𝐙𝐞𝐦𝐨

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Dopo un'accesa discussione tra Tony e Steve riguardo la firma per gli accordi, ma quest'ultimo si rifiuta nuovamente.

Il segretario Ross ci ha invitati ad osservare la seduta psichiatrica di Barnes.
Dalle telecamere osserviamo lo psichiatra sedersi davanti alla cella.

"Salve signor Barnes, sono stato mandato dalle nazioni unite per valutarla, posso sedermi?" Il soldato non risponde.

"Il suo nome di battesimo è James?" Chiede ancora.

Dopo qualche altra domanda senza alcuna risposta, l'analista inizia a digitare qualcosa.

"Non posso aiutarla se non risponde, James"

"Mi chiamo Bucky" parla finalmente il soldato, a quelle parole mi giro verso Steve che dalla sala riunioni guarda anche lui il suo amico.
Deve avergli parlato a Bucarest.

Lo vedo poi discutere con Sam e Sharon e la sua espressione diventa pensierosa guardando gli schermi.

Rivolgo anche io il mio sguardo davanti a me: qualcosa non mi convince, è come se avessi già sentito la voce di quello psichiatra.

"Scusate, potrei avere una visione in primo piano del volto dell'analista?" Chiedo gentilmente.
I tecnici obbediscono ai miei ordini e quando mi viene mostrato il volto, il cuore si ferma di un battito.
"Bloccate l'interrogatorio"

"Cosa?"

"Ho detto bloccate l'interrogatorio!" mentre mi sgolo sotto gli occhi preoccupati e confusi dei presenti.

"Signorina Kassandra che le prende?" Mi chiede il segretario Ross.

"Barnes e noi compresi siamo stati raggirati, dovete immediatamente far uscire quell'uomo" gli rispondo.

"Sono stato incaricato dalle nazioni unite di portare a termine questa operazione e io mantengo sempre la parola data" dice irremovibile Ross.

"Lei non capisce la gravità de-'

"No! Lei non capisce! Ha firmato gli accordi è sotto la giurisdizione di un centinaio di paesi nel mondo! Non fermeremo tutto solo perché il suo 'amico' li dietro è preoccupato per il soldatino, non è un gioco, le cose vanno prese sul serio e se non la pensa così può anche andarsene" detto questo, il segretario fa un cenno a due guardie armate.

"Hey, hey fermi cosa credete di fare?" Parla Tony, mentre mi afferrano per le braccia e tentano di trascinarmi via.

"Segretario Ross lei-" cerca di parlare Steve camminando velocemente per bloccare le guardie.

"Capitano Rogers, lei più di tutti non ha il diritto di aprire bocca proprio adesso" risponde freddo.

Sono stancata di fare i loro comodi, mi giro di scatto verso una guardia, lo afferro per la nuca e gli faccio sbattere la testa violentemente contro il tavolo davanti a noi, mi guardo alle spalle e vedo l'altra imbracciare il fucile.
Con un braccio afferro l'arma e la punto in aria, con l'altro sferro più pugni contro il suo stomaco facendola cadere a terra.
Prendo per il colletto della giacca il segretario, fino ad ora rimasto a guardare dall'altra parte del tavolo, e lo avvicino a me, mentre altre guardie mirano pistole e fucili verso il mio corpo.

"L'unica faccenda che non prendo sul serio bimbo, sei tu. Il tuo modo di fare mi annoia. La tua condotta è quella di un neonato lamentoso, quindi chiudi quella bocca e stammi a sentire" dico minacciosamente con voce raggelante, tutto tace.

"Quell'uomo laggiù si chiama Helmut Zemo, sono due mesi che lo rincorro,  è molto perico-" non riesco a concludere la frase che la corrente salta e le luci d'emergenza si accendono.

La figlia del Titano|| Steve Rogers   (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora