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Felix si rigirò tra le lenzuola, la testa gli pulsava come se da lì a poco sarebbe esplosa e sentiva la bocca terribilmente secca e impastata. Non ricordava nulla della sera prima e nemmeno come era tornato a casa, se non il volto di Hyunjin inorridito dopo avergli sporcato la camicia con il vomito. Era proprio pessimo e affondò la testa nel cuscino ricordando il petto nudo di Hyunjin in un taxi, già era stato lui a riportarlo a casa ma non ricordava davvero nient'altro nemmeno se si impegnava. 

Si obbligò ad aprire gli occhi ancora impastati dal sonno e sobbalzò quando vide una figura seduta composta nella sedia della scrivania. Bang Chan lo fissava con veleno in corpo e si sentì rabbrividire al solo pensiero che probabilmente il moro era pronto ad ucciderlo. 

"Chan che ci fai in camera mia?" Domandò con voce bassa e roca più di quanto non fosse già e il più grande si mosse leggermente nella sedia dando segni di vita. "Perché proprio Hyunjin?" Sputò infastidito il corvino e Felix deglutì all'istante. Sapeva che Chan non nutriva neanche un briciolo di simpatia per il corvino, immaginava la sua rabbia per ciò che era successo visto che non aveva nemmeno ricevuto un buongiorno solitamente spontaneo del contrario.

Felix si alzò con il busto strofinando gli occhi mentre una piccola immagine del corvino, con una camicetta nera per metà trasparente gli parlava di qualcosa incompressibile e successivamente una forte nausea lo assalì proprio come la sera prima.

Saltò giù dal letto correndo verso il bagno per poi liberarsi da tutto quello che gli era rimasto in corpo e Chan, con un bicchiere d'acqua, si affacciò alla porta. Felix rialzò la testa passandosi una mano tra i capelli per spostarli da davanti gli occhi e afferrò il bicchiere per sciacquare l'acido in bocca chiedendo mentalmente un po' di pietà.

"Ci hai parlato, con Hyunjin intendo?" Domandò rialzandosi dal terreno per poi bagnare la faccia e i polsi sotto l'acqua fresca del lavandino osservato dalle pozze nere di Chan.

C'erano momenti in cui era davvero impossibile leggerli le emozioni, come se esse in lui non fossero mai esistite, l'unico modo per capirlo era farsi dare delle risposte. "Si" Rispose freddo alzando le spalle e Felix si morse nervoso il labbro inferiore guardando attraverso lo specchio il maggiore, troppo tranquillo rispetto al solito anche se non l'aveva mai visto alzare le spalle, sicuramente aveva qualcosa in mente. "Che vi siete detti?" Chiuse l'acqua voltandosi verso il più grande, levando la maglia per farsi un bagno mentre aspettava una risposta. 

"Nulla di che gli ho detto di starti alla larga" Felix si sentì stringere il cuore, era sicuro che la loro conversazione non si era evoluta in modo civile ma Chan non sembrava riportate ferite nel corpo o alle nocche. Sospirò, lo stava facendo ancora proprio come in Australia, Bang Chan lo stava proteggendo senza che lui glielo avesse chiesto e anche se non si sentiva per nulla in pericolo con Hyunjin. 

"Posso cavarmela da solo" ammise alzando lo sguardo sul più grande che si era appoggiato con la spalla allo stipite della porta. Era sempre affascinante con i muscoli in bella vista dalla canotta e la postura da uomo virile, non era affatto cambiato dall'Australia e anche se la cosa lo rassicurava sentiva anche un peso sul cuore. 

"Voglio che cambi istituto, domani chiamerò la scuola ti trasferisci in quella di Changbin" Felix sgranò gli occhi alle parole di Chan che l'avevano attraversato come lame "Come... perché?!" urlò spaventato "Non posso lasciarti lì con l'ansia che un giorno tu possa tornare con un occhio nero o un labbro rotto, cazzo!" Inveì alzando il tono di voce ormai alterato.

Lo odiava, odiava la sua mania di protezione che vedeva Felix come fosse un cucciolo fragile e indifeso incapace di difendersi. "Non puoi farlo, li ho degli amici e mi diverto, non puoi obbligarmi ad andarmene" sbottò irritato, gli occhi iniziavano a pizzicare annunciando che a breve delle lacrime sarebbero arrivate. 

DARK SIDE // MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora