"Hey babe, take a walk on the wild side."
//Violet//
Dopo avermi spogliata completamente Tate mi ha guardata dall'alto e mi da detto che sono bella. Avvicina il pene ai miei fianchi, la sua erezione è evidente. Si abbassa i boxer e mi riempie, una, due, tre volte.
Violet geme per il piacere. Tate si insinua nel suo corpo sempre più velocemente e si ritrovano ad urlare entrambi.
Tate è esausto e io sono distrutta, così si sdraia al mio fianco d mi mette un braccio intorno al collo.
-Ti amo Violet-
Queste parole gli escono dalla bocca come farfalle e finalmente posso rispondergli.
-Ti amo anche io, Tate.-
Mi bacia con leggerezza le labbra e restiamo lì, accoccolati l'uno sull'altro.
-Tu non sai da quanto aspettavo questo momento.- Dice lui.
-Allora dimmelo.-
-Come minimo cento anni.-
Sorrido.
-Voglio dire, non farlo, sì insomma, farlo con te. Sentirti mia, sentirti vicina, semtire che mi appartieni. Farti sentire protetta. Assaggiare la tua pelle morbida, anche solo guardarti mi rende felice.-
-Ma Tate, l'avevamo già fatto.-
-Si, ma l'altra volta eri viva, era la prima e avevo paura. Questa è stata diversa. E tu, tu sei sempre così bella che a volte non mi sembri vera.-
Sento il suo sorriso sul collo e inizio a toccargli il petto e i capelli.
-Non è vero.-
-Perchè non ti vedi bella?- Tate si è messo sdraiato su un lato, appoggiato sul gomito e guarda Violet dritto negli occhi, giocando con una ciocca dei suoi capelli.
-Non lo so Tate... È complicato, non capiresti.-
-Aiutami a capire.- Violet lo guarda minacciosamente, ma poi si scioglie.
-A volte mi sento come se nessuno mi ascoltasse, perfino io stessa mi dimentico di esistere e non mi sento più viva. Poi penso che le ragazze belle siano altre, prendi Megan...-
-Megan è una sgualtrina- La interrompe lui.
-Già, ma è bella.-
-Tu lo sei di più. Cosa ti manca? Hai un viso angelico, gli occhi ti brillano, le tue labbra sanno di ciliegia. Io adoro le ciliegie. I tuoi capelli profumano sempre, il tuo corpo, lasciatelo dire, è strepitoso.-
Ho stranamente apprezzato il commento di Tate, forse perché nessuno me ne aveva mai fatto uno simile.
-Lo dici sono perchè sono io.-
-Lo dico perchè è vero.- Si incupisce.
-È per questo?- Tate prende delicatamente il polso di Violet e riacquista la calma. È marcato di rosso più volte, tanto che alcune linee si sovrappongono e alcuni tagli sono molto profondi e ancora aperti.
-Qui ci andavano dei punti. Mi avevi promesso che non l'avresti più fatto!-
-La tua mancanza si sentiva sai??- Violet si stacca dalle braccia di Tate e si gira dal lato opposto.
-Scusa... Non volevo.- Tate la abbraccia dal dietro e con il pollice le accarezza i polsi, baciandole la testa.
-Sai... L'oscurità può essere bella, a volte.-
Tate e Violet si addormentano ancora abbracciati.
