Because I care about your feelings more than mine

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"Once upon a time, a davil and an angel fell in love."

// Violet //

Sono tornata da Tate, non so nemmeno io il perchè. Sono accecata dalla rabbia: mi aveva mentito, aveva violentato mia madre, ucciso la mia famiglia, sterminato un gruppo di ragazzi, ma salvato me. E lo amo, Dio se lo amo.
Quel bacio è stato... Strano. Mi ha fatto aprire gli occhi su molte cose.
Silenzioso, intenso, dolce. Io ho bisogno di lui adesso, non posso continuare a "vivere" senza Tate.
È qui, dietro di me. Sento il suo respiro sul collo e il suo calore glaciale addosso. Non posso pensare che abbia ucciso davvero tutti quei ragazzi. Erano così giovani, avevano tutta la vita davanti. Perchè l'hai fatto, Tate?

Violet appoggia un gomito sul letto, si volta verso Tate e gli accarezza timidamente il viso.

Non riesco ancora a credere che li abbia uccisi tu. Eppure li ho visti, li abbiamo visti entrambi la notte di Halloween.
C'era quella ragazza con l'uniforme da cheerleader, il ragazzo con gli occhiali, quello con la felpa della squadra di football della scuola e la ragazza punk. Tutti portavano sul loro corpo le ferite che tu gli hai inflitto, erano ben visibili e parecchio inquietanti, a dirla tutta.

Con questi pensieri che le rimbombano in testa, Violet si alza per andare in cucina. Si copre le spalle con uno scialle che le aveva regalato suo papà e comincia a scendere le scale.
Al piano inferiore scorge un uomo sulla cinquantina, capelli brizzolati e un cenno di barba. Con lui ci sono una ragazza bionda, molto bella, e una donna con i capelli color miele, bella anch'ella, che si stringe gelosamente al giubbotto del presunto marito.

Cosa ci fanno qui queste persone? Chi sono?

È il primo pensiero di Violet.

Ah, probabilmente sono degli acquirenti.

Violet non si sbaglia, infatti poco dopo spunta dall'altra stanza Marcy accompagnata dalla fedele Moira. Come al solito tenta di vendere la casa nascondendo parte del suo oscuro passato.
Violet arriva al piano terra, davanti alla famiglia, che ovviamente non può vederla e una volta in cucina si imbatte nei suoi genitori.

-Violet, tesoro. Hai visto i nostri nuovi coinquilini? Come ti sembrano?- Le chiede Vivien, sua madre, sorridendo.

-Sono strani.- Risponde Violet con indifferenza.

-Ti piaceranno, la figlia ha proprio la tua età. Così potrete passare del tempo insieme, ultimamente te ne stai sempre da sola.- Aggiunge Ben.

-Papà, forse hai dimenticato che sono morta.-

-E questo cosa cambia? Tu sei comunque qui, faresti bene a passare del tempo con delle persone normali invece che con certa feccia della casa...- Ben si stava ovviamente riferendo a Tate.

-Persone normali? Papà, che significa "persone normali"? Siamo noi i primi a non esserlo. Cosa dovrei fare, andare da lei e dirle: "Hey ciao sono Violet, sono morta, ti va di uscire?" Scusa ma non penso funzionerebbe.-

Violet aveva riciclato la frase che le aveva detto Tate.
Uscì dalla cucina scocciata.

Fanculo. Mio papà vorrebbe solo che fossi una ragazza normale, con degli amici normali e una vita normale. Forse dimentica qualcosa, ah si giusto, che sono un fantasma. È possibile che ogni volta che parlo con loro scoppi un casino?

Violet torna di sopra nella sua stanza, dove c'è ancora Tate. È seduto sul letto, sta fissando le persone davanti alla porta, la stessa famiglia che aveva incontrato lei poco tempo prima.

-Questa è la stanza della ragazza che abitava qui prima. Potrete modificarla come volete, consiglierei di cambiare la tappezzeria, personalmente.- Marcy stava illustrando la casa ai nuovi coinquilini.

-Altro che tappezzeria, dovrò fare tutto da capo.- Sibila la ragazza.

-Su Megan, amore, non preoccuparti, la rifaremo tutta come piace a te.- Le dice il padre, baciandola in fronte.

-Sì biscottino, ascolta papà.- Continua la madre.

-Se non vi dispiace, adesso vi porto nella stanza matrimoniale.- Marcy cambia subito argomento e tutti e quattro lasciano la stanza.

-Ma chi è questa qui, la figlia del Presidente? Megan poi... Che nome di merda.- Dice Violet a Tate, entrando nella stanza.

-Solo una ragazza un po' troppo viziata.- Risponde lui, mentre si siede a terra con le gambe incrociate.
-Ma non preoccuparti, non starà qui a lungo.- Aggiunge, rivolgendo un sorriso malizioso a Violet.

beautifully insane ~ Tate e VioletDove le storie prendono vita. Scoprilo ora