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Erano mancati solo alcune ore ed erano state tutte piacevoli per entrambi.

Due anni, dovevano solo aspettare due anni e poi sarebbero andati a vivere insieme felici di essere una coppia.

Il tetto ormai era sistemato e il fatto che fosse tornato con i capelli scompigliati non era passato inorservato agli occhi della Nonnina.

Quando anche Taku tornò a casa con suo padre, la nonna si tolse il sorriso che aveva in faccia e tornò in casa.

Ian era dietro di lei e poteva solo immaginare quando fosse arrabita visto che richiuse la porta senza aspettare che Ian entrasse.

Ian guardò la porta chiusa e fece un respiro profondo, non sarebbe andato via nonostante avesse promesso di rinunciare all'amore di Taku.

- Dimmi cosa hai fatto!- gli ordinò la nonna con tono arrabbiato.

- Abbiamo parlato dei nostri sentimenti e l'abbiamo fatto.- rispose Ian senza aggiungere altro.

La nonna aveva capito immediatamente cosa si riferisse.

- Ian... Ian... perché non mi hai ascoltato?- chiese - Noi siamo esseri umani con la vita limitata. Sarai ancora al fianco di Taku quando lui avrà la mia età e tu sarai ancora un ragazzo giovane e bello?- chiese la nonna per cercare di farlo ragionare.

- Sì! Sarò acconto a lui e mi prendero cura di lui così come mi prendo cura di te.- disse abbracciando la nonna.

- Io sono preoccupata per te!- gli disse ricambiando l'abbraccio - Io un giorno morirò...-

- Nonna ti prego non dire questo!- la interruppe Ian.

- Per lo meno quando questo avverrà saprò che accanto a te ci sarà Taku.- disse senza badare di essere stata interrotta.

- Io non vado da nessuna parte, resterò qui con te per altri due anni e anche quando sarà arrivato il momento di legarmi a Taku resteremo in questa casa.- disse Ian.

La nonna si scostò dall'abbraccio.

- No! Tu devi andare a vivere in un altra casa e io resterò qui, verrai a trovarmi e io sarò tanto felice.- disse.

Ian fece un sorriso gentile e non disse nulla, ma non poteva lasciare la nonna.

Un intero inverno era pesante da passare se si soffriva il freddo. La neve alta poi non era affatto d'aiuto, ma i giorni passavano e i suoi sforzi per creare un orto interno stavano dando delle soddisfazioni...

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La primavera era giunta con il cinguettio degli uccellini e lo sbocciare dei fiori.

Taku aiutava molto suo padre e Ian molto spesso si limitava a guardarlo da lontano sorridendo... era un bel ragazzo capelli neri e occhi neri luminosi che guardavano lui con un sorriso a trentadue denti... spalle larghe e braccia e gambe allenati anche da quante volte che aveva spaccato la legna. Non sembrava un ragazzo di quattordici anni e quando lo si faceva notare era soddisfatto, andava a caccia insieme agli adulti e correva ogni giorno, ma non riusciva mai a raggiungere Ian...

La tribù del vento nemmeno più sapeva cosa significava per lui a parte saper correre veloce e non sopportare il freddo... Ian aveva preso del filo di rame e aveva creato una gabbia per la sua pietra e si era creato una collana di caucciù con un bel pezzo di acquamarina. Solo Taku sapeva la storia di quella pietra e nessun altro.

Ian quella mattina si era dedicato al bucato. Dopo aver lavato le lenzuola aveva lavato pure la biancheria sua e della nonna... aveva così tanto da fare che poi crollava esausto a letto tanto che quando Taku veniva da lui lo trovava alcune volte addormentato.

La Nonnina era seduta sulla sedia a dondolo l'inverno era ormai passato e Taku era diventato un giovane adulto e Ian era molto felice ancora un anno e poi sarebbero andati a vivere insieme.

Ian prese il cesto ed entrò in casa gli occhi si accecarono per il cambio di luce, ma durò poco.

- Nonna!- chiamò Ian.

La nonna dormiva tranquilla il freddo della stagione invernale l'aveva debilitata e anche se vi era un bel sole c'è un pò di vento freddo che Ian preferì lasciarla riscaldare vicino al camino.

- Ian... Ian... - disse Leo entrando in casa come una furia.

Persino la nonna si svegliò.

- Cosa è successo?- chiese Ian spaventato.

- Taku... si è ferito ad una gamba mentre cacciava!- disse senza fiato.

- Nonna devo andare... tu resta qui e fai compagnia alla nonna.- disse Ian.

Prese il cesto che usava per i rimedi curativi e vi mise anche altre piante medicinali e scappò via. Con il cuore in gola e la speranza che non fosse nulla di grave.

Corse come il vento ed entrò quasi come la stessa irruenza.

- Taku!- esclamò Ian.

- Grazie al cielo!- esclamò Melena.

- Hemok cosa è successo?- chiese preocupato.

- La sua gamba è sto un incidente...- disse con un tono di voce colpevole.

Taku era sdraiato nel letto dei suoi genitori, era visibilmente provato dal dolore e Ian senza esitazione scoprì la ferita.

Non si aspettava nulla del genere, ma prese in mano la situazione e cominciò a dare ordini a tutti i presenti.

- Melena fai bollire un dell'acqua con queste piante! Hemok una bacinella di acqua e del sapone!- ordinò.

Ian si arrotolò le maniche e cominciò a rassicurare il suo amato.

- Ti rimetterai in piedi presto, ma forse ti rimarrà la cicatrice.- disse Ian per sdrammatizzare.

Taku afferrò la mano di Ian e la strinse forte ma il dolore era troppo.

La ferita percorreva parte della gamba per sua fortuna non era molto profonda e con un pò di riposo e le giuste cure sarebbe passato tutto.

L'acqua calda che aveva chiesto Ian era pronta e dopo esseri lavato le mani con acqua e sapone cominciò a pulire la ferita.

Il dolore che Taku sentiva era molto e un pò per il dolore e un po per la stanchezza svenne...

Fu un bene perché in tal modo potè curarlo senza creargli altro dolore. Per essere sicuri che la ferita guarisse bene e non creasse problemi futuri Ian esaminò attentamente e poi vedendo che era pulita e non era molto grave così come gli aveva insegnato la nonna saturò la ferita e la fasciò con garza e bende pulite.

- Ho fatto tutto quello che potevo, sicuramente questa notte avrà la febbre, ma queste sono le medicine... mi dispiace vorrei tanto rimanere qui tutto il giorno e la notte, ma anche la nonna sta male.- ammise con rammarico.

- Grazie Ian! - esclamò Melena che aveva smesso di piangere.

- Ti sono veramente grato per essere al villaggio... forse non te lo dico spesso... ma sei un bravo ragazzo e anche un ottimo guaritore.- disse Hemok.

Ian fece un sorriso e lasciando il necessario ritornò a casa dalla nonna.

Chiaro di luna Vol.1♡ Completo ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora