10: La verità

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Fred's Pov
Il primo sabato dopo Pasqua si sarebbe tenuta la partita più agognata di sempre: Grifondoro contro Serpeverde. Tutta la Casa era ossessionata dall'imminente incontro. Non vincevamo il trofeo da quando Charlie, nostro fratello maggiore, era Cercatore. La tensione si faceva sentire, non solo fra noi giocatori. Alla fine delle vacanze, la tensione tra le due squadre e le Case era arrivata al punto di rottura. Nei corridoi esplosero piccole risse, che culminarono in un brutto scontro in cui un quarto anno di Grifondoro e un sesto anno di Serpeverde finirono in infermeria con dei porri che gli spuntavano dalle orecchie. A queste risse una volta vidi anche Julie, ma non capii il perché fino a ieri.

Stavo andando a lezione di Storia della magia con George, accompagnando Ginny alla sua lezione, quando in lontananza vedemmo due Serpeverde che se la battevano con una ragazza. Avvicinandoci notammo che la ragazza era Julie, la quale urlava e sbraitava contro Marcus Flitt e Pansy Parkinson.

"LA DOVETE SMETTERE VOI DUE. COSÌ NON RISOLVETE NIENTE" era furiosa, si sentiva dal tono. Marcus però le tenne testa, urlando anche lui. "SEI UNA SERPEVERDE O UNA GRIFONDORO?" "MA CHE CAZZO DI DOMANDE SONO?!?"Rispose lei a tono. A quel punto anche la Parkinson si unì alla discussione. "LI DIFENDI SEMPRE A SPADA TRATTA, PER MERLINO. SAPPI CHE SE NON SEI CON NOI, SEI CONTRO DI NOI!" Più urlavano, più vedevo la serpentella scaldarsi e stringere forte la bacchetta. "SAREBBE UNA MINACCIA PARKINSON? TE LA FACCIO VEDERE IO UNA MINACCIA!" La Parkinson face un passo indietro, forse leggermente intimorita dalla ragazza. "NON LA TOCCARE, NON NE SEI DEGNA!" Continuò Flitt. "IO SONO LA PIÙ DEGNA FRA NOI TRE. SIETE SOLO DEI VIGLIACCHI E DEGLI STOLTI. NON CI È RIUSCITO ZABINI, NON CI RIUSCIRETE NEMMENO VOI" Si riferiva a quella volta nei corridoi? "QUINDI SEI STATA TE A MINACCIARE BLAISE" Ed ecco che Marcus cadde dalle nuvole. "CERTO CHE SI, LO VOLETE CAPIRE. NON VI PERMETTERÒ MAI DI SABOTARE LA SQUADRA AVVERSARIA, TANTO MENO SE QUELLE SCOPE APPARTENGONO AI WEASLEY, CHIARO?" Come scusa? "SEI UNA TRADITRICE DEL TUO SANGUE, ESATTAMENTE COME LORO. ESATTAMENTE COME LO È STATO TUO PADRE!"

In quel momento Julie puntò la bacchetta, lo sguardo più arrabbiato che avessi mai visto, talmente truce da far tremare persino noi che eravamo distanti, usò la stessa tecnica del padre, come aveva già fatto in passato. Expeliarmus e poi pietrificus, semplice e veloce. Si avvicinò ai due, diede un pugno in faccia alla Parkinson ed un calcio dove non batte il sole a Flitt. Dopo aver lanciato le due bacchette dei serpenti lontane dai proprietari si allontanò, diretta verso la lezione di Divinazione, senza più proferire parola, ma con il passo davvero pesante. "Wow. Non me l'aspettavo" disse Ginny, rompendo il silenzio che si era creato. "Quindi quella volta Zabini aveva sabotato le nostre scope" notò George. "Si, a quanto pare. Quella tecnica, quella successione di incantesimi, gliel'ha insegnato il padre, l'ha già usato con Zabini, anche se stavolta pensavo veramente che li avrebbe uccisi." Dissi io, ricordando quello sguardo truce che aveva in volto "Allora, fino ad ora ci stava proteggendo?!" disse la nostra sorellina leggermente sorpresa. "Perché non ce l'ha detto?" chiese George. "Le avreste mai creduto?" Alle nostre spalle, in tutto ciò, era spuntata Amelia. "Certo che si!" le disse il mio gemello con fermezza. "Non dire Cavolate. Non l'hai nemmeno ringraziata del regalo di Natale. Anzi, lo avresti buttato se non te lo avessi detto DOPO che lo avevi già scartato." feci notare io. "Esatto George, non mentire" Lo rimproverò Ginny. "Te hai fatto la stessa cosa, piccoletta" continuai io. Riprese parola Amy "Juliette sapeva esattamente la reazione di ognuno di voi. La sapeva già da prima di essere smistata. Quel giorno, quando salì su quello sgabello la paura nei suoi occhi era perché sapeva che Serpeverde era la casata per lei, ma era terrorizzata dalla vostra reazione. Sapeva che io lo avrei accettato, voi no."

Tutti rimanemmo in silenzio. In quel momento ripensai a quando fu smistata e mi venne in mente un piccolo dettaglio che allora mi sembrò insignificante, ma che in realtà non lo era " Ora che ci ripenso il cappello quella sera disse una frase strana.... So che non vuoi deludere i tuoi amici, ma so anche che quella sarebbe la casata giusta per te." dissi pensieroso. "Esatto. In questi 4 mesi ha cercato in tutti i modi di proteggervi... Vi siete accorti che Malfoy non vi chiama più "traditori del loro sangue" o "sporchi traditori" quando è con lei?" Alle sue parole George e Ginny abbassarono lo sguardo, consapevoli dell'errore commesso; si erano fatti trascinare dalla rivalità fra le case ed erano finiti col fare a Julie, quello che noi subivamo dai Serpeverde. Erano diventati come loro e questa cosa si vedeva che li turbava. "Ora però non vi abbattete. Avete fatto uno sbaglio, questo si, ma agli sbagli si può sempre porre rimedio. Chiedetele scusa, vedrete che accetterà tranquillamente. Prima però giocate quella partita, tanto sappiamo tutti che per lei oggi non è importante chi vinca o chi perda perché in entrambi i casi ci sarebbero aspetti positivi e negativi. Salutatela se la vedete sugli spalti, vedrete che le farà piacere." li consolò Amy, per poi andarsene... Li guardai. Ero abbastanza pensieroso, perché comunque all'inizio anche io la stavo trattando come loro. Ma ora come ora mi sentivo la coscienza pulita. Posso reputarmi amico con Juliette, giusto?

Two words collided //Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora