Pov Mattia
Stavo vivendo un inferno.
Mi ero addormentato stanco dal dolore, dalle analisi, dalla situazione sul divano, cullato dal calore del giubbotto.
Non ricordo quando o come io sia finito nel mio letto, cullato stavolta dal calore delle sue braccia. Stavo passando davvero un momento di merda ma alla vista di quelle lentiggini e labbra rosee semi aperte non riuscii a trattenere un sorriso.
Decisi così di allungarmi un po' sul suo corpo rilassato, dormiente, per lasciargli un delicato bacio per svegliarlo.
La luce della mattina rendeva sempre il suo occhi ancora più verdi e un tuffo, una capovolta fece il mio cuore.
"Buongiorno" disse ridendo.
Io non fiatai. Mi limitai a poggiare la testa sul suo petto per ascoltare il suo calmo ritmo cardiaco.
Lui mi accarezzò i capelli.
"Come stai?"
Tentennai. Alzai la testa e la poggiai meglio sul suo petto, in modo da riuscir a guardargli il volto.
A guardargli gli occhi.
"Dai non fissarmi così..." dissi sorridendo.
Mi si scioglieva il cuore, ogni volta.
"Non del tutto bene"
"Te lo leggo negli occhi" disse lui.
In quei mesi avevamo imparato a capirci solo da uno sguardo e lui, essendo che non parlava molto, era il più bravo tra i due.
Faceva freddo quella mattina eppure sentii ancora più caldo quando mi strinse ancora di più a se.
"Ieri sera Maria ha detto che oggi devi andare in saletta da Raimondo"
Un brivido mi percosse la schiena.
Poteva essere l'ultima volta in quel letto con lui.
"Mi sa che dovrai andare avanti da solo Chri"
Il suo corpo si dimenò un poco sotto al mio.
"Ma che dici"
"Tra poco c'è il serale, non riuscirò a riprendermi in tempo"
Lui non disse nulla anche perché non c'era nulla da dire.
Si limitò ad unire di nuovo le nostre labbra.
Ogni volta era un momento magico. Il mio corpo fremeva sul suo. Scovolai un poco per stare più comodo ma lui mi strinse a se dopo quella piccola frizione data dallo spostamento.
"Non ce la faccio senza di te, ti giuro"
Sussurrò.
Il cuore batteva a mille ma la magia finì quando Luigi bussò alla porta chiusa.
"Chri tra mezz'ora hai lezione, ti conviene alzarti"
Lui sgattaiolò fuori dal letto lasciandomi con un bacio in fronte. "Tu riposati e stai tranquillo, ci vediamo dopo"
Avevo bisogno di lui. Ventiquattro ore su ventiquattro.
Consapevole che non era una cosa giusta, buona, ma era così.
Dipendete da lui.
Mi serviva per essere felice.
In quel momento pensai solo a come avrei potuto fare senza di lui e niente, buio. Completamente nulla. Come se la vita senza di lui non avesse senso.Il dottore aveva detto che dovevo stare il più possibile fermo ma non riuscivo a starci neanche con 50 di febbre e sopratutto per non pensare a "la vita senza Christian", dopo 10 minuti passati a stare fermo a letto ero già in cucina a preparare un per tiramisù insieme a Serena.
"Come stai Matti?"
"Eh mi sa che vado a casa..."
Era la prima volta dall'ultima sera che dicevo a voce alta ciò che pensavo ormai da tante ore e il mio corpo sembrò rabbrividire solo al pensiero di lasciare tutto.
"Ma che dici" scosse la testa lei.
"Eh Sere, fa davvero male e tra poche settimane inizia il serale, non ce la posso fare"
Poggiò le mani sulle mie spalle.
"Hai superato di tutto per stare qui. Le tue emozioni, Nunzio, hai vinto una sfida stando male e ora che stai vivendo una storia così bella molli?"
È vero, stavo vivendo un sogno ma sta volta non ero io scegliere di mollare, non era una sfida contro la mia testa, erano i dottori a scegliere, evidentemente non era destino.
-E se neanche Christian fosse stato nel mio destino?
E se tutto ciò che sta succedendo fra noi fosse sbagliato?- pensai.
A Serena non risposi.
Mi limitai ad aprire le braccia per accoglierla in un abbraccio di conforto o forse di saluto."Matti ti chiamano in saletta"
Mi ricordo ancora il nervosismo.
Tremavo tutto.
Entrai e c'era lui.
Raimondo con un foglio in mano che piano piano accartocciò.
"Che cos'è?" feci un sorriso nervoso.
"Lo stesso di quello"
Disse indicando un foglio su un vassoio che afferrai frettolosamente ma prima che potessi finire di leggere disse "sono due mesi Matti"
Sentii il mio cuore sgretolarsi.
"No..." dissi guardandolo.
Lui annuii. "Si Matti... 2 mesi"
Cominciai a piangere.
"Mi dispiace..."
"Non c'è da dispiacersi Matti, ci hai provato campionicino..."
Mi cadde tutto il mondo sulle spalle.
Ero bloccato.
Lo pensavo che dovessi andarmene ma un conto è pensarlo, un altro è saperlo e non poter cambiare le cose.
Dovevo lasciare tutto lì.
"Hai un banco a settembre"
Lo guardai sorridendo, non sapevo che dire.
"...non c'è Chri ma il banco c'è"
Il mio cuore stava collassando. Quelle parole in qualche modo mi scaldarono. Avevo un altra possibilità... senza Christian. Parte fondamentale e integrante.
In quel momento pensai anche a come dirglielo e non mi veniva in mente nulla.
"Matti ora non c'è da piangere okey?"
Disse quella frase vedendo che cominciai a singhiozzare senza respirare bene.
"Ora vai in casetta, ti calmi, parli con Chri e poi devi fare le valigie..."
"È che non so come dirglielo, abbiamo un rapporto tanto speciale..." cercai di dire.
"Le parole verrano da sole Matti, vedrai"
"Grazie, di tutto Raimondo" dissi ancora piangendo.
"Ci vediamo presto campione, non mollare"
Mai, mollare mai.
Le gambe tremavano.
Tornai in casetta distrutto.
Misi la mascherina in faccia per mascherare il volto rosso dalle lacrime e senza dare nell'occhio entrai chiedendo "dov'è Christian?"
Girai mezza casa per poi trovarlo in giardino.
"Potete lasciarci soli un attimo?" chiesi a Sissi e Dario che gli facevano compagnia.
Il mio cuore stava per esplodere. Il respiro si era fermato. Non so da quanto tempo stavo in apnea ma appena mi ritrovai tra le sua braccia nelle quali mi buttai respirai di nuovo, rilassando per quanto possibile i muscoli fino a quel momento in tensione.
Lui non sapeva neanche il perché di quell'abbraccio ma capì che ne aveva bisogno e mi strinse a lui più forte.
Poggiai il viso sulla sua spalla e dissi "ci vediamo fuori".
Mi spostò per guardarmi in faccia, faccia distrutta dalla tristezza.
"Ma che stai dicendo".
Cercai freneticamente nelle mie tasche il referto medico.
Gli afferrai la mano e glielo porsi.
Lèsse.
Gli occhi gli diventarono lucidi.
Pov. Christian
Sentii un vuoto dentro di me.
Questa volta ero io tra le sue braccia, ad averne bisogno.
Non c'è l'avrei fatta senza di lui.
Non riuscivo a starci senza per 2 ore, 4 mesi era impossibile anche solo da pensare.
Non riuscivo a crederci.
Non riuscivo a realizzare.
Ero fra le sue braccia e, cazzo quanto mi sarebbe mancato il suo profumo, il suo sorriso, lui.
"Ti prego..." dissi con voce tremolante.
Lui sciolse l'abbraccio. "Io ti seguo da casa..." disse piangendo.
Gli occhi blu pieni di lacrime mi fecero capire che non era tutto un brutto scherzo. Se ne sarebbe andato per davvero.
"Ma io come faccio senza di te, sei un punto fisso qua dentro" urlai ributtandomi tra le sue morbide braccia, come se stringerlo avrebbe cambiato qualcosa. Come se potesse diventare tutto solo un ricordo. Un brutto ricordo.
Lui cerco di alleggerire il tutto, come sempre, sorridendo e dicendo "andiamo a bere l'ultimo succo all'ACE dai, insieme"
Però non riuscivo a smettere di piangere, stavo soffrendo troppo.
Camminavo verso la cucina abbracciato a lui che mi diede un bacio sulla testa e mi ristrinse di nuovo a lui.
Quel bacio racchiuse tutto per me, quel piccolo e dolce bacio sulla testa racchiuse tutte le notti nel suo letto, i baci rubati nei bagni, dai più casti ai meno, anche le più piccole provocazioni. Tutto era racchiuso in quel piccolo bacino perché noi eravamo quello. Io e Mattia eravamo le piccole dimostrazioni d'amore.
Eravamo agli occhi degli altri piccoli, insignificanti, ma ai nostri eravamo così importanti che la mancanza dell'altro significava la fine della felicità.
Tutto ciò so che mi ha fatto diventare matto, matto di lui."Tieni, metti questi in valigia"
Gli diedi delle mie felpe e lui mi lascio qualcosa di suo.Al cancello, fuori eravamo solo io e lui.
"Sorridi va bene?"
"Fa male Matti"
"Lo so Chri. Lo so"
Mi prese di nuovo fra le sue braccia e mi lascio lì.
Era andato.
Ero solo.—————————————————
Scusate gli eventuali errori grammaticali ma non ho il coraggio di rileggere questo capitolo che è stato MOLTO difficile da scrivere e sopratutto da trascrivere.
Tra un po' lo rileggo e lo correggo ma intanto ve lo lascio.
Buona notte ❤️🩹

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The best lifetime
Hayran KurguScrivo per divertimento. sto cercando di scrivere un ff su Mattia e Christian (Amici21) cercando di non cadere nel cringe Sia chiaro, penso che ci sia una bellissima amicizia tra loro due, anzi, proprio come fratelli, però bho ho pensato di giocare...