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Ian era completamente svuotato senza forze non faceva altro che piangere inginocchiato davanti la lapide della Nonnina.

A Taku si stringeva il cuore per il dolore che non solo lui aveva ma anche provava per Ian, per quanto desiderasse aiutarlo e consolarlo non riusciva a trovare le parole più adatte o i gesti più rassicuranti.

Ian aveva allontanato Taku e non desiderava essere consolato da lui.

Taku soffriva per il comportamento di Ian, il ragazzo desiderava con tutto il cuore essere il suo sostegno ed essergli di consolazione.

- Devi capirlo! - esclamò Hemok cercando di consolare il figlio - Ha perso i suoi genitori e la sua tribù è stato schiavo senza poter avere la libertà neanche di piangere... in questo momento non sta piangendo solo per la Nonnina ma anche per tutti i suoi cari. Lascia che si spoghi!- disse cercando di essere d'aiuto.

Sapeva bene più di tutti in che situazione fosse stato Ian nel periodo di schiavitù... Ian gli aveva detto tutto quello che ricordava e di come aveva lasciato solo il suo padrone per farlo morire...

Ma ora in quel momento stava andando troppo avanti quello sconforto, non mangiava quasi nulla e le visite periodiche che faceva ai malati erano cessate...

Taku era stato pazziente, aveva capito la situazione si era messo nei suoi panni... ma ora basta! La nonna era morta e anche se lui evitava di mangiare e chiudendosi in quel dolore nessuno e nulla l'avrebbe riportata in vita.

Taku prese Ian per un braccio e lo trascinò via da quel luogo... era talmente debole, pallido e senza forze che Taku si stupì di quanto fu facile pernderlo con la forza e portarlo via.

- Lasciami! - gli ordinava - Lasciami andare non voglio venire con te - gli gridò.

Senza sentire proteste continuava il suo cammino verso casa.

- Lasciami ti ho detto, non voglio venire con te... me ne vado via di qui...-

Gli arrivò un ceffone nella guancia.

La gente che era per i fatti suoi si fermò dai loro lavori e accorsero alcuni solo per curiosità e altri per vedere se era il caso di prendere le difese del giovane guaritore e del figlio del capo.

- Adesso basta!- gli disse lasciando la presa del suo polso - Capisco che ti eri affezzionato alla nonna, ma per quanto tempo vuoi stare a piangere?- chiese - Stai trascurando te stesso e i tuoi pazzienti che continuano su di te per guarire! - gli disse Taku - Poi che significa che vai via?- domandò- Dove vai? Dove pensi di poter andare? Anche se andassi via da qui credi che troveresti un altro villaggio che ti acceterebbe come noi! Noi ti abbiamo aperto il nostro cuore... io ti ho aperto il mio cuore... è ora vuoi lasciarmi?- chiese Taku guardando Ian negli occhi.

- Io... io... non posso rimanere qui... non posso sopportare di perdere qualcun'altra persona a me cara.- disse Ian tra le lacrime - Non potrei sopportare di perdere te!- esclamò.

Taku abbracciò stretto il suo compagno.

- Pensavi alla mia morte? - chiese proccupato - Io sono vivo, anche se sono ancora in fase di guarigione io sono vivo!- disse con tono fermo.

Taku scosto Ian dal suo abbraccio e allargò le braccia.

- Guardami!- gli ordinò - Sono qui di fronte a te! Sono giovane e in piena salute, la mia gamba sta guardando perfettamente.- disse con tono serio - Tutti noi saremmo persi senza te che ci curi, non c'è nessuno che può prendere il tuo posto in questo villaggio e poi...- disse - E poi pensi che io non abbia paura di perderti?- domandò - Un giorno potremmo litigare... io sarò un uomo maturo e tu ancora un ragazzo giovane e bello t'innamorerai di un altro e io resterò solo e sconsolato... oppure un giorno incontrerai un tuo simile sarà amore a prima vista e ti scorderai di me...- disse Taku - Anche io ho paura, ma non mi lascio schiacciare pensa che abbiamo tanto tempo per stare insieme.- disse con tono serio.

Ian guardava i suoi occhi neri e luminosi con passo tremante si avvicinò a lui e circondò il suo collo con le sue braccia, piangeve con la testa poggiata nella sua spalla.

- Ti amo... ti amo tanto non voglio perdere anche te... dovrai vivere a lungo perché mi sentirò solo senza di te!- disse Ian con molta sincerità.

- Ti amo anch'io!- esclamò Taku.

Un bacio sulla fronte e poi nelle guance e poi sulle labbra con passione e decisione di fare propria la bocca del altro.

I presenti erano alibiti, pensavano che sarebbe scoppiata una rissa tra i due invece si baciavano incuranti che vi erano molti occhi a guardarli...

- Se desiderate c'è la taverna!- esclamò qualcuno spettatore indicreto di tutto ciò che era accaduto tra i due.

Ian era completamente imbarazzato mentre Taku prendeva la mano di Ian per condurlo in casa sua al contrario di coloro che avevano già avuto qualche pensiero sconcio.

In poco tempo tutto il villaggio era a conoscenza che i due si amassero e molti vedevano quando il giovane guaritore diventasse paonazzo quando gli si faceva delle domande. Tutti erano curiosi di sapere se avessero consumato o meno, persino i suoi pazzienti facevano domande che Ian non poteva rispondere e non desiderava rispondere.

Non aveva più senzo negare che tra di loro vi fosse qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia.

Taku aveva preso i suoi effetti personali e si era trasferito nella casa di Ian e anche se non aveva chiesto il permesso al proprietario di casa Ian non riuscì a dire di no.

Ormai erano una coppia e come una coppia si comportavano.

Ian si dedicava al giardino e alle piante officinali mentre Taku oltre ad andare a caccia si dava all'agricoltura e ad allevare degli animali. Due mucche e tre capre per non parlare dei pulcini che erano diventate galline e chioccie... ma la notte lasciati i loro doveri si dedicavano a loro stessi...

Taku baciava il suo collo gli lasciava una striscia di baci che Ian non riusciva a resistere dal ridere... talmente erano delicati e sfiorati che si faceva il solletico.

Taku amava giocare con il capezzolo del suo amato lo succhiava e lo leccava con avidità. Ian era inerme a tutte quelle torture, ogni tentativo di difendersi andava vano perché Taku sapeva bene i punti deboli del suo amato e giocava sporco pur di farlo tremare dal desiderio di averlo...

Ian cominciò a gridare per il piacere e sentendo il corpo invaso da scariche elettriche di piacere che gli percorrevano la colonna verticale e arrivare al cervello lasciandolo inerme e sensibile agli attachi del suo amato si lasciò guidare dai suoi sentimenti avvinchiando il corpo del suo amato non solo con le braccia ma anche con le gambe...

A Taku piaceva essere stretto in quella morsa e con una sfinta vigorosa si riversò dentro Ian che annaspava per il poco ossigeno che respirava a causa della fatica.

Esausti di quel momento di passine si addormentarono stretti in un solo abbraccio...

Chiaro di luna Vol.1♡ Completo ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora