1: Dove siamo finite?

4 1 0
                                    

Julie's POV
"che botta" "puoi dirlo forte" le risposi.
Ci svegliammo massaggiandoci la testa per via della botta presa svenendo. "Non avrei dovuto premere quel pulsante" dissi leggermente dolorante. "E allora perché l'hai fatto?" "il marchingegno di Phineas era ben costruito, aveva solo invertito i cavi di corrente. Così ho pensato che aggiustandolo avrebbe fatto qualcosa di diverso dall'esplodere."

"SEI UN'IRRESPONSABILE COME LUI. TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE POTEVA SUCCEDERE, PER FOTUNA SIAMO SOLO SVENUTE!! NON CI POSSO CREDERE..."

E mentre Amelia sbroccava di sana pianta per il suo essere paranoica, io mi guardavo attorno rendendomi conto che quella non era la camera di mio fratello, tantomeno la nostra.

Era una stanza che non avevo mai visto: un letto a castello semplice, le pareti erano ricoperte da carta da parati color panna, c'erano quadri di diverse zone di Londra, aveva l'aspetto di una camera d'albergo, ma non poteva essere. Insomma, eravamo in quel cubicolo che Phineas chiama camera, "come ci siamo finite in un hotel? "Ams, smettila di sbraitare per due secondi su come potevi rimanerci secca e guardati attorno. "Ma che diavolo?!" "Dove siamo finite?" "Non ne ho la minima idea, usciamo e diamo un'occhiata" "Ci sto, ma vai prima te"

Alzai gli occhi al cielo accompagnati da un semplice "fifona" per poi aprire la porta della camera e ritrovarmi in un corridoio pieno di porte simili alla nostra, con sopra dei numeri: eravamo veramente in un hotel. "È ovvio che siamo in un hotel" dissi con tono sicuro guardando ancora la porta. "Già"

Continuammo per il corridoio scendendo le scale.

"Ho detto basta così"

"Buongiorno, Harry caro. Hai sentito la bella novità, vero?" Harry? Quella voce, mi sembrava familiare.

Mi girai nella direzione delle voci e vidi delle teste rosse che discutevano, insieme ad un ragazzo dai capelli neri come la pece e alquanto lunghetti per come si portano nel 2020. Messa a fuoco la scena diedi una spallata ad Ams per farla guardare nella mia stessa direzione riconoscendo le persone che avevo appena descritto.

"È il secondo Caposcuola in famiglia!" disse, orgogliosa, la signora.

Io ed uno dei rossi parlammo fra i denti all'unisono " e l'ultimo".

La signora continuò "Non ne dubito."

"Voi due non siete diventati Prefetti, a quanto ne so".

Ed Ams con l'altro rosso risposero: "e perché dovremmo? Toglierebbe tutto il gusto".

Io e la mia amica ci guardammo in faccia sconvolte. ERAVAMO IN HARRY POTTER!! COME DIAMINE ERA SUCCESSO?

Tornammo di corsa nella camera di prima e ci barricammo dentro.

"Ma che diamine è successo!?!" Chiese la mia compare spaventata. "Siamo in Harry Potter ed il prigioniero di Azkaban, ecco che cosa è successo" risposi io tutta eccitata. "Si, ma come?"

Ci ragionai per qualche secondo poi ricordai un piccolo particolare. "L'esperimento di Phineas, quello ci ha portato qui" "Non è possibile Juls, per me siamo in coma per colpa di quel coso, ed ora stiamo sognando"

Mi avvicinai a lei e le tirai uno schiaffo "Ti pare che siamo in coma o in un sogno? Se ti ho fatto male sono contenta, così impari ad urlarmi in un orecchio" dissi, ancora arrabbiata per prima e vedendola tenersi la guancia.

"Non è possibile, non è fisicamente possibile" era senza parole, era sconvolta. "Tecnicamente non è vero." "Come scusa?" e confusa a quanto pare. "La teoria del multiverso, esistono un numero infinito di universi paralleli al nostro, con infinite variabili, probabilmente ne esiste uno dove la storia di Harry Potter è reale." "Anche se fosse vero, non dovremmo comunque essere in questa linea temporale, dovremmo essere nel 2020, non nel 1993." "Hai ragione. Magari qui il tempo scorre diversamente, oppure è in "ritardo" rispetto al nostro." "O mio dio che macello. Ed ora come torniamo a casa?" Era affranta, quasi piangeva. Così si sedette sul letto guardando verso il basso. "TORNARE A CASA?!? MA CHE TI DICE IL CERVELLO?" Ma stava bene? Come poteva aver detto una cosa del genere? Come osava anche solo pensarlo. "Come scusa?" chiese alzando lo sguardo. Ma sapeva dire solo questo, oltre a sgridarmi, ovviamente? "Ti rendi conto di dove siamo? Siamo nella nostra saga preferita. Siamo al maledettissimo Paiolo Magico. Ma la cosa più bella è che noi sappiamo già cosa accadrà in futuro, possiamo gestircela come ci pare. È il nostro sogno che diventa realtà, siamo delle fottute studentesse di Hogwarts, porca puttana. E te vorresti tornare a casa, nelle nostre misere vite da babbane? Ma fammi il piacere" "Non hai tutti i torti, ma come fai a sapere che siamo delle maghe e studiamo ad Hogwarts, genia del male?" Chiese, saccente come sempre. "Grazie a queste" dissi, prendendo due lettere poste sopra il comodino. Avevano il sigillo di Hogwarts ed i nostri nomi scritti sopra. Affianco c'erano due bacchette, simili a quelle che ci uscirono facendo il test di Pottermore e Wizarding World. Ognuno prese la sua e le aprimmo:

Two words collided //Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora