DARK SIDE // Minsung

XVIII

"Quindi tu Han Jisung organizzerai la gita con il consiglio studentesco e LEE MIN-HO?! insomma ti sta letteralmente evitando da quando l'hai baciato" affermò quasi urlando Felix, mentre camminavano nel corridoio per arrivare alla stanza del consiglio dove poi si sarebbero divisi. "Si beh ecco il fatto che lui mi eviti credo sia chiaro anche ai muri" sospirò Jisung lasciandosi poi sfuggire una risatina nervosa "Ma forse questa e un'occasione per capirne il motivo e passarci del tempo insieme" affermò cercando del positivo in quella situazione sfiancante e Felix annuì fermandosi davanti le scale.

Lo osservò per qualche secondo studiando ogni muscolo di Jisung che iniziava già a tendersi per l'agitazione "Ci hai ragionato bene? dico sul fatto che tu sia Bisessuale" specificò Felix diventando serio. Con lui era sempre così quando affrontavano l'argomento e questo rassicurava il castano, che vedeva nel biondino un punto di riferimento e un consigliere.

Han annuì "Più ci penso e più mi sembra l'unica spiegazione" affermò e sorridendo Felix si mosse verso le scale, ormai certo che l'amico possa farcela da solo, e si fermò al primo gradino rivolgendogli l'ultimo sguardo interrogativo. "Hai preso in considerazione di evitare Min-ho?" alla domanda inaspettata di Felix Jisung deglutì, abbassando lo sguardo, mentre mordicchiava il labbro inferiore.

Ci aveva pensato attentamente valutando tutte le avvertenze date da Bang Chan e in quei giorni, assieme a Felix, nei ritorni a casa dopo scuola o nelle pause pranzo e a volte succedeva anche nello strip finite le esibizioni, cercavano informazioni in più su Hyunjin e Min-ho. Dopo tutta la fatica fatta, di loro non si sapeva mai nulla in più delle voci e anche a gli occhi del castano e del biondo iniziavano ad essere sospetti ma dannatamente interessanti.

Han non ci riusciva in nessun modo ad evitare Lee Min-ho e stava diventando sempre più difficile dimenticare ciò che tra di loro era successo, non cercarlo con lo sguardo e tornare a quando nemmeno lui sapeva della sua esistenza. Per lui la presenza del maggiore sembrava essere fondamentale.

"L'ho fatto Lix e non ci riesco" sussurrò abbastanza forte da farsi sentire e Felix rise leggermente scuotendo la testa, riconoscendo in Jisung l'innocenza iniziale che l'aveva abbandonato ormai da tempo. "Allora cerca di farti notare, l'hai già fatto una volta sarà un gioco da ragazzi farlo ancora" affermò il biondino scendendo le scale "Buona fortuna amico mio" sventolò la mano in segno di saluto prima di svoltare per proseguire la rampa e scomparire alla vista del castano.

Han camminò nel piccolo corridoio del secondo piano con il cuore a mille e quando arrivò a destinazione chiuse gli occhi per un secondo. Guardò la maniglia della stanza del Consiglio studentesco dove dall'altro lato lo aspettava un gruppo di persone a lui sconosciute. Raccolse tutto il coraggio che potesse avere e lasciò aprire la porta facendo voltare tutti quelli all'interno della stanza verso di lui.

Sorrise impacciato avanzando all'interno sentendosi perforare da una decina di occhi confusi e Jiwoo si alzò in piedi illuminando il suo sguardo "Jisung su su entra, siediti pure lì e mettiti comodo" esultò facendogli cenno con la mano di prendere posto su una delle due sedie vuote dalla parte opposta a lei.

Han fece come detto e si guardò attorno cercando di focalizzare le facce alla ricerca dell'unica che conosceva, di cui però non c'era traccia.

Abbasso lo sguardo alle mani raccolte al centro delle cosce e cercò di non andare in panico e rilassarsi, c'era ancora una sedia vuota e doveva sicuramente appartenere a Lee Min-ho, osservò la gamba iniziare a tamburellare sotto il tavolo e deglutì.

Eccoli di nuovo presenti nella sua vita, i tic nervosi che cercava di reprimere da anni, quel movimento costante ed involontario della gamba, il torturarsi morboso delle cuticole o il grattare incessante le unghie sulla coscia sinistra che spesso lasciavano graffi o lividi sulla pelle.