Cap 21

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Anthony

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Anthony

Mi svegliai con la luce del sole che accarezzava il mio viso, destandomi dal sonno ristoratore, mentre il corpo caldo e morbido di mia moglie, si stringeva al mio forte e duro.

Era una delle sensazioni che amavo di più al mattino, sentire il corpo caldo e nudo della mia piccola farfalla intrecciato al mio.

Questa mattina non avevo furia di uscire per il mio "lavoro", potevo godermi a pieno una mattinata a letto con la splendida donna al mio fianco.

Ero stato irrequieto in questi mesi, anche se avevo tentato di nasconderlo al meglio per lei, ero stato molto nervoso, quella testa di cazzo del Fantasma, che non riuscivamo a trovarlo in nessun modo.

Aveva osato derubarmi, sfidarmi nel mio territorio e minacciare di prendere ciò che mi appartiene di diritto, Venere.

Ed era una cosa inammissibile per me.

Lo avrei trovato e lo avrei distrutto, parola mia.

Mi riscossi dai miei pensieri, sentendo il movimento del corpo sinuoso della mia donna, sintomo che si stava svegliando.

Abbassai lo sguardo verso di lei, beandomi della visione del suo risveglio.

-Buongiorno Nabi..-

Sussurrai con voce calda e carezzevole, mentre facevo scorrere la mia mano su per il suo ventre fino hai suoi seni, in una lenta carezza pigra.

La vidi aprire gli occhi assonnati e dolci da cerbiatta la quale mi faceva perdere la ragione per tutte le sensazioni che mi trasmetteva il suo sguardo, rendendomi folle di desiderio e amore costante, per questa donna straordinaria.

Vidi la realizzazione nel suo sguardo, che mi trovavo di fianco a lei quella mattina, mentre la mia mano continuava quella scesa e salita sul suo corpo caldo e delicato.

-Amore.. Sei qui.-

La vidi sorridermi con dolcezza mentre si stringeva a me -Buongiorno..-

Finii di dirmi, mentre mi lasciava un bacio e una carezza sul petto, facendomi sentire l'uomo più fottuta mente fortunato del mondo, per avere un gioiello del genere al mio fianco.

La strinsi di più a me, mentre le accarezzavo la pelle calda e morbida della sua schiena, scendendo con il viso verso il suo, facendo scontrare le nostre labbra in un bacio dolce ed esigente, che man mano diventava sempre più affamato, mentre i nostri respiri si accentuavano a ogni bacio, sfioramento sempre di più.

Ci separammo per mancanza d'ossigeno, mentre spostavo la mano dalla sua schiena verso la pelle delicata del collo, in una lenta carezza sensuale, sentendola rabbrividire di piacere tra le mie braccia, facendomi sorridere maliziosamente, godendo e amando l'effetto che avevo sul corpo della mia piccola farfalla.

-Mi sei mancato in queste mattine.. Per non parlare delle serate..-

La sentii sussurrarmi con voce lieve, mentre abbassava lo sguardo sul mio petto, dove c'era il suo nome inciso a inchiostro.

Un amore predestinatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora