Appena terminate le lezioni, io, Alessio e Francesco usciamo dalla classe e andiamo sulle scale dovo ho scoperto che Alessio fuma. Lui tira fuori una sigaretta e ne da una a Francesco e poi si gira verso di me mentre mi allunga il pacchetto << ne vuoi una??>> << no grazie, non fumo>> lui riprende il pacchetto e lo rimette in tasca, prende l'accendino e da fuoco ala sigaretta << Allora chiamo tua mamma??>> dice mentre si gira verso di me e si appoggia alla ringhiera. << Va bene>> gli dico. Mi vado a mettere di fianco a lui e a Francesco e Alessio tira fuori il telefono e inizia a chiamare, appena mia mamma risponde lui lascia la ringhiera e scende di qualche gradino in modo da allontanarsi, Francesco che ha la sigaretta in bocca ancora spenta, prende l'accendino e l'accende dando così luce ad una nuvola grigia che espira dal naso e dalla bocca. Dopo 2 minuti Francesco getta a terra la sigaretta ormai finita e con il piede la pesta << Perchè Ale doveva chiamare tua mamma???>> mi chiede mentre si siede su uno scalino << Perchè dovrei andare a casa sua, ma mia mamma dopo ieri si è arrabbiata e mi ha messo in punizione.>> Mi metto di fianco a lui e osserviamo Alessio passeggiare da una parte all'altra di un gradino. Poco dopo Alessio mette giù la chiamata e risale i gradini per venire da noi, io mi alzo e Francesco mi segue
<< Dunque tua mamma ha detto che va bene, ma se torni a casa un minuto di ritardo non puoi più uscire per un mese.>> Non riesco ancora ad immaginare che andró a casa di Alessio sola con lui, e l'idea mi agita tantissimo. Quando Alessio ha finito di fumare rientriamo e andiamo davanti alla classe di Alessandro, Riccardo e Lorenzo. Loro escono ed andiamo tutti fuori, ci sediamo su una panchina e guardiamo il piccolo giardinetto della scuola, fino a quando Alessandro va via con Lorenzo e Riccardo va con Francesco, e finiamo per rimanere soli. << Allora che vuoi da magná??>> Certe volte mi dimentico che sono romani, ma appena parlano così me lo fanno tornare in mente così provo a dire << da magná?? Boh non ne ho idea>> Ma lui si mette a ridere << Che c'è>> gli domando << Niente, niente mi fa ridere perchè pur tentando di parlare in romano non c'è la fai.>> Così ci mettiamo a ridere. Poco dopo arriva una macchina nera che si parcheggia davanti a noi, Alessio si alza mi allunga la mano e mi fa alzare, io gliela stringo e ci avviciniamo all'auto. Lui mi apre la portiera e mi fa salire. Un ragazzo che avrà qualche anno in più di Ale è al volante, lui sale si volta verso di me e dice << Bea ti presento mio fratello Giulio, Giulio lei è Bea>> In effetti quando sono salita e l'ho guardato si assomigliavano un po, ma non ho detto niente per non andare a fare figuracce. << Piacere, Alessio mi ha raccontato di te, ti piace tarquinia??>> mi domanda Giulio mentre voltiamo su una strada asfaltata. << Diciamo che ha prima vista mi sembrava carina, ora in poche parole la amo>> Dallo specchio vedo sollevarsi entrambe i lati delle sue labbra e di quelle di Alessio. Poi ad un certo punto entriamo in una via con tante case grandi e bellissime, con muretti in mattone e tanti alberi, Giulio spinge un pursante e un cancello automatico si apre tra tue mura di sassi. Entra nel giardino e parcheggia davanti alla casa, Ale mi apre la porta e io esco, mi guardo in torno e vedo un giardino immenso con una piscinia. Camminiamo lungo un vialetto tra un prato e l'altro fino a quando non arriviamo vicino alla piscina, saliamo delle scale che portano ad una tettoia con un arco. Lui tira fuori una chiave e apre la porta, quando entro c'è un odore nuovo per me, è quella sensazione che provi quando entri in case di altri. Alla mia destra c'è un enome divano a L con in mezzo un tavolino e sulla pareta un enorme TV, invece sulla mia sinistra c'e una parete che da sbocco a delle scale che se non stai attento vai a sbattere la testa contro il soffitto da quanto è basso. << Eccoci qua, questa è casa mia...Ti piace??>> Io mi continuo a guardare in giro e annuisco, mentre vedo una figura avvicinarsi verso di noi. Ha i capelli lunghi fino alle spalle e un po mossi, è alta ma non tanto, e non pensavo che Alessio avesse una sorella. << Vieni sediamoci sul divano>> Lo seguo fino al divano e mentre ci sediamo la porta si apre ed entra Giulio con un cane marrone con delle macchie bianche. << Giulio mandalo fuori!>> dice la voce femminile della donna. << Ah, Mà lei è Beatrice, Beatrice lei è mia mamma>> Così mi alzo lei viene vicino a me e mi da un bacio sulla guancia e mi allunga la mano << Piacere Beatrice, sai che sei proprio una bellissima ragazza?>> quando pronuncia quelle parole sento le guancie andar fuoco così gli allungo la mano << Oddio, Grazie!>> A veder da così sua mamma non sembra una madre severa che se i suoi figli fanno una cosa sbagliata o che se tornano a casa in ritardo li punisce come la mia. << Alè, vai ad aiutare tuo padre con la carne, Beatrice spero che la carne alla griglia ti piaccia, Giuseppe che è il papà di Alessio ha voluto farla molto volentieri>>
<< Oh, che buono è il mio cibo preferto>> Così lei sorride e mi lascia li con Giulio e il cane.
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Memories
FanfictionBeatrice è una ragazza che è costretta a trasferirsi in un piccolo paesino per lavoro dei suoi genitori. Inscritta ad una nuova scuola, conoscerà nuovi amici e incontrerá nuovi amori.