capitolo 11

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kageyama's pov:

hinata mi ignora da quel giorno
cioè evita sempre di parlarmi e quando arrivo va via

non capisco davvero cosa abbia fatto di male per meritarmi questo, io mi fido di shoyo solo che non mi fido di atsumo.

passo lezioni intere a guardarlo e appena incrociamo lo sguardo lui lo distoglie quasi subito girandosi dall'altra parte indifferente

stavo andando in corridoio quando vidi una chioma rossa spuntare dietro l'angolo
"hinata" provai a chiamarlo
"no ciao"
rispose freddo

agli allenamenti neanche

si allenò con suga, che faceva l'alzatore come me
ma non ero io

come ho fatto a perdere la sua fiducia in così poco tempo
non riesco mai a combinare nulla di buono
non merito hinata, faccio solo schifo

tornai a casa con un pensiero fisso,
consapevole che non fosse bello

neanche chiusi la porta, non mi importava

entrato in casa ovviamente i miei non c'erano
mi scivolò lo zaino dalla spalla e lo lasciai cadere a terra

TW SH

mi diressi verso il bagno, aprii il cassetto sollevando per l'ennesima volta quella dannata lametta 

"merdosa"

tirai su le maniche

"h-hinata..sono per te"

uno

due

li facevo profondi e il sangue iniziava già a sgocciolare

stavo per incidere il terzo quando sentii il telefono squillare

"hinata.."

sentii le lacrime agli occhi
presi il telefono

"kageyama mi sono accorto solo ora che hai dimenticato la tua felpa da me l'ultima volta-"

"shoyo.."

"kage- ma stai piangendo? che è succes-"

"shoyo..
shoyo perdonami"

"KAGS CHE CAZZO È SUCCESSO MI FAI PREOCCUPARE"

"perdonami"

"TOBI-"

attaccai e continuai

piangevo
non per il dolore dei tagli, quello era il dolore che faceva meno male

non li contai sta volta ma penso arrivai ad almeno dieci, sia sul destro che sul sinistro

sentivo mancare il fiato

mi accasciai per terra

non so dire se il pavimento fosse caldo o freddo, non riuscivo a percepirlo

avrei perso i sensi di li a poco se non avessi sentito un rumore forte e la porta del bagno spalancarsi

"TOBIO ADESSO MI DICI CHE CAZZO È SUCCESS- TOBIO!"

"MA È POSSIBILE CHE NON POSSO LASCIARTI DA SOLO CHE FAI CAZZATE"

"SEI UNO STUPIDO CAZZO"

hinata

hinata era entrato nel mio bagno

hinata stava piangendo

hinata stava piangendo..

per me.

per colpa mia.

era a cavalcioni su di me
prese un'asciugamano cercando di fermare il sangue

"tobio..resisti ti prego..
ma cazzo perché devi farmi soffrire così SEI UNO STUPIDO CAZZO"

le sue lacrime non riuscivano a smettere di scendere

riuscii a prendere parola
"scusa.."

"NON DEVI SCUSARTI BRUTTO SCEMO"
mi abbracciò
poi aprì qualche cassetto e mi fasciò le braccia

hinata mi afferrò le spalle avvicinandosi e e fece unire le nostre labbra
"questo è perché è colpa mia"

mi baciò nuovamente

"questo è perché pensavo che tu non ti fidassi" continuò

un altro bacio ci unì

"questo è perché ti ho fatto soffrire"

sensi di colpa

indicai le mie braccia
"e questo è perché non mi sono fidato"

un bruciore improvviso provenire dalla guancia

hinata mi aveva dato uno schiaffo

"non farlo mai più, non mi interessa se pensi di fare schifo.
per me sarai l'unica luce nella notte"

mi baciò un'altra volta

nuove lacrime rigarono il mio volto

"se ti chiedi come sono entrato, hai lasciato la chiave sulla porta per fortuna"

annuii

"ti ho portato la felpa che avevi dimenticato"
lo accompagnai in camera mia ad appoggiare la felpa

ci sdraiammo sul letto ad abbracciarci ancora con le lacrime agli occhi

"scusami" sussurrai "scusa scusa scusa"

"ma perché ti scusi sempre" chiese

"perché è solo colpa mia se tu adesso stai piangendo e"
"e mi sento tremendamente in colpa"
"mi sento.. davvero una merda hinata"

"devi chiamarmi shoyo" mi interruppe "sono il tuo ragazzo"

"e io non mi metto con le merde, perché tu non lo sei.
tu non fai schifo
tu sei incredibile
e io ti amo
cazzo tobio non puoi capire quanto ti amo
ti amo follemente

non lo so nemmeno descrivere, ho solo voglia di baciarti.
ogni cosa è bella di te.

amo quando mi accarezzi i capelli,

quando mi chiami mandarino,

quando mi fai le alzate,

quando mi regali le tue coccole dopo aver fatto sesso.

io amo tutto di te tobio.
anche quei cazzo di tagli.
io ti amo."

scoppiai in un pianto più forte di prima

lo strinsi più forte
"shoyo"
"shoyo non lasciarmi ti prego"
sussurrai tra le lacrime
"shoyo"
annuì
"shoyo ti amo, non puoi immaginare quanto"
mi asciugò le lacrime

"non piangere tobio, baciami e basta, le tue labbra sono l'unica cosa che voglio adesso"

mi baciò intensamente, come se avesse bisogno di me, delle mie labbra,
e io altrettanto.

"ti amo"

"ti amo"

innumerevoli baci colmi di amore e disperazione nacquero dall'unione delle nostre labbra,
in quella notte diversa dalle altre.

magari alle altre persone sembrava una semplice notte come le altre, chi di riposo e chi in bianco.

ma per loro

per loro era qualcosa di semplicemente meraviglioso.

SPAZIO AUTRICE

dio mio perdonatemi vi prego, è da un po' che non pubblico ma è davvero un periodo di merda
scusate davvero tanto anche se so che non se la fila nessuno sta storia
correggete eventuali errori grammaticali e grazie per aver letto,
se ti piace la storia passa al prossimo capitolo
addio:D

per questo baciami [kagehina] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora