-Cosa cazzo sono questi?-le sue grida mi fanno girare il viso dall'altro lato mentre le sue dita passano sui segni nei miei fianchi.Non rispondo il che lo fa incazzare tanto da darmi uno schiaffo in pieno viso.
-Quando faccio una domanda esigo una risposta.-la sua voce è dura e so che se non comincio a parlare finirà molto male.
-Non sono affari tuoi.-che cazzo sul serio Lil?Ti ucciderà di botte e tu l'unica che sai dire è questa?Apposto.
-Lo hai voluto tu.-detto questo sento un pugno sferrarsi contro il mio viso facendomi cadere per terra.Il dolore che provo è davvero forte che stringo i denti quando la mia testa sbatte contro il tavolino al centro della stanza.
Mi tira per la caviglia fino ad arrivare ai suoi piedi.Cerco di alzarmi ma mi pesta una mano e un grido esce dalle mie labbra.
-Sme-smettila - cerco di parlare ma mi esce del sangue dalla bocca il che mi porta a chiuderla.
-Come? Cosa dici? Dovrei smetterla? E per quale motivo,d'altronde noi abbiamo un patto.-Quello stupido patto che feci quattro anni fa.
-Adesso basta!Cosi la uccidi.-sento la voce di Jason entrare dalla porta che per anni mi ha aperto soltanto un inferno.
-Tu non immischiarti.-detto questo si gira nuovamente verso di me e mi tira un calcio nello stomaco.Comincio a sputare di nuovo sangue,ma finalmente se ne va.
-Baby,andiamo ti faccio uscire.-detto questo mi alza dalle spalle e per quanto possa essere cosciente una volta aperta la porta sul retro mi incammino verso casa.Credo di essere ridotta davvero male date le occhiate che mi rivolgono le persone per strada,cerco di fare finta di niente ma il dolore che provo non ha una fonte ben precisa,non so se mi fa più male la faccia la testa o lo stomaco.So solo che in questo momento avrei preferito che mi uccidesse,avrei preferito morire.Cosa mi tiene qua?Nulla.Io non ho nulla,la mia famiglia non esiste per quale ragione dovrei rimanere?Vorrei soltanto non dover continuare a soffrire ho sofferto già abbastanza nella mia vita da poter dire di averne vissute almeno tre.Io credo nel fato,il destino ma comincio a pensare che mi abbia abbandonata a me stessa.
Quando arrivo a casa ancora barcollando mi guardo allo specchio e lì il mondo si ferma.La mia guancia presenta un ematoma enorme e credo che nei prossimi giorni si gonfierà ancora di più,il mio zigomo ha un taglio ed è messo come la guancia.Tiro su maglietta e sussulto al colore che ha il mio stomaco.È un livido rosso e grande quando provo a passarci leggermente la mano faccio un salto indietro dal dolore.I lividi delle dita di Liam adesso nemmeno si vedono.
-Perché a me?-anche parlare mi è difficile con il labbro rotto e la guancia gonfia.Non ho niente da farci adesso quindi mi faccio una doccia,ma so che non uscirò presto di casa date le mie condizioni non prima di un mese almeno.
LIAM..
Non vedo Lilian da almeno una settimana,da quando è successa quella cosa nella sua cucina.Non sto dicendo che mi manca solo....non lo più vista in giro e i suoi amici non l'hanno nemmeno cercata,almeno da quanto ne so io.Non sono più andato alle feste di recente non mi va e sono nella merda fino al collo con mio padre,ma comunque sia ora ci sono.
-Hey Liam! Da quanto non ti vedo in giro?!-Si avvicina Louis ridendo.
-Già.-rispondo forzato,come al solito,mentre chiudo gli occhi per la sua mano sulla mia spalla.Calma amico è solo Louis.
-Per caso hai visto Lilian?-domanda il ragazzo accanto a me,presto mi accorgo che non parlava con me ma con quel suo amico che tanto odia lei.Harry mi sembra che si chiami.
-No è da un po che non si vede.-risponde semplicemente guardandosi in giro.
-Capito.-dopo non li ascolto più visto che mi concentro a bere dal mio bicchiere.Ad un tratto sento come se volessi baciarla,come se mi si fosse appena tolto un peso dalle labbra;ma l'unica cosa che riesco a fare è prendere una mora e limonarmela per almeno mezz'ora.
LILIAN
Cazzo fa così male.Il livido sullo stomaco e la cosa che mi preoccupa di più.È viola al centro e poi va sfumando sul verde,la cosa brutta è che mi prende tutto lo stomaco.
Sento bussare alla porta e mi affretto a vedere dall'occhiello della porta.Liam.Cosa ci fa di nuovo qua?Devo inventarmi una scusa non posso farmi vedere così.
-Lil so che sei in casa.-gli sento dire da dietro la porta.
-Liam senti va via,ho la febbre.-dico in un sussurro ma credo che lui mi abbia sentita.
-Non ti credo.-l'unica cosa che dice è questa e sono sicura che avrà quella faccia impassibile che mi fa tanto salire il nervoso.
-Scusa,ma perché?Vuoi sapere meglio di me come sto?E poi non devo darti nessuna spiegazione.-sono irritata dal suo insistere,ma da un lato sono contenta che sia qui visto ch'è stato l'unico a venirmi a trovare.
-È proprio questo il punto.-fa una pausa nel quale sono tentata di parlare ma mi precede.-Non devi darmi spiegazioni per cacciarmi eppure me l'hai data,questo dimostra che stai mentendo.-la sua voce calma mi da lo stesso effetto dell'ultima volta.Mi tranquillizza come se mi facessero una dose di morfina.
-Va via ti prego.-e per quanto vorrei farlo entrare e baciarlo non lo faccio....lo caccio via come una finora.Lo sento camminare e poi niente.Il silenzio mi distrugge.Mi ha sempre tenuto compagnia,non mi ha mai resa felice ma non mi ha mai ucciso.
Sento la porta finestra del salone strisciare e automaticamente alzo la testa dalle mie ginocchia.Liam è davanti a me che mi guarda scioccato e l'unica cosa che riesco a fare è guardarlo negli occhi e cominciare a piangere,perché non mi ero resa conto di quanto mi fosse mancato fino a quando non lo vidi.
STAI LEGGENDO
Negative.
FanfictionC'è chi dice che gli opposti si attraggono,chi,come la matematica,diano positivo e c'è chi crede che solo non vadano bene per principio.Io dico che se non provi non potrai mai entrare in nessuno di questi gruppi.E credetemi io ci ho provato...