𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈𝐕

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Dopo la colazione, mi alzai per andare in salotto a riposare ma qualcuno ferrò il mio polso con forza; «ahia! La delicatezza ha abbandonato questo pianeta.» commentai dolorante «si, si risparmiaci le tue battutine sarcastiche molto divertenti.» disse sarcastica, la guardai con un sorriso stupido e dissi:  «sbaglio o hai appena fatto una "battutina sarcastica molto divertente".» continuai con lo stesso tono «è impossibile con te dire due parole. Comunque dobbiamo andare a prendere le decorazioni per la mia stanza.» disse cambiando completamente espressione, la fulminai con uno sguardo «nostra stanza.» si corresse stringendo i denti.

Eravamo davanti a un negozio di arredamenti e Jennifer non faceva altro che farsi scappare dei piccoli urletti di gioia;  «Jennifer, non siamo ancora entrati.» la ripresi ormai senza speranze «Uh, giusto! Rimediamo subito.» rispose entusiasta, ma prima di entrare si aggiustò i capelli e poi si girò verso di me «C'era un ragazzo carino.» mi spiegò sussurrando, alzai gli occhi al cielo e la seguii all'entrata.

«Guarda che belle queste, ci starebbero moltissimo, ma non trovo la "J".» disse guardando delle lettere illuminate «Però c'è la "I" e la "A".» dissi vantandomi, «Ascoltai Jenny, ora io vado in quel negozio che vende libri, è uscito quello che volevo.» continuai posando una scatola nel suo posto «What? Non capisco come ti facciano a piacere delle pagine di carta piene di lettere.» commentò con un' espressione a dir poco disgustata, «Lo sai, mi piace mettermi nei panni degli altri, in più quel "ragazzo carino" ti sta fissando, magari appena me ne vado viene da te.» la convinsi sorridendo , si girò ma quando vide che il ragazzo la stava guardando lo salutò con imbarazzo  «Sì, vai a fare la persona empatica. » disse mandandomi via.

Raggiunsi la libreria, trovai tutti i tipi di libri tranne quello che cercavo, in Canada trovai qualsiasi cosa; «Salve, per caso avete la copia di "la mia vita in guerra" ?» chiesi gentilmente alla commessa, che quest'ultima sorrise e scosse la testa con dispiacere «Mi dispiace, ma l'ultima copia è appena stata venduta a quel ragazzo. » disse indicandolo « Questo libro sta interessando a tutti, perfino alle persone che detestano leggere, ma non ti preoccupare arriveranno altre la settimana prossima, se vuoi te ne tengo uno da parte.» mi offrì la ragazza «Sì grazie, mh- quindi passo Lunedì?» chiesi con incertezza, e mi annuì come risposta «Va bene grazie, arrivederci e buona giornata.» salutai con educazione «Anche a te, ciao.» mi rispose con un sorriso stampato in faccia, magari tutte le persone fossero come lei.

Mentre stavo uscendo qualcuno mi fermò prendendomi il braccio, mi voltai e vidi un ragazzo, o meglio il ragazzo che aveva preso l'ultima copia «Scusa se ti ho fatto male.» iniziò, scossi la testa come per dire che andava bene «Ecco prima ho visto che cercavi questo libro, e pensavo di dartelo, a me non piace leggere. L'ho preso perché sembrava interessante.» disse allungando il braccio con il libro verso di me «Oh no grazie mille, non mi sembra coretto, e poi neanche a me piace leggere, leggo soltanto perché voglio mettermi nei panni degli altri nei momenti di noia, e poi ,come hai detto tu, volevo questo libro perché credo sia un libro molto interessante a prima vista. » dissi spostando i capelli dalla faccia rivelando i miei occhi azzurri sfumato col verde, «Sei sicura? Sono sincero, tanto so che dopo due giorni lo troverò disperso per la casa ed è un peccato perché so che c'è gente che si prenderebbe cura di questo libro meglio di me e vorrei dare la possibilità a chiunque.» continuò con un tono molto dolce «Dico sul serio, tienilo tu, e cerca di non perderlo è molto importante. » dissi ridacchiando seguita da lui, «E poi la commessa ha detto che lunedì arriveranno nuove copie, sfrutterò la mia pazienza.» affermai.

«Uh- comunque, piacere Hunter.» disse allungando la sua mano «Isabella Alise Jenner.» risposi allungandola di rimando, spalancò gli occhi «Jenner? Quella Jenner, mio nonno era amico di un certo Jim Jenner, sei imparentata con lui?» mi chiese «E' mio nonno. » risposi «Oh, comunque non volevo dirti il cognome ma è Biden.  » disse «Ti ho vista su Instagram.» continuò, alzai gli occhi al cielo e sospirai «Sì, mia sorella si è divertita a farmi esplodere il telefono di notifiche.» gli risposi «Oh sì, seguo tua sorella sui social è molto simpatica, e risulti sempre sulle sue dirette.» disse ridendo.


𝐄𝐓𝐄𝐑𝐍𝐀𝐋 𝐋𝐎𝐕𝐄¡▸𝐇𝐮𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐁𝐢𝐝𝐞𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora