5. «Il tuo scemo.»

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Per il loro terzo mesiversario, o una stagione come Taehyung amava chiamarla, il castano si era presentato alla porta di Jeongguk con un enorme telo arancione e una dozzina di paletti metallici che gli spuntavano da sotto il braccio

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Per il loro terzo mesiversario, o una stagione come Taehyung amava chiamarla, il castano si era presentato alla porta di Jeongguk con un enorme telo arancione e una dozzina di paletti metallici che gli spuntavano da sotto il braccio.

«Dovrei voler sapere?» impassibile, Jeongguk guardò Taehyung cercare di non far cadere tutti quegli oggetti sul pavimento.

«È la nostra prima vacanza assieme!» Taehyung, raggiante, cercò di spazzar via un po' di espressione corrucciata dal viso del corvino, ma uno dei paletti gli scivolò dalle mani; Jeongguk cercò di prenderlo per poi rendersi conto che fosse collegato tramite un elastico ad un altro che ancora era fra le braccia del maggiore, comprendendo così cosa il suo ragazzo stesse tenendo in mano.

«Taehyung, stiamo andando a fare campeggio?» sempre impassabili, i suoi occhi scrutarono attentamente quell'ammasso di tessuto e metallo che il suo ragazzo cercava di non far cadere a terra, per poi focalizzare il suo sguardo sull'espressione gioiosa di Taehyung.

«Sì!» sorrise.

«No.» rispose iniziando a chiudere la porta, lasciandolo fuori.

«No, aspetta!» Taehyung si scagliò contro la porta, mettendoci un piede fra essa e il muro, in modo tale che non potesse chiuderlo fuori «Volevo fare qualcosa di carino ma non abbiamo tempo per andarcene troppo lontano, quindi ho pensato avremmo potuto fare questo!»

«Non faremo campeggio in giardino in pieno Novembre.» Jeongguk spinse la porta con tanto di cipiglio sul viso, resistendo così al broncio dolcissimo del suo ragazzo.

«Possiamo farlo dentro! In soggiorno! Per favore, Ggukkie!» arricciò il labbro inferiore e spalancò gli occhi più che poté pur di sembrare un povero ragazzo innocente e Jeongguk scosse la testa perché lo conosceva così bene e sapeva che effetto avesse quell'espressione su di lui. Infatti, sfortunatamente, era troppo debole per reagire all'entusiasmo del suo ragazzo.

«Ho una condizione.» assottigliò gli occhi e sollevò un dito. Taehyung si illuminò, consapevole di aver appena vinto, ancora una volta «Tu sistemi tutto e sempre tu smonti tutto quanto e lo porti fuori da casa mia prima della prossima settimana.»

«Affare fatto!» si sbilanciò in avanti lasciando un veloce bacio sulla guancia di Jeongguk, maledicendo quello stupido palo metallico che gli si conficcò nello stomaco, e ridacchiò sorpassando il suo ragazzo per dirigersi nel salotto, lasciando Jeongguk chiudere la porta dietro di lui, sospirando.

«Da quando hai una tenda?» domandò il corvino, trattenendo il suo istinto di saltargli addosso, non appena il maggiore aprì le braccia lasciando cadere tutto ciò che aveva fra le mani, sul pavimento.

«Non è mia.» alzò le spalle togliendosi di dosso lo zaino e il cappotto per buttarli per terra; e Jeongguk resistette dall'imminente desiderio di lamentarsene «È di Namjoon hyung! Ha avuto questa fase in cui credeva di essere uno spirito libero e tutte quelle cazzate lì!»

15:30 Appointment Kim Taehyung x Jeon Jungkook [TRADUZIONE AUTORIZZATA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora