𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈

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sabato 09 marzo 6.30 a.m. 

Un fastidioso rumore suonò proprio nel mio orecchio, allungai il braccio per spegnere l'oggetto strillante posato sul mio comodino, che provocò un forte rumore contro il pavimento. La porta di camera mia si spalancò rivelando la figura di mia sorella, 

«Porca miseria! Non dirmi che sei caduta?» chiese Jennifer preoccupata, «Magari fosse quello..» iniziai con voce impastata dal sonno «Comunque, come mai ha suonato presto? Ti ho detto di impostarmela alle 7.30, la prossima volta è meglio che bada a me stessa.» mi lamentai facendo alzare gli occhi a mia sorella.

«Dobbiamo trasferirci; svegliati Isa.» rispose sedendosi accanto a me «Come? Quando l'avete deciso! E soprattutto dove?» urlai disperata alzandomi dal letto «Ma te l'ho detto ieri, ma evidentemente eri troppo impegnata a scrivere al tuo Jack.» mi prese in giro facendo una faccia pervertita «Non di nuovo Jennifer, io e Jack siamo solo amici, a-m-i-c-i.» la informai impaziente.

«Come vuoi; Dunque dobbiamo trasferirci a Washington, precisamente non lo so. Andiamo dai nonni.» disse entusiasta, aggrottai le sopra ciglia perché non capivo il motivo di essere così felici, insomma io qua ho i miei amici, la mia scuola, i miei parenti..la mia vita, sono nata è cresciuta in Canada; come mai i miei genitori hanno deciso di mandarci lì? Questo sì che è un mistero.

 «ISABELLA!» urlò Jennifer dalla sua stanza, «Bastarda, mi hai colorato la mia felpa preferita! Era in programma per oggi!» esclamò infuriata; «te l'ha sei cercata. Tu hai letteralmente distrutto il mio poster di Ὰlvaro Soler, tu conosci la mia ossessione per lui. » mi giustificai facendo finta di lacrimare «Amore proibito.» scherzò lei «ha-ha-ha che simpatia da invidiare.» dissi sarcastica.

«Che succede, ragazze?» mamma ci aveva raggiunto quindi l'ho colta di sorpresa, dimenticandomi completamente della discussione fra me e Jennifer, «Oh mamma, eccoti, ti volevo chiedere una cosa riguardo al trasferimento-» neanche il tempo di finire che subito mi ha interrotto «Tesoro, vorrei tanto ascoltare la tua domanda e risponderti, ma si è fatto tardi e voi partire alle 8.00; sono le 6.55» e voltò le spalle; lanciai uno sguardo a Jenny, che aveva più e meno la mia stessa espressione.

«Meglio che io vada a prepararmi, ciao.» disse uscendo dalla stanza, ma non l'ha ascoltai, ero troppo turbata a scoprire la verità, spazzai via questo pensieri e iniziai a preparami. Tirai fuori dall'armadio dei dei pantaloni a zampa neri, una felpa col cappuccio bianca e un paio di Jordan mid; volevo un outift semplice ma bello.

Sono scesa di sotto per riempire la mia borraccia, ma involontariamente ascoltai una conversazione tra i miei; «Isabella mi stava facendo una domanda riguardo al loro trasferimento.» disse mia madre preoccupata «che tipo di domanda?» chiese mio padre «Non lo so, Marcus, non lo so. L'ho zittita prima di farmela.» rispose «Eliza, stai tranquilla, arriverà il momento di dirgli la verità.» la tranquillizzò mio padre.

La mia curiosità si faceva sentire sempre di più, ma non avevo scelta se non aspettare, cosa volevo dirmi? Quale verità? Non ci feci più caso e andai in camera mia.

Presi tutte le mie cose, perfino il poster distrutto, e riscesi in salotto; «Bene ragazze, siete pronte?» chiese mio padre, «Io sì, non so Jennifer.» risposi prendendo il mio telefono, nel mentre scendeva mia sorella.

Mamma e papà ci hanno accompagnate in Aero porto, «Ci mancherete tanto!» disse mamma facendosi scappare un paio di lacrime sincere «Anche a noi, mamma.» risposi un po' fredda; Dopo un po' li vidi voltare le spalle ed andarsene, mi girai verso Jennifer che stava facendo qualcosa con il suo telefono, allora decisi di tirarlo fuori anche io.

Io e Jennifer eravamo in aero, decisi di prendere le mie cuffie e collegarle al mio Iphone, misi la mia playlist preferita, tutte canzoni di Alvaro Soler, partì la prima "Sofia" era una delle mie preferite, ho sempre amato Alvaro non lo so ma quando canta non riesco a non sorridere e la sua voce mi tranquillizza sempre. L'ho incontrato un paio di volte, e quelle poche volte che l'ho visto è stato molto gentile con me, vorrei solo poterlo incontrare di nuovo.


𝐄𝐓𝐄𝐑𝐍𝐀𝐋 𝐋𝐎𝐕𝐄¡▸𝐇𝐮𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐁𝐢𝐝𝐞𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora