_CAP.8_

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Oggi a scuola bisogna portare un proprio membro della famiglia e parlare del rapporto che hai con loro, mia madre dovette andare con Dark quindi a me toccò nostro padre.

Il viaggio pin macchina fu silenzioso, da quando io e mio padre eravamo rimasti da soli quel sabato mio padre cercò di essere presente ma io lo ignoravo.

Victor: Mi dispiace che sia dovuto venire io invece che tua madre, ma sta tranquillo ci divertiremo comunque

Io non dissi niente, continuai a guardare fuori dal finestrino a pensare a tutte quelle voci che sentivo.

Erano sempre diverse e ogni tanto risento quelle vecchie ma ho visto solo una volta quel luogo tranquillo, pacifico e pieno di vita.

Poco dopo arrivammo a scuola ed entrammo.

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Le prime ore ho avuto matematica e letteratura: mio padre mi fissò per tutte e due le ore e mi facevo un cenno con la testa ogni volta che decido qualcosa di giusto.

Non appena suonò la campanella i professori ci portarono, con i nostri genitori, nel cortile così che potessimo stare lì e parlare anche con i nostri amici.

Micol: Hey Light, salve sig. Lightning
Light: Hey
Victor: Stai tranquillo non serve che mi dai del Lei, chiamami semplicemente Victor

Micol sorrise e poi arrivò sua madre: era vestita in modo casual e i suoi capelli erano lunghi e biondi

Sheril: Tu devi essere Light dico bene? Micol parla molto di te

Annuì e poi mi porse la mano

Sheril: Beh io sono Sheril e presumo che quello vicino a te sia tuo padre, piacere

Evitai di stringerle la mano: non so perché ma non mi piace troppo avere contatti con persone che non conosco troppo bene

Victor: Oh, Light non stringe le mani ma si sono suo padre, Victor

Parlarono per una buona mezz'ora e nel mentre pure io e Micol.

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Non appena ci fu la seconda ricreazione, notammo che non c'era traccia di Niko.

Era strano: solitamente non era assente oppure se lo era ci avvertiva con un messaggio.

Lo cercammo in tutta la scuola ma non c'era traccia di lui. Chiedemmo di lui in pratica a tutta la scuola ma nessuno sapeva niente.

Micol: è strano che non sia venuto, capisco oggi ma cavoli è già dalla scorsa settimana che non c'è!
Light: In effetti è strano..

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Aspettammo di uscire da scuola prima di chiamarlo ma il suo numero era disabilitato così chiedemmo hai nostri genitori di portarci a casa sua

Sheril: Sono sicura che Niko stia bene, magari gli si è rotto il telefono

La spiegazione poteva avere senso ma allora perché non è venuto a scuola?

Il viaggio fu silenzioso, Niko abitava fuori dalla città quindi il viaggio durò circa un'ora.

Non appena arrivammo davanti casa sua vidimo immediatamente che la casa era..cupa..

Non mi dava una bella..sensazione

Light: Sensazione..
Victor: Che hai detto?

Mio papà fece quella domanda ma aveva capito perfettamente quello che avevo detto, allora si avvicinò a me e mise una mano sulla mia spalla.

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