio che si era creato.
-Cosa?-non mi ha sentito e lo guardo per dei secondi.Odio ripetere le cose mi crea un enorme fastidio il fatto di parlare con gente stupida o sorda.È uno spreco di tempo.
-Dico lì ti sei divertito?-le parole escono dalle mie labbra lentamente lentamente e stringo i pugni mentre mentre le mie narici si dilatano per la rabbia.
-Ma dove in quella cazzo di cosa satanica?No per niente.- Il suo viso non si sbilancia per niente mentre parla il che mi crea fastidio.
-Cosa satanica?-non credo che ciò che ho fatto sia satanica perché non lo è non ho invocato il nome di nessun essere infernale mentre lanciato la bottiglia quindi che cazzo dice.
-Si.-Si limita a lasciare una monosillaba superficiale e inutile.Non mi sta dando nemmeno conto e la cosa mi crea rabbia.Io cerco di instaurare una conversazione con lui e lui che fa?Non mi considero.
-Senti vai al diavolo.-mi giro ed esco dal vicolo sudicio incamminandomi per casa mia.Penso che la serata sia finita e non vedo l'ora di tornare a casa a dormire.Sono stanca e poi quel ragazzo non mi piace per niente è antipatico e scorbutico ma che vada al diavolo ho già i miei problemi se mi metto a pensare anche a lui rischio di intasarmi la memoria.E poi chi si sente con quell'aria da spavaldo che si ritrova mi altera i nervi.
C'è freddo e le mie mani non riescono a riscaldarmi per colpa del materiale in pelle del giubbotto,le gambe tremano,ma cerco di mantenere un aria naturale e strafottente.Londra è così bella di sera con la luce dei lampioni che illumina le strade lisce facendo riflettere la luce,le vetrine dei negozi sono spente e buie,ma creano una bella atmosfera in contrasto con i lampioni.Non c'è nessuno per le strade e regna un silenzio che mi rilassa la testa come se stessi disconnettendo il cervello per un attimo,ma le mie orecchie si rizzano su non appena sento il calpestio delle pietroline per terra.Mi giro velocemente e vedo un auto tutta bianca con i fari puntati su di me.Li per li mi chiedo chi possa essere ma quando scende dalla macchina e vedo che è il biondino di poco fa mi rigiro per andarmene.
-Cosa vuoi?-chiedo quando lo sento continuare a camminare verso di me.
-Sali che ti do un passaggio.-convinto che lo seguo si rigira e sale in macchina.Lo guardo disgustata e mi giro per ricominciare a camminare.Sento il suo sportello sbattere e dopo poco la sua auto mi sfreccia accanto mandandomi una folata di vento che mi fa fare qualche passo indietro per poi riprendere l'equilibrio.So già da ora che non mi piacerà questo ragazzo e non penso neanche in un futuro.
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Negative.
FanfictionC'è chi dice che gli opposti si attraggono,chi,come la matematica,diano positivo e c'è chi crede che solo non vadano bene per principio.Io dico che se non provi non potrai mai entrare in nessuno di questi gruppi.E credetemi io ci ho provato...