«Mi spieghi come hai fatto a farti invitare a pranzo da Daniel Ricciardo?» domanda Meg, entrando nella camera d'albergo che le è stata assegnata nei pressi di Le Castellet, la cittadina francese che ospita il circuito Paul Ricard.Quando Lexie l'ha pregata per accompagnarla al Gran Premio era sicura ci fosse qualcos'altro sotto, ma non pensava a nulla del genere. Non ha voluto indagare su come la sua coinquilina sia riuscita ad ottenere l'invito, ha quasi paura di saperlo. Se ci fosse anche Tay con loro, probabilmente eviterebbero di finire nei casini, ma Meg ha come l'impressione che prima della fine del weekend succederà qualcosa.
«Se te lo dico prometti di non arrabbiarti?» chiede la riccia con aria colpevole, giungendo le mani davanti al viso a mo' di preghiera.
Meg la guarda con un sopracciglio sollevato, scrutando il suo volto che non promette nulla di buono. Anche se volesse, Lexie non saprebbe mentire, non è mai stata brava a farlo, dice bugie solo in casi estremi.
«No Lex, non te lo prometto, perché se mi dici così di sicuro mi arrabbierò» risponde la maggiore, mentre comincia a sistemare i suoi vestiti.
«E va bene!» esclama Lexie, sbuffando mentre si allontana dall'amica. Vuole evitare il rischio di un'aggressione. «Potrei aver usato te e Max come scusa» confessa tutto d'un fiato, nella speranza che possa servire a non far arrivare il messaggio completo alla diretta interessata.
Le sue speranze risultano vane, il volto di Meg comincia a tingersi di sfumature rossastre, sintomo che sta cercando di non urlarle in faccia tutta la sua furia. Se c'è una cosa che odia più delle altre è essere incastrata in situazioni che non le piacciono. Solitamente le affronta comunque, ma non senza lamentarsi e imprecare contro chi ce l'ha portata.
«Che hai fatto?» le chiede con un tono piuttosto irritato. Lexie deglutisce rumorosamente, ma si mette subito sulla difensiva, alzando le mani.
«Daniel ha scherzato su come siate carini quando fate finta di litigare» inizia a giustificarsi.
«Noi non facciamo finta di litigare» precisa Meg, interrompendola e puntandole un dito contro, mentre fa il giro del letto per raggiungerla nell'angolino in cui si è rintanata, con aria piuttosto minacciosa.
«Qualsiasi cosa facciate, lui crede che noi due siamo in missione per farvi avvicinare, dunque devi accompagnarmi per forza, perché lui porterà Max» ribatte la riccia, usando le sue mani come scudo e mettendosi in posizione di difesa. L'espressione della sua amica non lascia presagire nulla di buono.
Meg, però, alza gli occhi al cielo e se ne torna indietro sbuffando, lasciando cadere la conversazione. Non ha nessuna voglia di mettersi a discutere con lei e in più è già in ritardo per la riunione del team, deve uscire in fretta da quella camera e trovare un taxi che l'accompagni al circuito, prima che Christian decida di licenziarla, non per il suo piccolo segreto, ma per il suo ennesimo ritardo.
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Lo dicono le stelle - Max Verstappen
Fanfiction[completa] "Lo dicono le stelle" è la risposta che Meg utilizza per giustificare qualsiasi sua azione, anche quella più insensata. Non esce mai di casa senza aver prima ascoltato l'oroscopo, che puntualmente ci azzecca su ogni aspetto della sua vi...