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Era una tiepida mattina di primavera a New York e Cristal era affacciata a una delle enormi finestre dello S.H.E.I.L.D. a guardare il sorgere del solo presa dal silenzio e dai pensieri,

- agente Rose- disse attirando la sua attenzione Nick Fury, direttore dello SHIELD e persona più vicina al concetto di famiglia che Crystal conoscesse.

-Fury- salutò uscendo così dallo stato di trance in cui si trova.

-penso sia ora di affidarti a quell'incarico che ti ho proposto e tu hai rifiutato numerose volte- disse lui sorridendo divertito,

-non esiste affatto - ribatté lei decisa, sapeva già di cosa stesse parlando -la missione Sherlock non è ancora terminata- spostò il suo sguardo dalla città ancora dormiente al direttore -non so cosa ci vedi di adatto in me per questo incarico-

-hai molte più capacità di quanto dimostri- spiegò Nick guardando il cielo -mettiamoci a lavoro ragazza, sistema ciò che hai da sistemare, tra un ora si parte e ti porterai anche le valigie, non si discute- si girò e andò nel suo ufficio, lei alzò gli occhi al cielo sbuffando e iniziò camminare nella direzione opposta al suo mentore. 

Poco dopo gli uffici iniziarono a riempirsi e Crystal ormai aveva redatto gli ultimi fascicoli sulla missione e riempito due borsoni con i suoi effetti personali, lasciando vuota la sua branda, posati ai suoi piedi sotto la scrivania affianco a William, amici d'infanzia e colleghi fidati, dove andava lei pure il border collie la seguiva, le arrivò un messaggio da parte del direttore che le diceva di avviarsi ai suoi uffici e così fece.

-spero tu abbia finito le tue faccende sospese- disse il direttore continuando a guardare il tavolo pieno di cartelle lei posò i borsoni affianco al cane e rimase in piedi a braccia conserte notando anche la presenza di Maria Hill che saluto con un cenno del capo,

-beh, vediamo di concludere in fretta pure qui- disse osservandoli,

-i tuoi compiti saranno quelli di monitorarli su tutti gli aspetti, integrarti nel gruppo, e ricorda, loro sono una famiglia e ,per la tua permanenza, diventeranno anche la tua. forse qualcuno lo conosci già- disse Maria passandoli due cartelle, la ragazza le aprì, una contenente tutti i dati di ogni singolo componente l'altra, invece, le varie missioni e il rendimento della squadra,

-e fatemi indovinare, partiamo subito- affermo sarcastica Crystal alzando gli occhi al cielo ,

-esatto- disse Fury alzandosi e affiancando Maria, Crystal mise le cartelle in uno dei due borsoni e ,lasciandoli lì insieme a William, usci dall'ufficio dirigendosi ai garage. Maria guardò, con lo sguardo preoccupato,  la sua figura lasciare il corridoio

-credo nella mia ragazza- la tranquillizzò il capo,

-spero che questa volta ci abbia di nuovo visto bene su di lei Nick, non mi sembra  convinta di stare con loro, sai cos'è successo l'ultima volta- disse l'agente Hill prendendo un borsone seguita da Nick che prese l'altro e il cane gli seguì -anche un lupo solitario deve imparare a vivere in branco- disse l'uomo dirigendosi pure loro ai garage e salendo su un auto sapendo già che la giovane era sfrecciata via con la sua moto e probabilmente era già nei pressi dell'Avengers Tower ad attenderli. Poco dopo arrivarono e con previsto la videro all'entrata.

-vedo che sei impaziente di iniziare- la prese in giro Fury dandole la sua roba, lei sbuffo piano ed entrò dirigendosi alla sala riunioni, là dove la squadra gli attendeva, seguita dai due e il fidato segugio. Entrò poi, vedendo i vendicatori seduti in attesa del loro arrivo, rimase immobile a guardarli tutti,

-e questa Fury sarebbe la tua risorsa indispensabile per gli Avenger?- chiese Tony Stark

-sta zitto Tony- disse Natasha

-la ragazza che hai di fronte ha tante di quelle abilità che potrebbe uccidere tutti prima ancora del vano tentativo di prevedere le sue mosse- concluse Clint Barton,

-bello come la mia fama mi preceda- disse Crystal -agente Romanoff, agente Barton, è un piacere rincontrarvi- disse in fine,

-vedo che noi non serviamo più- disse Nick, sogghignando, sparendo con Maria ancora preoccupata, dopo la porta

-breve ma intenso- un umo dalla carnagione scura prese parola alzandosi e porgendo la mano a Crystal -Sam Wilson conosciuto come falcon-

lei gliela strinse -so chi site- disse,

-hai fatto i compiti a casa vedo- disse sarcastico Tony,

-ho rifiutato questo incarico 4 volte, e no, le vostre cartelle non le ho lette e non lo farò così presto- disse lei -ora con permesso io andrei a posare la mia roba- disse con un velo di sgarbo scendo dalla sala e dirigendosi agli alloggi -vamos William- richiamò l'amico a 4 zampe che la seguì.

SEI MAI STATO LIBERO|| James Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora