10.

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Dopo tutta quella agitazione, quelle nuove esperienze, quei luoghi che sembravano così lontani e nascosti esplorati si ritrovarono uno abbracciato all'altro, sotto le coperte, e come sempre Mattia accarezzava l'addome di Christian che a sua volta aveva affondato la mano nei ricci biondi e morbidi.
"A che pensi" furono le prime parole del più piccolo.
"A noi due" rispose deciso e con voce roca Christian.
"Te ne penti?" chiese quasi con paura nella sua voce Mattia che si tirò su per guardarlo.
"Di nulla, ho paura di perderti, di allontanarti, non lo so"
Mattia si riaccucciolò mettendo la testa sul petto nudo di Christian dove sentii il suo cuore andare ad una velocità palesemente sovrumana.
"Stai tranquillo, non mi perderai"
Christian si tranquillizzo un po'.
Cercò di ripercorrere le ultime ore con Mattia, cerco di schiarire tutti quei ricordi confusi di loro due dentro la casetta, cercò di dormire.
Quando si rese conto che dormire sarebbe stato impossibile per entrambi si rese anche conto di che ore erano.
La luna brillava ancora alta e l'ora delle streghe era appena iniziata.
"Vestiti, conosco un bel posto"
Disse Christian senza dare spiegazione ed alzandosi.
Mattia rimase un attimo ad ammirare il corpo del maggiore che alla sua vista era sempre perfetto poi scosse la testa e infilò la prima maglietta e il primo pantalone della tuta sottomano come fece anche il moro di fronte a lui.
Così Christian lo prese per mano e cercò di non sbattere la porta mentre uscivano.
Arrivarono ancora mano per mano ai prati verdi della provincia di Bergamo dove il cielo era libero e le stelle brillavano in alto.
Li Christian si buttò per terra quasi a peso morto.
Mattia lo guardo sconvolto ma si mise comunque accanto a lui, spalla contro spalla, mano nella mano.
"Il sole mi ricorda te, la luna mi ricorda te, le stelle mi ricordano te, nulla mi può far scordare di te e di sicuro io sarò sempre qui per te"
Non sapeva da dove tutte quelle parole gli fossero uscite ma sapeva che ormai con Mattia era meglio parlare, era meglio dire tutto ciò che gli passasse per la mente, anche le cazzate più grandi, se così fossero state almeno si sarebbe goduto la sonora e tenera risata del minore che però in quel caso si limitò a girarsi verso Christian, che già lo stava guardando se non ammirando, e gli sorrise, un sorriso a 32 denti, i sorrisi che piacevano a Christian.
Guardarono le stelle per molto tempo, le guardarono così a lungo eppure non si stavano annoiando.
Mattia ruppe quel silenzio assordante cominciando un discorso che gli era sempre stato in testa, sin dall'inizio.
"Ho passato tutta la vita a cercare qualcuno per il quale valga la pena e niente, non l'ho mai trovato, fino ad adesso" sputò beandosi del profilo del maggiore che si girò di nuovo verso di lui, baciandolo delicatamente sulla bocca rosea e fredda dalla notte.
Lo strinse più a se per cercare di fargli caldo.
"Tu cosa cerchi in un ragazzo, o in una ragazza che sia" chiese Christian.
"Amore" rispose Mattia. "Che mi ami come credo che merito, anche se non credo di meritare te"
Il moro non poté fare a meno di sorridere a quelle parole e di lasciare un tenero bacio sulla chioma profumata del più piccolo che chiese "e tu? tu cosa cerchi"
"quello che abbiamo io e te" rispose sospirando.
"sintonia, poter parlare di qualsiasi cosa, o stare in silenzio, tranquillità, intimità."
Mattia si avvicinò ancora di più a lui, sentendo su di se tutto il corpo del maggiore.
Mattia amava abbracciare Christian, amava baciarlo, amava tutto di lui eppure decisero di lasciare il loro amore solo per loro e per le poche persone che dovevano saperlo.
A loro andava bene così, gli bastava che loro lo sapessero, gli bastava che sapessero quanto l'uno amava l'altro è quando l'uno aveva bisogno dell'altro.
Qualche ora dopo Mattia sarebbe partito di nuovo per Bari, doveva finire la scuola, le terapie per il piede, doveva concentrarsi e di certo con Christian intorno e sopratutto a Bergamo non avrebbe fatto nulla di ciò.
Avrebbero continuato con le loro chiamate, videochiamate, parole dolci in chat e qualche week end passato insieme all'insegna del silenzio, tranquillità e perché no, a volte e solo a volte, anche molta intimità e agitazione.
Tutto ciò era e resterà per sempre di Mattia e Christian, nel miglior momento della loro vita, insieme.
Fine.

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Volevo ringraziare tutti voi che in questi mesi avete continuato a leggere "The Best Lifetime".
Spero che sia riuscita a farvi capire cosa significhi per me Amare con la A maiuscola, indipendentemente da Mattia e Christian.
Spero di avervi strappato un sorriso, una lacrime o perché no un po' di felicità.
(In questo capitolo è presente una citazione dal episodio 5 della 5 stagione di Élite)
Vi voglio bene, grazie ancora di tutto.
Non è finita qui.
Sof☀️

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