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Sam e Clint emisero una verso di stupore guardando le scale, i presenti si girarono verso le esse su cui stava correndo in tacchi a spillo, che per quanto fosse già alta gli amava alla follia, Crystal che sfoggiava un sorriso a labbra chiuse tra lo stupito e l'imbarazzato accompagnata dal fidato amico a quattro zampe che aveva un fiocchetto azzurro legato al collare e dalla sua chioma mossa lasciata stranamente a se stessa,

-è stupenda- esordì Nat, "si lo è", pensò James, la ragazza vestiva un semplice abito azzurro con una scollatura leggermente profonda e uno spacco laterale, la fasciava perfettamente anche se si poteva notare il leggero imbarazzo nel suo sguardo, James e Steve pensarono che forse quello era il primo evento "elegante" a cui partecipasse fuori dalle missioni e con gente che non conosceva e forse non avevano poi tutti i torti, la ragazza fece per andargli a salutare ma il suo sguardo si poso su un ragazzo nella sala che rimase sorpreso di vederla lì: altro, moro, in completo nero, tipo liceale al ballo e occhiali da "nerd", i due corsero ad abbracciarsi e si lasciarono un paio di baci sulle labbra come due fidanzatini alle medie che non si vedevano da tanto,

-che si fai tu qui?- chiese lei a lui

-sono qui con il mio capo, siamo venuti dalla Norvegia per affari, più tosto che ci fai tu qui?- disse entusiasto lui,

-io ci lavoro qui- ammise lei divertita

-non stavi a Londra?- fu dubbio lui

-si, ma momentaneamente sono qua a New York- ammise lei come se fosse una cosa ovvia

-non riesci a tenerti un posto fisso a quanto pare- scherzò lui-guardati sei ancora più bella di quanto ricordassi-

-e chi sarebbe quello?- domandò curioso Sam,

-non sapevo avesse un ragazzo, e tu Clint?- disse la vedova nera all'amico,

-nemmeno io- disse occhio di falco,

-Jarvis chi è?- chiese Tony attraverso un dispositivo nella manica della giacca,

-è il signor Francesco Lorenz, madre italiana e padre spagnolo, lavora presso la Blak&Co - disse l'intelligenza artificiale,

-hai capito la nostra Crystal- proferì Thor ridendo insieme a Steve, Bucky continua a guardali male,

-si è accorta di come la guardi sai, da un bel po' di giorni- gli sussurrò all'orecchio Natalia,

-io non la guado in nessun modo- negò lui contro l'espressione divertita di Steve,

-sarà- disse lei trascinando l'arciere a ballare.

i due giovini ridevano e scherzavano tra un bicchiere e un ballo con William che era un misto tra giù quelle manacce da Cry, va che bellini ma esisto pure io e il vi prego ho sonno, il che fece ridere molto la ragazza. A fine serata i due si salutarono all'uscita con un bacio che di casto aveva poco con la promessa di rivedersi con la scusa di un caffè.

SEI MAI STATO LIBERO|| James Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora