Capitolo 23

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Los Angeles

Era trascorsa una settimana da quando Jax aveva chiamato Nikki, e finalmente quella sera avrebbe potuto risentirla. In un mese che era in città l'aveva sentita una sola volta e non era neanche finita bene. Sapeva che Blake l'avrebbe protetta ma essere a conoscenza che passava il suo tempo con Morris lo faceva impazzire, non vedeva l'ora che quel dannato incubo in cui era piombato arrivasse quanto prima ad una conclusione, e finalmente sarebbe tornato alla sua vita di prima.

Stava rincasando a piedi era stata una lunga giornata di merda avrebbe ordinato una pizza fatto una doccia e poi telefonato alla sua ragazza. Quella sera poteva starsene tranquillo a casa, dato che Jesus aveva un nuovo affare da concludere.

Era a pochi metri dal suo palazzo quando vide davanti al portone la sua ex ragazza Nicole Accosta, la sorellina di Jesus e la cosa non prometteva nulla di buono. Aveva sempre lo stesso sguardo da stronza e il solito modo di vestire, l'unica cosa diversa erano i suoi capelli, non aveva più la lunga chioma nera ma un taglio corto biondo platino, e Jax si chiedeva che cazzo ci facesse alla porta del suo condominio.
Da quello che aveva sentito lui un giorno dalla bocca Jesus che ne parlava con Casey, era partita per il Messico perché la loro madre stava poco bene, a quanto pareva si era ripresa.

"Ciao Jax, quanto tempo è passato."

"A quanto pare non abbastanza" le disse lui aprendo la portone del palazzo infilandosi dentro, stava per richiuderlo alle sue spalle quando lei lo fermò.

"So bene che mi odi Jax, ma dobbiamo parlare" lo pregò lei.

Lui la guardò ed anche se era passato molto tempo provava per lei ancora disgusto.

"Non voglio parlare del passato" tagliò corto lui sull'uscio di casa.

"È importante quello che devo dirti" sebbene infastidito decise comunque di ascoltare cosa avesse da dirgli.

"D'accordo entra ti do cinque minuti di tempo" dichiarò spostandosi dalla porta per farla entrare. Jax viveva in un monolocale con l'arredamento spartano e questo fece effetto a Nicole, che ricordava bene com'era accurata la sua vecchia casa.

Jax si appoggiò alla finestra mentre lei rimase in piedi vicino al tavolo, si sentiva estremamente nervosa perché quello che stava per confessargli sapeva che lo avrebbe sconvolto, ma aveva il diritto di saperlo. Dopo qualche istante in silenzio lui poco carinamente la esortò a parlare.

"Cos'hai da dirmi Nicole?"

"Abbiamo avuto un figlio, si chiama Richard e io l'ho dato in adozione" raccontò senza mai distogliere lo sguardo da quello di Jax, che era totalmente sconvolto.

Si coprì il volto con entrambe le mani per poi farle scivolare sui capelli, stava assimilando le sue parole era incredulo a tutto ciò. Aveva un figlio, loro avevano avuto un bambino e lui non poteva nemmeno fare parte della sua vita perché lei lo aveva dato in adozione, e questa cosa gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

"Perché dirmi di lui se non è con te?" Domandò.

"Perché era giusto che lo sapessi, perché è un adozione aperta" spiegò ancora lei, lui aggrottò la fronte non capendo.

"Che significa che è un adozione aperta spiegati meglio?"

"Significa che so chi è la famiglia con cui sta', io so chi sono loro e loro sanno chi sono io, e una volta al mese lo posso vedere tramite Skype" spiegò. Jax non capiva il senso di tutto ciò, aprì lo stipetto sopra al frigo e prese la bottiglia di Gin, si versò il liquore in un bicchiere bevendolo tutto d'un fiato, poi tornò a guardare Nicole e le chiese:

"Mi puoi spiegare Nikki perché hai dato via nostro figlio? Se poi sei in contatto con lui?" Chiese con rabbia.

"Quando mi hai lasciata io ho aumentato l'uso di cocaina, ero sempre strafatta e a Juan non fregava nulla, così quando ho scoperto di essere incinta non ho smesso di drogarmi perché il bambino mi ricordava di te, mi ricordava di noi e io in quel periodo ti ho odiato con tutta me stessa, e nella mia testa punendo lui punivo te" raccontò con grande amarezza nella voce.

"Fai davvero schifo Nicole, non hai provato amore nemmeno per il figlio che portavi in grembo" l'accusò freddamente, lei abbassò lo sguardo vergognandosi terribilmente di sé stessa.

"Quando Richard è nato lo hanno dovuto disintossicare, e così vedendo tutta la sofferenza che gli avevo causato presi la decisione di darlo in adozione. Qualcuno meglio di me se ne sarebbe preso cura" spiegò con gli occhi velati di lacrime.

"Sei proprio una donna orribile, e nonostante il dolore che gli hai causato hai anche avuto il coraggio di voler mantenere i rapporti con lui, che faccia tosta hai." Le sue parole dure e veritiere fecero un gran effetto su Nicole che avrebbe tanto voluto essere inghiottita dalla terra.

"Mi sono disintossicata Jax, stò alla larga da quella merda sono i patti per poter vedere Richard" confessò guardandolo.

"Di un po' in tutta questa storia perché Jesus non ha fatto assolutamente nulla?"

"Perché come me ha capito che era la cosa migliore da fare per il bene di Richard" ammise.

"Voi Accosta siete proprio tutti uguali, delle vere merde!" Dichiarò in tono glaciale.

"Frena gli insulti Jax, dopotutto potevo continuare starmene zitta ma non l'ho fatto."

"E credi che sapere di avere un figlio che non potrò mai conoscere mi consoli in qualche modo?" L'aggredí lui.

"Nessuno ha detto che tu non possa conoscerlo, tra cinque giorni ho una video chiamata con lui su Skype" spiegò lei, e lui scoppiò in una risata amara.

"Credi che questo sia un gioco? Dovrei presentarmi dicendogli che cosa?"

"Che sei un mio amico e che vuoi conoscerlo" disse semplicemente lei.

"Oddio Nikki ma ti stai ascoltando? Dovrei guardare su un monitor mio figlio con degli estranei che gli fanno da genitori al posto mio, sei completamente pazza."

"No Jax il pazzo sei tu a voler rinunciare a lui" lo accusò senza remore, lui inspirò ed espiró a fondo ormai era arrivato al limite della pazienza, e non ne poteva più.

"Vattene di qui Nicole e non farti più vedere" le consigliò.

"Pensaci bene a questa scelta perché non sai cosa ti perdi Jax" cercò di dissuaderlo lei.

Lui la guardò con lo sguardo spento e gli occhi carichi di odio, era così amareggiato, così deluso da lei che sentiva solamente odio nei suoi confronti.

"Non posso perdere una cosa che non ho mai avuto, perciò vattene Nikki l'argomento è chiuso."

Lei se ne andò via senza più dire nulla, le dispiaceva per come aveva reagito e sperava che un giorno cambiasse idea. Quando vide la porta di casa chiudersi alle spalle di lei rimasto solo Jax urlò con tutto il fiato che aveva in gola, la vita continua ad accanirsi contro di lui e si chiedeva quando avrebbe finito di presentargli il conto. Si lasciò scivolare a terra per poi crollare un doloroso pianto che prosciugò tutte le sue lacrime.

Angolo autrice

Avete scoperto un nuovo pezzo del passato di Jax

Credete cambierà idea su suo figlio?

E Nikki come prenderà anche questa notizia?

Vi aspetto al prossimo capitolo, ricordate di cliccare sulla stella ⭐
I vostri voti sono preziosi.

Dangerous Love    (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora