6. Olivier Giroud

1.2K 29 8
                                    

Osservai nuovamente il liquido scuro dentro al mio bicchiere mentre provavo a non pensare ad Olivier che era nel mio stesso locale insieme alla sua nuova ragazza

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Osservai nuovamente il liquido scuro dentro al mio bicchiere mentre provavo a non pensare ad Olivier che era nel mio stesso locale insieme alla sua nuova ragazza.
Da quando c'eravamo lasciati non faceva altro che cercare di farmi ingelosire e lo odiavo perché ci riusciva sempre, ogni dannata volta. Odiavo il potere che aveva su di me, non riuscivo nemmeno a respingerlo più. Era onnipotente su di me.

« Ti sta guardando. » Mormorò Clarissa, la mia migliore amica, mentre sorseggiava un Martini.

« Ho voglia di riempirlo di pugni. » Parlai a denti stretti guardandolo di sfuggita mentre posava la sua mano sul fondoschiena della modella bionda.

« Dovresti parlargli e dirgli che siete due adulti e che questi giochetti da adolescente ti fanno solamente ridere. »

« Dio. — Sbuffai. — Devo proprio? »

« Si amo, dovresti proprio. Questa situazione è assurda, è un incoerente. Non fa nulla per riprenderti, ma ti punzecchia sempre. A lavoro non fa altro che guardarti e lo sai benissimo anche te! »

Lavorando nel centro sportivo del Milan ero obbligata praticamente ad incontrarlo tutti i giorni ed era una tortura. Ho iniziato a fare yoga a causa sua per mantenere la calma e non perdete le staffe da un momento all'altro.

« Ecco vedi, sta andando in bagno! Seguilo e figli che razza di bastardo è e che deve smetterla. » Mi fece notare lei con un cenno con la testa che l'attaccante rossonero si stava allontanando dalla folla.

« Ok, vado. » Mi alzai e lentamente iniziai a camminare verso il bagno provando a pensare a qualcosa di sensato.

Non sapevo precisamente che parole utilizzare, l'unica cosa della quale avevo realmente paura era la vicinanza, il suo modo di parlarmi, guardarmi... Se si fosse avvicinato troppo dubito che avrei avuto la lucidità — anche a causa del drink — di stargli lontano.
Appena giungo davanti ai lavandini in comune che separavano il bagno dei maschi da quello delle femmine, Olivier era già lì, appoggiato al muro che mi aspettava. Sapeva che sarei venuta.

« Lo sapevo... » Borbottò con un ghigno stampato sul volto.

« Cosa? » Serrai la mascella ed incrociai le braccia sotto al seno.

« Che mi avresti seguito. Mi guardi da tutta la serata, non credere che non ti veda. »

« Stai scherzando, Giroud? — Risi nervosamente. — È da settimane che mi punzecchi e fai di tutto per farmi ingelosire! Secondo te non mi accorgo a lavoro? O anche stasera? Sei così incoerente e testardo, cazzo. Tu mi hai lasciato, ricordi? Non sono altro che una ragazzina del cazzo per te, no? E menomale che tu dovresti essere l'adulto! Dio santo, hai 35 anni, ma neanche gli adolescenti in preda agli ormoni si comportano così! » Per poco non urlai tutto d'un fiato.

« E con questo discorso dove vorresti arrivare? » Aggrottò le sopraccigli e staccò la sua schiena dal muro.

« Devi lasciarmi stare! — Gli puntai il dito contro. — Devi uscire dalla mia vita, non ti voglio tra i piedi! »

« Stai provando a convincere me o te? » Alzò un sopracciglio.

Sbuffai rumorosamente e gli diedi le spalle, pronta ad andarmene, ma, appena feci un solo passo, mi afferrò il polso immobilizzandomi ed obbligandomi a guardarlo negli occhi.

« Non sei una ragazzina, non lo sei mai stata. Forse sei troppo per me e tutto quest- »

« Dio mio, smettila con queste frasi fatte! Capisci che non sono stupida come quelle modelle con le quali ti presenti e ti fai fotografare ogni sera in locali esclusivi? Io non sono come loro. » Ringhiai liberando il mio polso dalla sua presa.

« Appunto, cazzo! È questo. Tu non sei come loro e lo so benissimo. »

« Giroud questa conversazione non ha senso, ho sbagliato a seguirti, davvero. Lasciamo stare, ce la siamo spassata insieme, è stato bello finché è durato, ma tra noi non può funzionare. »

« Perché non può? Dammi anche solo un motivo! »

« Perché non può?! Olivier guardaci! Cazzo, siamo un disastro tremendo, ci urliamo contro come due pazzi e proviamo a non pensarci andando a letto insieme quando capita. Questa storia non ha senso e non ha futuro. Adesso devo andare, Clarissa mi starà cercando. » Stavolta non mi feci fermare e uscii da quel maledetto bagno a passo svelto cercando la mia migliore amica.

Scappai da lui, anche se il mio cuore lo voleva più di qualsiasi altra cosa al mondo. Però seguii la parte razionale di me ed optai per farmi rispettare.

Buonasera gente!!
Non possono finire tutti bene gli one shot e questo ne è un esempio. (Scusate se è un pelo più corto.)
Prossimo su chi??
Un bacio.

@Ale

ONE SHOTS | CALCIATORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora