Ice and fire

Capitolo 3

Pov Kaylee

È da una decina di minuti che siamo seduti tutti nei divani, c'è molta tensione nell'area ma la curiosità di saper cosa diavolo sia successo questa sera è troppa <<Cos'è successo?>> nessuno risponde tutti si girano a guardare James, quindi è qualcosa che riguarda lui è infatti la sua risposta non tarda ad arrivare <<Fatti i cazzi tuoi mocciosa>>
<<Mocciosa fatti i cazzi tuoi? Ti ho salvato il culo e credo di meritarmi una spiegazione dopo aver fatto Fast and furios nelle strade di New York >> nessuno parla, c'è un silenzio inquietante nella stanza, siamo palesemente tutti molto tesi e stanchi, iniziano a vedersi le prime luci dell'alba <<James ha ragione forse potremmo dirglielo, si è precipitata in nostro aiuto senza nemmeno chiedere>> a sorprendere un po' tutti e stato Tayler che da quel che ho capito è quello che ha più influenza su tutti <<Si James Tay ha ragione>> mi appoggia anche May, James sbuffa sonoramente e inizia a parlare <<C'è un tipo un po' pericoloso>> viene interrotto da Benny <<Abbastanza pericoloso>> viene fulminato con lo sguardo da quell idiota che riprende subito il suo "racconto" << stavo dicendo, questo tipo ha una chiavetta USB con delle foto e dei video di noi tre>> indica i suoi amici <<ma soprattutto miei che potrebbero mandarci dritti in cella>> sono un po' scombussolata dalle sue parole e sembra notarlo <<Non ti preoccupare mocciosa non siamo degli assassini, ma qualche anno fa per vivere facevamo altro. Tra spaccio, gare clandestine e incontri di boxe illegali potremmo farci qualche anno dentro. È da un po' che cerchiamo di prenderci questa chiavetta ma lui ha troppi uomini>> un dubbio mi nasce spontaneo <<Anche se recuperate la chiavetta, chi vi dice che non ha altre copie>> seriamente pensano abbia solo quella chiavetta USB? Io al posto suo avrei tremila copie << la chiavetta è stata fatta da noi, un genio del pc è riuscito a far in modo di non poter far scaricare quei fail da nessuna parte>> a rispondere è Tayler
<<Siete stupidi? Salvate realmente le prove dei vostri reati?>> si scambiano un occhiata colpevole ma non proferiscono parola.

<<Dove tiene questa chiavetta?>>
<<Mocciosa sai che sembri un cazzo di poliziotto>> lo fulmino con gli occhi <<la tiene al collo come una collana contenta? Ora che lo sai che ti cambia>>
non so per quale motivo sto proponendo questa follia, forse per il brivido del pericolo che mi fa sentir viva ma prendo parola <<E se provassi a rubarla io? Non mi conosce, sono arrivata qui da pochi giorni non sa chi sono e nemmeno che ho contatti con voi>>

Maya e Ally mi guardano e annuiscono, il che mi fa pensare che credono sia un buon piano, Tayler e Benny ci pensano un po' su ma anche loro sembrano abbastanza favorevoli <<No Kaylee non esiste>> ecco lo sapevo

<<James pensaci bene, non è male come idea. Basta che voi stiate un po' di tempo al vostro posto in modo che lui pensi che non vi importa più, che vi siete arresi all'idea che non avrete più indietro quella chiavetta>>
<<James ha ragione. Io, tu e Benny ormai ci proviamo da troppo, tutti li sanno chi siamo e chi sono anche le ragazze ma lei non la conosce nessuno. Ci saremo noi in macchina a pochi metri da li ad aspettarla>> Tayler poggia una mano sulla spalla dell'amico <<Eh va bene anche se accettassi lei rischierà per noi, non sarà più al sicuro nel suo appartamento poi che facciamo?>> dopo svariate opzioni date senza chiedere nemmeno il mio parere hanno deciso che andrò ad abitare da uno di loro fin quando non si saranno calmate le acque <<Eh vabbene metteremo in atto quest'idea folle della mocciosa. Adesso andiamo tutti a casa>> asserisce James.

Sono in macchina con James, stiamo tornando tutti a casa di Maya e Tayler, è futile dire che siamo tutti stanchissimi, la strada sembra infinita e riesco a stento a tenere gli occhi aperti <<Perché vuoi fare questa follia? Lo fai forse per farti accettare da noi? Perché se è per questo fai già parte del gruppo>> mi risveglia dai miei pensieri il moro al mio fianco <<Mentirei se ti dicessi che lo faccio solo per voi, lo faccio anche per me stessa. Il brivido del pericolo mi ha fatto sentire viva e non succedeva da un po' >> mi guarda perplesso <<Piccola mocciosa cosa ti ha portato qui? Non dire il lavoro prima di assumerti abbiamo visto il tuo curriculum e avevi un buon posto di lavoro in Italia>> non mi va di parlare di ciò che mi ha spinto a trasferirmi dall'altro lato del mondo e fortunatamente James lo capisce e non chiede più nulla e il resto della strada la percorriamo in un silenzio stranamente piacevole, lo stesso che ci accoglie in quell enorme villa prima di andar finalmente a dormire.