30 marzo 2007
<< Tanti auguri a voi tanti auguri a voi tanti auguri a Jacopo e Simone tanti auguri a voi>>
Quella canzone appariva ovattata all'interno della scatola poggiata in salotto, avvolta minuziosamente da Floriana un giorno prima nella carta regalo verde menta. Il piccolo pupazzo all'interno era in trepidante attesa di essere scoperto e amato da quello che sarebbe diventato il suo nuovo padrone.
Capì che era arrivato il momento quando dei piccoli passi ma rumorosi, carichi di agitazione e curiosità si erano avvicinati, intorno sentiva delle urla leggermente stridule.
Ad un certo punto una più grave però si distinse rispetto alle altre
<<Questo è per te Jacopo>>
Jacopo. Quello sarebbe stato colui che si sarebbe preso cura di lui?
Quando finalmente lo vide si ritrovò davanti un piccolo bambino dai capelli ricci castani scuro tendenti al corvino, con due occhi vispi ed un sorriso che avrebbe illuminato la notte.
Si sarebbe stato lui
La voce grave si palesò di nuovo, stavolta il pupazzo vide l'uomo a cui apparteneva, aveva gli stessi capelli del più piccolo ma era nettamente più alto.
<<Lui è Dino Sauro>>
Il piccolo ripeté il nome che il padre gli aveva appena detto per poi afferrare Dino e stringerselo forte al petto e senza ascoltare il resto del discorso del genitore corse euforico verso un altro bambino. Dino tra le mani di Jacopo rimase interdetto...il bambino con cui stava parlando era identico a lui solo che se il primo indossava una felpa gialla, il secondo aveva un maglioncino bordeaux.
<<Imo imoooo guarda che bello il regalo di papà si chiama Dino e di cognome fa Sauro...ti piaceee??>>
Dino osservò questo "Imo" il quale non era agitato quanto Jacopo, annuiva ma aveva un'espressione dolce che trasmetteva tutto l'amore e la serenità che gli provocava vedere l'altro contento. In effetti, non lo aveva degnato praticamente di uno sguardo, aveva sempre gli occhi ad analizzare le espressioni dell'altro. Ne rimase stupito perché era un comportamento più maturo di quello che credeva un bambino di appena due anni potesse avere.
Il giocattolo capirà poi con il passare del tempo che in realtà quell'atteggiamento era sintomo di un legame fraterno unico. Simone avrebbe sempre voluto la serenità dell'altro e lo avrebbe protetto contro qualsiasi cosa. Anche l'impossibile.
Jacopo però non era soddisfatto della sua reazione
<<Dino non starci male imo è sempre così...è il mio fratello con il broncio preferito>>
<<sono anche l'unico...>> bofonchiò l'altro aggrottando la fronte
<<GUARDA CHE TI AVEVO DETTO DINO!>>
Simone sbuffò e se Dino avesse potuto parlare sarebbe scoppiato in una fragorosa risata perché senza volerlo Simone stava dando ragione a Jacopo sotto ogni punto di vista.
Anche quest'ultimo ne era consapevole e allora continuò a imbeccare Simone mentre gli altri bambini (immagina amici dei gemelli) li ascoltavano quasi affascinati da quel momento dove sembravano esistere solo loro due...più lui, ancora tra le mani del primo.
<<Vuoi saperla un'altra cosa su imo?>> lo disse avvicinandosi la manina alla bocca come se fosse un segreto ed il soggetto di cui stava parlando non fosse davanti a lui <<è un per-perfettone...mette sempre a posto i giocattoli e si arrabbia se lascio i pennarelli sul pavimento>>
<<Smettila Jaco!>> incrociò le braccia al petto
Jacopo, dopo che vide la posa e l'espressione del fratello, scoppiò a ridere talmente forte che Dino cadde a terra, riuscendo a strappare un sorriso al gemello (nonostante avesse gonfiato le guance per cercare di trattenersi), il tutto fu ancora più inutile quando lo abbracciò.
Da terra il giocattolo guardandoli penso solo a quanto fosse stato fortunato ad entrare a far parte di quella famiglia che ora era anche la sua.
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Mini spazio autrice per due info:
l'idea è quella di questa storia è raccontare i punti cardine che collegano le vite di Jacopo, Simone e Manuel attraverso quello che è l'espediente che li legga tutti indissolubilmente cioè Dino Sauro. L'idea è quella di fare sette capitoli uno con un episodio differente raccontati dal punto di vista del pupazzo. Spero vi possa piacere e che non facciano così schifo.
Per il resto grazie anche solo di essere arrivat* fino a qui a leggere<3
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Testimone inconsapevole
FanfictionMolte volte desideriamo di essere una mosca per poter vedere il mondo da un altro punto di vista assistendo anche a momenti che in altre situazioni non avremmo la possibilità di vedere e se questa volta invece diventassimo...un dinosauro?