Prologo: La bambina ed il convento

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Seppur inverno, quella del quattro marzo del 2002, si presentava una calda giornata. Il vento afoso faceva sbattere le uniche due finestre del convento francescano, appena riparato dai danni lasciati dallo terremoto. Tanti sono stati i terremoti in quella zone; all'inizio tutti accorrevano per dare una mano a chi era rimasto senza casa... o famiglia. Poi, con il tempo, le città vicine ci avevano fatto l'abitudine. "E' una zona pericolosa" dicevano. 
Quel giorno, come tutti gli altri, Don.Alfonso percorreva il suo itinerario per controllare il piccolo convento ma non tutto era come al solito. Già all'ingresso sentiva uno strano suono, come un lamento. "Ah, questi dannati gatti, entrano nelle cucine e buttano tutto all'aria" urlò il parroco, ormai sfinito dalla solita routine! Con passo tardo si avvicinò alla porta d'ingresso, ignaro di quello che da li a poco sarebbe accaduto. Aprì di colpo la porta e, davanti ai suoi grandi occhi marroni, comparve una piccola bambina dai capelli biondi e dagli occhi castani. Era stupenda. Lo stupore del prete non aveva eguali, il suo volto si illuminò di una luce abbagliante e ringraziò Dio, per quel piccolo regalo che gli era arrivato in dono. "Questa bambina cambierà la vita a qualcuno" disse deciso, come se già conoscesse il suo destino. La piccola si presentava avvolta in vari panni di lino all'interno di una cesta d'acero,al cui apice era attaccata una lettera. L'uomo, con mano ferma poggiò fra le sue braccia la piccola, scoprendola da quel caldo involucro che la copriva. Era così fragile che quasi spaventava tenerla troppo stretta. "E' meglio portarla dentro" sussurrò Don. Alfonso. Con voce spezzata chiamò le suore, anch'esse sconcertate. Loro chiamarono subito l'orfanotrofio e andarono a prendere la cesta nella quale era stata tenuta la bambina. Notando la lettera, con un gesto la strapparono via, e cominciarono a leggerla: 

"Cara figlia,

Avremmo voluto vederti crescere ma abbiamo paura.
Io ho solo 17 anni,
è successo tutto così in fretta ed io

sono molto confusa cara figlia mia.

Tuo padre mi ha abbandonato, io ora sono sola.

Non voglio che tu viva con me, non potrei darti una vita serena.

Mi dispiace amore. ADDIO!"

Jenny e i due papà![Revisione Generale]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora