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Edith

Tenevo lo sguardo fisso sullo schermo da quando il film era iniziato, cercavo di non voltarmi dalla sua parte, non dovevo dopo il suo comportamento scostante.

Esme se ne stava stretta tra le braccia di Kyle e avevano passato metà del film a baciarsi, non riuscivo quasi a sentire l'audio con i loro versi e questo mi rendeva molto nervosa, anche perché avevano scelto un film romantico e anche drammatico, uno dei miei preferiti
"colpa delle stelle"

Esme se ne stava stretta tra le braccia di Kyle e avevano passato metà del film a baciarsi, non riuscivo quasi a sentire l'audio con i loro versi e questo mi rendeva molto nervosa, anche perché avevano scelto un film romantico e anche drammatico, ...

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Beh nonostante l'avessi visto moltissime volte purtroppo aveva sempre lo stesso effetto.

"io vado un attimo in bagno"
La voce di Esme mi distrae, mi volto verso di lei e la trovo sorridente che si trascina con la mano Kyle di sopra

Non posso crederci, mi ha lasciata da sola con quello stronzo e per giunta nel bel mezzo di una scena molto come dire imbarazzante

Avvolti dal buio e dal silenzio continuiamo a guardare il film

"che film stupido"
La sua affermazione a fine film mi fa sgranare gli occhi sconvolti, i miei ovviamente hanno versato una quantità infinita di lacrime
Mi volto verso di lui per la prima volta da quando sono arrivata, solo la luce della tv lo illumina mostrando per metà il suo volto

"non è assolutamente stupido"
Ribadisco stizzita, lui sostiene il mio sguardo
"chi si innamorerebbe di una ragazza malata?"

Resto sconvolta dalla sua affermazione, dalla sua crudeltà
"la vera domanda è chi si innamorerebbe di uno come te?"
Mi alzo dal divano incavolata

Lui colpito dalla mia frase si alza a sua volta e si avvicina a me
"dovresti chiederlo a tutte le ragazze che mi vanno dietro"
Il sorrisetto divertito in viso mi provoca un leggero fastidio

"tu non sai nulla dell'amore e dopo la frase che hai detto ho capito che tu non sarai mai capace di amare qualcuno"
Per la prima volta sono io a sputare cattiverie su di lui, forse ancora ferita dal suo atteggiamento al lago

Il sorrisetto gli sparisce dal viso
"quella che non riceverà mai amore sarai tu, chi vorrebbe una ragazza come te? Una che preferisce stare isolata in un angolo a leggere, una che non riesce nemmeno a parlare senza balbettare, chi vorrebbe una debole come te?"

Le lacrime minacciano di uscire, ferite ancora aperte ritornano a bruciare, vorrei tanto tirargli un'altro schiaffo ma non lo faccio

Sento il nodo in gola stringermi lasciandomi quasi senza fiato, mi volto e scappo di corsa in cucina che dopo svariati tentativi trovo.

L'acqua frasca scende lungo la mia gola, liberando un pò il canale dal nodo, chiudo gli occhi cercando di riprendere il controllo delle mie emozioni

Io so cosa si prova ad amare con tutta te stessa, so cosa si prova a mettere da parte tutti i problemi per restare con la persona che ami profondamente, ma so anche che significa piangere la notte silenziosamente per la cattiveria di quella persona, so cosa significa ritrovarsi con il cuore spezzato dopo aver dato tutto e non riesco proprio a capire come faccia a dire quelle cose Jeb, forse lui non lo sa ma l'amore è qualcosa che non puoi gestire, nasce quando meno te lo aspetti e per quanto tu possa decidere di combatterlo, lui ritornerà sempre più forte e non puoi scegliere chi amare, arriva e basta.
Ed io avevo bisogno di trovare un Augustus, che mi amasse alla follia proprio come lui aveva fatto con Hazel.

Lascio il bicchiere sul tavolo decidendo di andar via, probabilmente domani Esme mi chiamerà scusandosi e poi comincerà a raccontarmi tutti i dettagli. Esco quasi di corsa, ignorando lo sguardo di Jeb, mi chiudo il portone alle spalle e quasi mi gelo a contatto con l'aria gelida della notte.

Sono più o meno le due di notte, casa mia da quella di Esme dista intorno ai 10 minuti di strada, certo non è lontana ma non è il massimo camminare da sola in piena notte e per giunta ho dimenticato pure il giubbotto quindi il freddo si fa sentire e pure tanto

"Edith, aspetta"

La voce di Jeb mi fa bloccare sul posto, ci penso su e no, non ne vale la pena, riprendo il passo ignorandolo,riesco a fare pochi passi prima di avvertire la sua mano bollente nel mio braccio, riesco a sentire la scossa anche attraverso il tessuto del mio pigiama, alzo gli occhi verso i suoi e quasi mi perdo in quei pozzi profondi, le guance rosse per il freddo

"mollami Jeb" cerco di scrollarmi la sua mano dal braccio ma non molla la presa
"Edith, non è sicuro camminare la notte da sola, lasciati accompagnare"
Il suo profumo mi circonda portandomi quasi su un altra dimensione, il mio corpo è ricoperto da scariche elettriche, mentre sento una strana sensazione nello stomaco dalla forte intensità del suo sguardo
"no grazie, vado da sola"
Stacco con forza il braccio, non può continuare così

Mi volto e continuo a camminare, passano pochi minuti e la sua figura compare al mio fianco

"che stai facendo?"
Mi volto confusa verso di lui
Si sistema i capelli spettinati con la mano
"ti accompagno a casa"
Lo dice restando convinto della sua decisione

Le mie labbra tremano un pò per le basse temperature, Jeb si toglie la sua felpa nera e avvicinandosi la mette a me

Sgrano gli occhi sorpresa, mi sento così piccola dentro la sua felpa

"non puoi restare così, ti ammalerai"
Cerco di levarla visto che lui indossa solo una maglia a maniche corte ma blocca le mie mani tra le sue grandi
"tienila tu, io sto bene così, adesso andiamo o ad Amie verrà un colpo"

Il mio cuore subisce l'ennesimo colpo per l'ennesima delusione, mi sta accompagnando solo perché Amie gliel'ha chiesto, volto lo sguardo delusa e proseguo il cammino.

Quando arriviamo tutte le luci sono spente, salgo i grandini che mi conducono al portone e Jeb resta fermo ad aspettare che io entri in casa

Vorrei ringraziarlo per il gesto ma poi penso che l'ha fatto solo perché doveva farlo e preferisco non farlo
"buonanotte Edith" e tutto ciò che riesce a dirmi prima di voltarsi e di sparire nel buio della foresta

Quando entro trovo Amie rannicchiata sul divano, la tv ancora accesa, poverina mi ha aspettata fino all'ultimo, vado subito da lei per svegliarla e farla salire di sopra
"Amie? Svegliati, ti porto in camera tua"

Esce qualche parola dalle sue labbra per poi aprire gli occhi assonnati
"piccola sei tornata? Non ti aspettavo più"

La confusione si fa spazio nella mia testa
"non hai chiesto a Jeb di riaccompagnarmi a casa?"

Lei mi guarda confusa
"no tesoro io non ho proprio sentito Jeb"

E lì il mio cuore perde un battito
Jeb mi aveva mentito, non l'aveva fatto perché qualcuno gli aveva detto farlo, ma perché voleva farlo realmente lui di sua spontanea volontà.

Ed io ero ancora troppo ingenua per capire che pian piano mi sarei innamorata di quel carattere scostante che prima mi portava sulle montagne russe e poi mi passava su come un treno con i suoi binari.

Buongiorno ragazze, che ve ne pare? Fatemi sapere 💞

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