Immagina Amici21- Amici 22

Luigi

Parole: 3249

From red to gray

Sono lì fermo con i capelli scuri fuori posto. Indosso una camicia bianca con il papillon che T/n mi ha obbligato a mettere. Me ne sto appoggiato alla porta della cucina dell'hotel mentre i camerieri entrano ed escono, con i loro vassoi d'argento. Faccio dei respiri profondi e mi aggiusto il colletto , cercando di mantenere la calma e all'improvviso la sua figura con indosso un abito di seta azzurro mi si avvicina più bella che mai. 

Mi prende delicatamente la mano sussurrandomi:" Andrà tutto bene. Devi solo respirare". "Forse dovremmo andarcene" le rispondo non riuscendo a sopportare il contatto visivo con i suoi bei occhi "Non essere ridicolo, devi cantare fra poco" mi dice lei prendendo anche l'altra mia mano fra le sue. "Ma non ci riesco" le rispondo in preda all'ansia "Certo che ci riesci bimbo. Perché sei così nervoso?" mi chiede lei guardandomi diritto negli occhi.

In sottofondo alla nostra conversazione si sente il rumore dell'argenteria gettata alla rinfusa nei vassoi dietro la porta vicino alla quale siamo appoggiati. Siamo dietro una tenda che separa la cucina dalla sala piena di ospiti. Siamo al quinto anno delle superiori e sono stato ingaggiato per esibirmi al matrimonio di un parente di T/n, mi hanno dato un elenco di canzoni su cui mi sono esercitato per settimane se non per mesi. è il mio primo ingaggio retribuito e so che lei non mi permetterà di tirarmi indietro.

"Non conosco nessuno là fuori" le dico cercando di persuaderla ma tutto sembra vano "Conosci i miei genitori, mio fratello, mia sorella e me. Non sei solo io sono qui " mi dice lei mentre io cerco di allargarmi il colletto impacciatamente, quindi lei mi aiuta ad allentare il nodo del papillon che mi padre aveva stretto troppo, permettendomi di respirare con più facilità. Una goccia di sudore mi scivola lungo la fronte e lei mi sposta i capelli cercando di dargli una forma decente. "E se non piacessi a nessuno?" le chiedo continuando a guardarmi intorno "Non dire sciocchezze. se non piacevi non ti avrebbero chiamato no?  Spaccherai ne sono certa" mi dice lei continuando a stringermi la mano.

Un ragazzo con un auricolare sbircia dietro la tenda color porpora e tira in su un pollice dicendomi che era tutto pronto. Lei mi stringe la mano per poi lasciarmi un leggerlo bacio sulle labbra "Buona fortuna. Sarò proprio qui" mi dice prima che io scompaia dietro la tenda porpora insieme al ragazzo. 

Entro da un lato con aria nervosa, vedo la ragazza che sbircia da dietro le tende la sala per poi uscire allo scoperto e sedersi vicino a suo fratello Mattia. Davanti a me si estende una pista da ballo sopra alla quale si trova un grosso e costoso lampadario, tutto intorno ad essa ci sono i tavoli pieni di invitati e vicino si trova il palco sul quale mi trovo ora dove è stata allestita la band. Mi avvicino al microfono regolando goffamente l'asta mentre le luci si abbassano facendo rimanere solo il palco illuminato. Cala completamente il silenzio e si girano tutti a guardare così incomincio a suonare il pianoforte cercando di non pensare a tutte le persone lì a guardarmi.

Le parole di "Your song" di Elton John le conosco a memoria, talmente tante volte  T/n me l'ha fatta cantare , ma quando apro bocca mi trema la voce e sbaglio il tempo della canzone mentre cerco di starmi dietro con il pianoforte. Noto che anche gli invitati se ne rendono conto e incominciano a bisbigliare fra i tavoli portandomi a balbettare e a saltare alcune parole. 

Vedo T/n alzarsi improvvisamente dal suo tavolo trascinando in pista anche Mattia così da distogliere l'attenzione degli invitati dalla mia figura così che io possa riprendermi da questo momento d'ansia. "Ehi che succede?" sento Mattia sussurrare alla sorella che posiziona una delle sue mani sulla spalla del ragazzo "Ballare dobbiamo ballare Matti"  sento dire da lei al ragazzo che spalanca gli occhi "Oh Dio mio"  esclama sussurrando il ragazzo poggiando la sua mano sul fianco della ragazza.