5. Federico Chiesa

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Sbadigliai stiracchiandomi mentre aprivo lentamente gli occhi dopo una lunga nottata passata in discoteca a Torino

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Sbadigliai stiracchiandomi mentre aprivo lentamente gli occhi dopo una lunga nottata passata in discoteca a Torino. Mi stropicciai gli occhi e mi voltai alla mia destra sussultando alla vista della mia migliore stesa accanto a me mentre mi guardava con i suoi grandi occhioni verdi.

« Ehi... » Borbottai mordendomi l'interno della guancia.

Ero agitato parecchio e lo si poteva percepire benissimo. Ero sempre stato attratto da Emma, anche se lo negavo sempre. Diciamocelo: era una ragazza bellissima. Il problema era che eravamo migliori amici da quando avevamo appena 13 anni, eravamo come fratelli.

Sono bastati due bicchieri di troppo per farci finire a letto insieme... E niente sarà più come prima. Ne ero certo.

Lei sorrise timidamente, ma non disse niente.

« Da quanto sei sveglia? » Domandai.

« Da poco, dieci minuti penso. »

« Mh... — Portai la mia mano sul suo viso, accarezzandolo con dolcezza e mi girai verso di lei stendendomi su un fianco . — Va bene. — Sospirai. — Emma, quello che è successo stanott- »

« Si, lo so Fede. È stato un errore e dobbiamo dimenticarlo. » La voce le uscì in un sussurro.

« O- oh... » Balbettai. Quindi non le era piaciuto? Io stavo impazzendo per lei e l'unica cosa che mi diceva era che dovevamo dimenticarlo?

« Non vuoi dimenticarlo? » Si morse il labbro inferiore dall'agitazione, lo faceva sempre.

« È che... — Sbuffai tirandomi su e sedendomi nel mio letto. — È stato dannatamente bello. »

Lei fece altrettanto coprendosi il seno con il lenzuolo e tenendo lo sguardo basso.

« Perché ti copri? Ti ho già vista nuda ormai... » Sussurrai alzando un angolo della bocca sorridendo leggermente.

Le sue guance si tinsero di rosso e potei percepire il suo imbarazzo. « Fede! » Mi diede un leggero schiaffetto sulla spalla.

« Emma dai. Sono serio. Stanotte mi ha fatto impazzire. — Tornai serio e fissai i miei occhi nei suoi. — Non riesco a decifrare i tuoi occhi... Cazzo, ci conosciamo da anni. Sii sincera con me. »

« Fede che ti devo dire? Abbiamo rovinato tutta la nostra amicizia per una notte di sesso. Adesso si formerà quell'imbarazzo che non voglio... »

Sbuffai e mi alzai controvoglia dal letto cercando i miei boxer ed infilandomeli. Mi passai le mani sul volto ed iniziai a camminare verso il corridoio per andare in cucina e prendere qualcosa da mangiare.

« Dove vai? »

« In cucina. » Dissi in modo freddo.

Io le dicevo che era stato dannatamente bello e lei ribatteva sostenendo che era stata solo una notte di sesso. Come poteva essere solo sesso quello?

« Federico vedi come fai? — Si alzò dal letto tenendo stretto il lenzuolo attorno al suo corpo e si posizionò di fronte a me con aria arrabbiata. — Adesso ti incazzi a caso e te ne vai! Lo sapevo che avremmo rovinato tutto! »

« E allora perché sei venuta a letto con me? — Urlai. — Perché se era solo una notte di sesso? Potevi andare con chiunque cazzo! Perché io, Emma? »

« E allora perché tu sei venuto con me? Potrei farti la stessa domand- »

« Tu non capisci. » Scossi la testa.

« Cosa? Cosa non capisco? »

« Niente, Emma. Niente. Non avremmo mai dovuto ubriacarci così tanto. »

« No, adesso me lo dici. »

« Dirti cosa? Che la storia dei migliori amici è una cazzata e che mi fai impazzire? Dio, ma non lo vedi? Non è stato solo sesso per me, non so in che altro modo dirtelo! Dio mio, a volte mi sembri così stupida a non accorgertene! »

Lei rimase a bocca aperta a guardarmi incredula come se avessi detto la cosa più assurda che una persona potesse mai pensare.

« Non vedi ciò che mi fai? — Stavolta abbassai il tono di voce e scrutai attentamente il suo volto avvicinandomi. — Ti prego... Dimmi se anche per te è lo stesso perché non sopporto non sapere ciò che pensi... »

Lei avvolse le sue braccia attorno al mio collo e mi baciò sulle labbra senza alcun tipo di preavviso. Ricambiai immediatamente il bacio e l'avvicinai di più a me prendendole il viso tra le mani. Intensificammo il bacio e feci scivolare per terra il lenzuolo che le copriva il corpo.

« Non coprirti. — Mormorai tra un contatto e l'altro mentre camminavamo alla cieca verso il letto. — Sei bellissima. »

Lei sorrise e mi fece stendere sul letto senza mai smettermi di baciarmi.

« Se non si fosse capito... Anche tu mi fai impazzire. » Sussurrò baciandomi il collo e mi abbandonai completamente a lei. L'unica ragazza che volevo.

Buon pomeriggio! Ho anche aggiornato la storia su Bonucci, andate a vedere!
Se avete preferenze su giocatori per gli one shot ditemelo nei commenti, grazie.
Un bacio.

@Ale

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