Capitolo 2

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Pur essendo il mio primo giorno le ore di italiano e matematica non finivano più, e continuavo a pensare ai ragazzi. Questo viale è pieno di alberi è molto bello e non avrei mai pensato che questo posto poteva piacermi, vivo in una casa in campagna, è spaziosa con una piscina e con un grande giardino recintato da una recinzione antica.
Quando arrivo a casa mi sdraio nel prato ad osservare le nuvole, le loro forme sono bellissime si puó notare un coniglio con una carota tra le zampe, un cagnolino che rincorre una pallina. E mentre fantastico su una forma che non riesco bene a riconoscere, sento mia mamma che mi chiama così mi alzo, mi spazzo i pantaloni dall'erba e vado in casa. Mentre sorpasso la soglia della porta mi assale un odore delizioso, così appoggio lo zaino e vado a vedere che cosa ha preparato mia mamma. << Ciao Beatrice, come è andata, hai conosciuto nuovi amici??>> Mia mamma di solito non è una persona che parla molto ma forse mi fa tutte ste domande perchè è stato il primo giorno di scuola << è andata bene. Si ho conosciuto dei ragazzi molto carini e simpatici >> mi limito a dire.
***
Dopo aver mangiato delle buonissime lasagne vado in camera e mi straio sul letto, inizio a pensare ad Alessio e agli altri ragazzi. Così decido di andare al bar. Mi alzo scendo le scale e mi incammino per i prati. Appena arrivo al bar ordino un cappuccino con una pasta, bevo con calma mentre entra una strana ragazza da i capelli biondi con dei ciuffi blu si siede di fianco a me << Oggi fa un caldo tremendo!>> dice mentre prende una bottiglietta d'acqua dal frigo << Sei nuova?>> dice girandosi dalla mia parte << Em...Si sono arrivata questa mattina>> dico con un po di timidezza.
Lei si gira e dice << Io sono Chiara...piacere!>> la guardo e dico << Beatrice>> mentre gli stringo la mano. << In che classe sei??>> dice mentre apre la bottiglia per bere un sorso <<4D>> dico mentre do un morso alla pasta.
<<Oh... Davvero ci sta un mio amico in quella classe>> dice mentre si alza per andare a pagare << Comunque, devo andare, ci vediamo in giro.>>
Così finisco la pasta e decido di tornare a casa visto che è tardi, sta sera si mangia un piatto di pasta e poi si va subito a letto. Così appena ho finito di mangiare salgo le scale mi metto il piagiama e mi infilo sotto le coperte, sono fredde, ma appena il mio corpo inizia a scaldarsi diventano più calde.
Alle 7.00 mi suona la sveglia, mi alzo mi vesto e vado a pettinarmi, ho i capelli rossi, mossi e lunghi e gli occhi marroni scuri che quasi non si vede l'iride, decido di mettermi una camicetta azzurra con dei jeans neri elastetizzati. Scendo le scale ed esco di casa dopo aver fatto una bella colazione. Tutta notte ho continuato a pensare perché Alessio avesse un tatuaggio del genere e perché avesse dato quel nome alla band. Così prendo la corriera mentre sprofondo nei mie pensieri. Arrivata a scuola mi guardo intorno per vedere se vedevo i ragazzi oppure Chiara, ma quello che vedo è solo un mucchio di gente sparpagliata per tutto il cortile. Così inizio a girovagare per uno stradellino quando vedo una moto, subito non riesco a capire chi sia ma appensa si toglie il casco capisco subito che é Francesco, il chitarrista pieno di tatuaggi, così decido di andare a salutarlo. << Francesco, ciao>> dico alzando una mano così mi vede, lui sgrana gli occhi come se non mi vedesse e poi dice << Ciao, Beatrice giusto?>> annuisco. << Sai dove posso trovare Alessio?>> gli chiedo mentre fisso un tatuaggio che ha sul polso sinistro, sembra una stella. << Si è di sicuro dietro, dove ci sono le scale>> lo ringrazio e mi incammino per adare a vedere se lo vedo. Giro l'angolo e inizio a salire la prima rampa di scale e lo vedo la con Lorenzo, ha in mano una sigaretta, non pensavo che fumasse. mi avvicino salendo scalino per scalino quando non arrivo di fianco a lui. << Ciao Alex>> gli dico mentre lui si gira verso di me inalando il fumo della sigaretta << Ciao Bea! Come stai??>> dice mentre getta la sigaretta per terra e la pesta con un piede << Bene, bene tu??>> dico mentre osservo Lorenzo che guarda l'orologio << È tardi, meglio se entriamo!>> noto che Lorenzo è un ragazzo preciso, ma mentre lo osservo che si prepara per entrare, suona la campanella, << Beh io vado ci vediamo dopo ok?>> dice Alessio mentre si mette lo zaino. Cosi annuisco e salgo le scale mentre lui e Lorenzo le scendono.

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