𝐕𝐢𝐞𝐧𝐧𝐚

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-Londra-

Dopo l'uscita di scena di Steve durante la riunione, sono andata a controllare cosa gli fosse successo e appena lo ritrovo noto subito la sua improvvisa tristezza.

Mi ha confidato che Peggy, ovvero il suo primo grande amore degli anni 40' era morta pochi minuti prima.

Non potevo vederlo soffrire da solo in quel modo, ho cercato di consolarlo come potevo e alla fine ho deciso di accompagnarlo al suo funerale standogli vicino per quanto potevo.

Mentre io, Steve e Sam aspettiamo la fine della cerimonia seduti sulle prime panche della chiesa, iniziano a far salire verso l'altare chi dei presenti doveva fare il discorso in onore di Peggy e una delle prime a parlare, è sua nipote Sharon Carter e quando inizia noto Steve farsi molto attento ad ogni sua frase.

Da quello che so loro si conoscevano già. . . .comunque la sua faccia non mi piace.

Conclusasi la cerimonia, torno dentro la chiesa per parlare con il biondo, che è rimasto dentro tutto il tempo, forse aveva bisogno di un pòdi tempo da solo.

Appena mi vede abbastanza vicina inizia a parlare.
"Uscito dal ghiaccio, ho subito pensato che tutti quelli che conoscevo fossero morti" intanto guarda la foto della donna da giovane
"Poi ho scoperto che lei era viva...l'avevo ritrovata" mi confida abbassando la testa.

"E lei ha ritrovato te" fa un pò male pensare che Steve provi ancora qualcosa per lei, ma questo non è proprio il momento adatto per avere scatti di gelosia.
E poi perché dovrei averne? È solo mio amico dopotutto.

"Chi ha firmato?" Mi chiede dopo un momento di silenzio per cambiare discorso, ancora troppo doloroso per lui.

"Tony, Rhodey e Visione"

"Clint?"

"Ha detto a Nat che si ritira"

"Wanda?"

"Titubante" gli rispondo con una smorfia in volto.

"Io ho già deciso, andrò con Nat a Vienna per la firma degli accordi e sai, sull'aereo c'è molto spazio" gli dico sperando accetti.
"Solo perché è la scelta più facile da prendere non significa che sia quella sbagliata, stare insieme è più importante di come stiamo, ti prego Steve"

"Mi dispiace Kass, non posso firmare" mi dice provocandomi un sospiro pesante, credevo sarei riuscita a farle cambiare idea.
"Lo sapevo già"

"Allora che ci fai qui?" Mi chiede, crede davvero io sia qui solo per una stupida firma?.

"Non volevo che stessi solo, ora più che mai" rispondo a cuore aperto e come una calamita, si rifugia tra le mie braccia, per quanto sia possibile dato la sua stazza, nascondendo la testa nell'incavo del mio collo e lasciandosi andare.

. . .

-Vienna-

"Cortesemente ognuno prenda il suo posto, l'assemblea è aperta" comunica una voce femminile dall'altoparlante.

Sono seduta al tavolo riservato a me e Nat, vestita come una donna d'affari, come diavolo fanno a camminarci in queste gonne?

Nat si avvicina e si siede accanto a me.
"Che si aprino le danze" commenta sistemandosi meglio al suo posto.

"Quegli uomini e donne uccisi in Nigeria, facevano parte di una missione di solidarietà di un paese rimasto per troppo tempo nell'ombra.
Sono grato agli Avengers per aver appoggiato l'iniziativa..." parla il re T'chaka.
Ma mentre prosegue il suo discorso, il figlio T'challa, grida a tutti di buttarsi a terra, prima che un enorme esplosione ci investa.

La figlia del Titano|| Steve Rogers   (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora