La giornata era iniziata come le altre ma non appena aprì la porta di casa vidi che fuori dal cancello c'era Alexieis.
Alexieis: Buongiorno Light
Light: Buongiorno, che ci fai qui?Prima che potessi rispondere Victor mi mise una mano sulla spalla per interrompermi
Victor: Tu saresti?
Alexieis: Alexieis, il padre biologico di LightC'era tensione tra i due e sapevo bene il perché: Victor non aveva ancora incontrato dal vivo il mio padre biologico e probabilmente il loro primo incontro potrebbe finire con una rissa..
Victor: Perché sei qui?
Alexieis: Beh pensavo che se Light non aveva nessuna verifica o interrogazione da fare poteva passare una giornata con meMio padre si girò a guardarmi: lo sguardo sul suo viso era preoccupato come se non volesse vedermi andare via
Light: ...Beh, io..non avrei niente oggi
Alexieis: Allora ti va di venire con me? Possiamo anche stare fuori per 5 min se vuoiLo disse con tono scherzoso e mi fermai a pensare: per rendere felice mia madre devo dare una possibilità ad Alexieis, ma per rendere felice mio padre non posso..che posso fare..
Light: ...potrei..pensarci?
Lui annuì e poi andò via; il suo numero me lo aveva lasciato la mamma e mio padre mi tenne a casa mentre Dark andò a scuola.
Mi stesi sul letto e chiusi gli occhi: come faccio a fare una decisione per rendere felici entrambi..
Tranquillità: Potresti parlarne con entrambi
Mi alzai di scatto e vidi che ero di nuovo nella mia mente, ma non ero nel giardino bensì in una camera
Light: come sono tornato qui?
Tranquillità: Ti sei rilassato e hai pensato intensamente alla tua domanda così la tua mente ti ha portato da meEra strano, non ero stato in quel posto troppo a lungo la prima volta e adesso eccomi qui
Light: Ho scoperto che mio padre non è il mio vero padre e mia madre mi ha chiesto di dargli una possibilità..ma non so che fare..
L'entità mi sorrise dolcemente e poi si alzò
Tranquillità: Perché non vuoi dare una possibilità al tuo padre biologico? Ti ha per caso fatto qualcosa?
Light: No..ma non mi piace questa cosa, non ho un buon presentimento..Mi stesi di nuovo sul suolo e chiusi gli occhi.
Il vento muoveva il ciuffo che non avevo messo in ordine e gli uccellini cantavano felici. Questo posto è un paradiso.
Perché io non sono come gli altri? Perché sono così?
Il vento si fermò e gli uccellini si zittirono.
E sentì un suono riconducibile a un tintinnio, naturalmente era il mio cellulare.
Aprì gli occhi e vidi che il mio telefono stava vibrando, lo presi e lessi il nome: Isaac.
Risposi.Light: Pronto?
Isaac: Hey Light, scusa se ti disturbo ma mi sono reso conto che non sei a scuola e volevo chiederti se andasse tutto beneNon appena lui finì di parlare, un immensa ondata di calore mi avvolse e sentì il mio cuore battere più forte
Light: O-oh.. stai tranquillo, sto bene.. ma ti ringrazio per la preoccupazione
Lui, però, ci mise un po' a rispondermi finché poi non fece una piccola risatina e quella mi fece battere il cuore ancora più forte e mi sembrava quasi che le guance andassero a fuoco
Isaac: Beh adesso devo andare, ci sentiamo dopo
Light: S-si certo.. a dopo..E lui riattaccò.
Appoggiai il telefono sul comodino e mi sedetti sul letto. Passò un qualche secondo ma il mio cuore stava ancora battendo velocemente e le mie guance erano ancora rosse.
Dalla mia porta sentì il classico bussare di mio padre e dopo poco lui entrò
Victor: Light volevo parlarti di quello che è successo pri-
Lui si bloccò non appena mi vide e immediatamente venne verso di me con aria preoccupata
Victor: Ti sentì bene? Le tue guance sono rosse, hai febbre?
Rimasi zitto, girai la testa lentamente verso mio padre e feci un piccolo sospiro
Light: Mi ha chiamato Isaac, adesso..
Mio padre si allontanò un po' e si sedette vicino a me.
Victor: Ti ha solo chiamato? E perché?
Light: Per sapere come stavo.. lui mi ha fatto battere il cuore..Lui mi sorrise per poi mettere una mano sulla mia spalla
Victor: Ti ha fatto sentire le farfalle nello stomaco?
Annuì lentamente e lui fece una piccola risata per poi togliere la mano dalla spalla
Victor: Beh questo secondo me è Amore..
Mi alzai dal letto ed andai verso lo specchio vicino all'armadio: il mio viso è ancora completamente rosso e il mio cuore sta battendo ancora forte
Light: Cone faccio a smettere di provarlo?
Victor: Beh non c'è un modo preciso, credo che tu debba solo rilassarti per adesso ok?Annuì, per poi tornare verso il letto
Light: Potresti.. non dirlo a Dark e la mamma?
Lui sorrise e poi annuì.
Victor: Vuoi che dico ad Alexieis che uscite nel pomeriggio?
Ci misi un attimo prima di rispondere annuendo, non ero ancora sicuro se fare qualcosa con lui però dentro di me sentivo qualcosa che mi diceva di farlo.
Dopo la mia risposta mio padre uscì e io mi stesi sul letto ma non mi addormentai, rimasi a guardare il soffitto e per la prima volta notai che era troppo bianco, non c'erano colori..un po' come me..
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Passarono un paio di ore dalla chiamata di Isaac e ormai mi ero rilassato, le mie guance erano tornate rosa e il cuore stava battendo ad un ritmo regolare.
Mi vestì con una semplice felpa rossa e dei jeans e presi una borsa dove misi dentro il minimo necessario, per poi uscire dalla mia stanza per andare verso la cucina.
Victor: Vedo che sei pronto per andare
Appoggiai un attimo la borsa sulla sedia e mi sedetti al tavolo
Light: Alexieis è già qui?
Mio padre scosse la testa e poi mi porse un bicchiere d'acqua
Victor: Però so che sta arrivando
Durante l'attesa notai che la casa era troppo silenziosa e questo mi portò in mente che mancavano Dark e la mamma
Light: Dov'è Dark? E la mamma?
Victor: Sono usciti per fare un po' di spesa, torneranno per l'ora di cenaRimasi seduto e continuai a parlare con mio padre finché non sentì il campanello
Victor: Credo sia arrivato Alexieis, divertitevi e scrivimi se c'è qualcosa che non va..
Non risposi ma lo abbracciai ed andai verso la porta, per poi aprirla e uscire.
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